Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Ogni promessa ? debito

Mario Tiberi

Venerd? sera della scorsa settimana si ? celebrato un evento che non ha avuto rilevanza per carenza di diffusione pubblica ed ? quindi passato inosservato, ma che invece ha rivestito notevole significato per le sue potenziali proiezioni future: la prima assoluta dell?assemblea degli iscritti al Circolo PD di Orvieto Centro storico.

La notizia di per s? potrebbe anche non interessare nessuno; ? per? rimarchevole la circostanza che, in un momento storico dominato da un ritornante riflusso nel privato, un manipolo di uomini e donne si diano udienza per dedicarsi agli affari generali della collettivit? e non solo al tempo del divertimento e dello svago.

E? stato un pregevole ritorno al nobile esercizio della politica, quella vera e seria e che si sostanzia nel confronto delle idee, nell?analisi dei problemi comuni e nella democratica discussione di quali siano le vie migliori da percorrere per portarli a positive e concrete soluzioni.

Non potevano certo mancare diffusi riferimenti ai tre nodi cruciali che da tempo affliggono l?acropoli orvietana e che, se non sciolti, tenderanno a frenare ulteriormente la sua crescita e il suo sviluppo: la viabilit? veicolare interna perch? i varchi elettronici, cos? come sono stati impostati, non funzionano e richiedono un profondo riesame alla ricerca di un pi? intelligente equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle degli operatori economici che caparbiamente intendono continuare a fare impresa nel centro cittadino; la riconversione a fini civili e produttivi della Piave e anche dell?ex Ospedale di piazza Duomo, perch? troppo tempo ? passato invano ed ? ora che si ponga mano, finalmente, ad un progetto di rifunzionalizzazione credibile, coinvolgente e tempestivamente attuabile; la riqualificazione artistica, architettonica e urbana del quartiere medievale, perch? quel quartiere ? stato per secoli il cuore pulsante della nostra citt? e lo dovr? essere anche per l?oggi e il domani con la sottintesa necessit? che, ad esso, saranno da rivolgere le attenzioni e l?impegno di cervelli pensanti di alto profilo e indiscusse capacit?.

Il popolo, lo si sa, ? stanco di sole belle parole e dimostra a pi? riprese indifferenza e scetticismo allorch? non riesce ad intravedere esempi di effettuali comportamenti, adeguati e coerenti rispetto alle mere espressioni verbali; ? pur vero per? che non partecipa o partecipa poco alle scelte che lo riguardano, in parte per sua pigrizia, e in larga misura per disaffezione e sfiducia verso coloro che tengono in mano il timone del vapore. E? necessario, allora, ribaltare i poli dell?azione politica riconsegnando alla base popolare gli strumenti per intervenire e far sentire la sua voce.

Il significato di cui in premessa risiede proprio in questa riacquisita volont? di partecipazione che, poi, altro non ? se non il sale della democrazia; la presenza, inoltre, del coordinatore comunale ai lavori dell?assemblea ha conferito maggiore spessore al dibattito attraverso il manifestato intento di aprire le porte e spalancare le finestre del partito democratico a tutti, soprattutto ai pi? volenterosi e talentuosi. Forse che ci si comincia a rendere conto del bisogno di aria nuova e di fresche energie, materiali e intellettuali?

Un tal Descartes, in arte Cartesio, pens? che pensando ne conseguissero inevitabilmente le condizioni dell?essere nella visione tridimensionale del tempo, dello spazio e della profondit? concettuale per cui ogni uomo esiste a prescindere dal fatto che ci? gli venga o meno riconosciuto dai suoi consimili; un tal?altro Aristotele, non l?armatore Onassis, ha lasciato scritto che per esistere non ? necessario filosofare ma, per capire fino in fondo che per esistere non ? necessario filosofare, bisogna filosofare.

Allora, le conseguenze sono ovvie: gli intenti di garantire esistenza, nella specie politica, a tutti non sono il frutto di una concessione sovrana perch? il diritto e la possibilit? di esistere sono insiti nella corteccia cerebrale di ogni intelligenza umana; rimane per? la manifestazione d?intenti intesa come promessa ed ogni promessa ? un debito che, una volta assunto, va sempre onorato.

Pubblicato il: 29/11/2009

Torna ai corsivi...