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Il Pd orvietano non ? ancora in grado di assumersi le proprie responsabilit

Guido Turreni

Ogni volta che il Consiglio Comunale affronta l?approvazione di tematiche fondamentali per la citt?, il PD si astiene.

L?astensione ovviamente ? del tutto legittima e trattasi di istituto ben conosciuto da tutti, praticato nelle pi? disparate situazioni e nelle pi? svariate sedi istituzionali, locali, nazionali ed internazionali.

Nulla di strano dunque, almeno in teoria.

In pratica, per?, l?astensione del PD su queste tematiche fondamentali, nasconde un problema politico che va denunciato agli elettori orvietani, un problema che a mio parere potremo definire di immaturit? politica, nonostante le interessate affermazioni di senso opposoto della Consigliera Dottoressa Annulli: infatti, insieme ad una ?normale? situazione di astensione nel voto vanno valutati, a livello locale, altri fondamentali aspetti.

Il primo elemento di anomalia ? costituito dal fatto che il PD orvietano ? s? all?opposizione, ma ha la maggioranza assoluta dei voti dei consiglieri comunali e quindi controlla il Consiglio Comunale, per cui, anzich? astenersi, potrebbe sfiduciare in un attimo la Giunta ed il Sindaco con una normalissima mozione di sfiducia, mandarci tutti a casa, e riprendersi il controllo anche della Giunta dopo vittoriose elezioni.

Per? non lo fa, anzi preferisce astenersi: perch? ? Ovviamente c?? pi? di un motivo e pi? di una possibile risposta a questa domanda su cui non ? il caso di dilungarsi, ma, in generale, possiamo affermare che la ragione principale per cui il PD non fa cadere la Giunta ? che non ? affatto certo - in questo dato momento politico ? che il PD orvietano possa vincere le eventuali future elezioni comunali, anzi, ? assai probabile che possa addirittura perderle in modo ancor pi? netto, perdendo anche la maggioranza dei consiglieri comunali, specialmente nell?ipotesi in cui faccia cadere la Giunta su un provvedimento condiviso o ritenuto indispensabile dalla gente, come pu? essere considerato un adempimento di bilancio.

Cos? stando le cose per? il PD si ? cacciato fra due fuochi: da un lato ha l?esigenza politica di proporsi come alternativa all?attuale Giunta e al Sindaco che non sono ovviamente sua espressione, ma dall?altro lato ? perfettamente consapevole che non pu? far cadere (almeno oggi ed in questo dato momento) il Sindaco e la Giunta, perch? ci? aggraverebbe ancor pi? i danni causati dalla precedente amministrazione piddina e determinerebbe una sua assai probabile ulteriore sconfitta.

Per barcamenrarsi in questa imbarazzante situazione il PD orvietano ha scelto la linea dell?astensione perfino quando i provvedimenti sollecitati al Consiglio Comunale dalla Giunta e dal Sindaco sono gli unici possibili da prendere o sono addirittura condivisi all?unanimit?.

E? ci? che ? accaduto nell?ultimo Consiglio Comunale con l?ultimo assestamento di bilancio, da tutti a parole condiviso e definito inevitabile, su cui per? il PD ha poi deciso per il voto di astensione.

Questo atteggiamento  a tratti infantile, ma soprattutto illogico e contraddittorio del PD, non ha avuto una genesi endogena, ma, al contrario, e se ben ricordate, fu determinato dalla sollevazione della pubblica opinione sinistrorsa all?esito dello scandaloso (per loro) voto all?unanimit? susseguito alla elezione del Presidente Frizza e alla approvazione, anch?essa all?unanimit?, delle linee programmatiche del Sindaco Concina enunciate nel primo consiglio comunale.

Come sempre per?, quando le decisioni sono prese dalla moltitudine urlante, quasi mai si tratta della decisione giusta, soprattutto se traguardiamo il comportamento delle forze politiche con il bene supremo della citt? e dei cittadini.

In effetti ? ormai acquisito alla opinione pubblica che la cos? detta sinistra di potere di Orvieto ha combinato un disastro finanziario e politico di serie proporzioni, ed anzi possiamo anche aggiungere che nel PD nessuno contesta (salvo i veri responsabili) questo dato che ormai possiamo considerare acquisito anche alla storia politica ed amministrativa della citt?.

Ma se ? cos?, e se la Giunta ed il Sindaco portano in Consiglio un provvedimento condiviso all?unanimit? che tende a rimediare il disastro, non si comprende perch? l?esigenza politico-partitica diciamo di barcamenarsi del PD debba prevalere sull?interesse supremo cittadino, e porti il gruppo consiliare del medesimo PD a scegliere sempre e comunque l?astensione anzich? il voto positivo di adesione (su cui peraltro pi? di tanto non mi dispero).

La logica della politica del fare e del risolvere vorrebbe infatti che chi ha commesso un colossale errore si dimostri poi  umile e pentito, e soprattutto faccia qualcosa di concreto con il suo voto per rimediare agli errori imputabili a lui stesso.

Pi? sensata sarebbe invece l?astensione, nel caso in cui si dica di non condividere il provvedimento nel merito, ma ci si astenga e non si voti contro perch? sarebbe peggio non approvare alcun provvedimento.

Invece non ? cos? perch? tutti, direttamente o indirettamente, esplicitamente o implicitamente, avevano condisivo l?assestamento del bilancio.

Il motivo dell?astensione ? dunque un altro, e, a parer mio, ? molto chiaro: il PD non ? ancora in grado di assumersi le sue responsabilit? per il disastro commesso e rimediarvi in prima persona per una sua debolezza di fondo, dovuta a sperticate divisioni e contrasti vari che determinano tuttora un?assenza totale di linea politica.

Ne abbiamo avuto la prova provata in Consiglio Comunale (checch? ne dicano i diretti interessati, assai interessati a far credere tuttaltro). Infatti, mentre il Consigliere Meffi intendeva votare a favore dell?assestamento di bilancio, probabilmente perch? consapevole di tutta una serie di cose e di responsabilit?, Loriana Stella invece, facente funzioni dell?assente Capogruppo Germani, non aveva alcuna intenzione di votare a favore, a prescindere dalla bont? del provvedimento, ma insisteva per l?astensione, pur essendo perfettamente convinta dell?inevitabilit? dell?assestamento, soprattutto del provvedimento connesso di ?monitoraggio? del patto di stabilit? per poter pagare i creditori del Comune.

Tanto era evidente questo dissenso interno, che lo stesso Meffi ha chiesto ed ottenuto la sospensione dei lavori al fine di convocare un vertice di gruppo per discutere della questione.

Circostanza che lo stesso Meffi ha poi dichiarato in sede di intervento, e che ha poi tentato di ridimensionanare e di minimizzare solo all?esito della mia contestazione.

Qualcuno di voi a questo punto potrebbe affermare, s?, va bh?, per? hai scoperto l?acqua calda dicendo che Meffi e la Stella la pensano diversamente, ma a noi che ce ne viene ?

E invece dovrebbe preoccupare un po? tutti questa situazione, proprio perch? il PD continua ad essere il partito di maggioranza relativa all?interno del Consiglio Comunale, e dunque ? fondamentale che si tratti di partito affidabile, specialmente in quei passaggi finanziari fondamentali del Comune  che sono assai critici per loro natura e che per di pi? debbono essere fatti in situazioni di maggioranze-minoranze incrociate, dovute alla cos? detta anatra zoppa.

Questa volta infatti, ovvero ?oggi?, ad essere stati messi ?in pericolo? da questa inaffidabilit? del PD sono stati i creditori di vecchia data del Comune (imprenditori, fornitori e comuni cittadini), ma ?domani? a chi potreebbe toccare ?

Non ? che potrebbe succedere la stessa cosa cosa che ? GIA? successa ?ieri?, a causa del PD regional-comunale, per i dipendenti della Comunit? Montana ?

Insomma, quello che emerge da quello che ? successo in Consiglio (ed anche nel caso della Comunit? Montana) ? un fatto che dovrebbe far riflettere molto gli elettori orvietani anche alle prossime elezioni regionali.

E? emersa infatti una palese inaffidabilit? di fondo del PD, a causa delle sue divisioni interne.

Vuoi vedere, infatti, che alla fine l?unica nuova classe diregente che si assume veramente la responsabilit? di rimediare ai disastri piddini ? prorpio la classe dirigente del centro-destra, che alcuni giudicano a sproposito inesistente o inadeguata, e che invece ha dato il via per esempio al pagamento dei creditori di vecchia data del Comune con il suo voto favorevole ?

Al dibattito la risposta.

Pubblicato il: 04/12/2009

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