Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Concina non presenta le ?linee programmatiche?? Tranquilli, ci penso io

Paolo Borrello

Nonostante che sia gi? passato il periodo entro il quale Concina doveva presentare al Consiglio comunale le sue ?linee programmatiche?. Concina non lo ha fatto. Non ne conosco i motivi e non mi interessa conoscerli.

In questa nota voglio solamente ?aiutarlo? esponendo solo alcuni ?punti? programmatici che a mio avviso sono prioritari (non vi preoccupate cari lettori non vi sottoporr? un intero programma ma solo qualche mia idea personale...).

 

?Vertenza Orvieto? con la Regione dell?Umbria

E? indispensabile aprire con la Regione dell?Umbria, tentando di coinvolgere anche gli altri Comuni del comprensorio, una vera e propria ?vertenza Orvieto? in considerazione del fatto che da diversi anni ormai le esigenze della nostra area non sono state soddisfatte dalla Regione nella misura dovuta e ci? non ? dipeso solamente dall?assenza, reale o in termini di capacit? di salvaguardare il nostro territorio, di rappresentanti orvietani in Consiglio regionale, ma anche e soprattuto dall?esplicit? volont? di chi ha guidato la Regione di trascurare il nostro territorio, come del resto altri territori dell?Umbria (non siamo stati soli ma ci? non ci deve essere di conforto).

I principali settori in cui si dovr? esplicitare la ?vertenza? sono la sanit?, le infrastrutture viarie, la formazione universitaria e post-universitaria, gli interventi di competenza regionale per favorire lo sviluppo economico locale.

Qualunque sar? la coalizione che vincer? le prossime elezioni regionali, sarebbe necessario, poi, che con un impegno possibilmente ?bipartisan?, ci si attivi affinch? nella nuova giunta regionale ci sia finalmente un assessore che rappresenti l?Orvietano, ovviamente persona competente, di provate capacit? politiche, autonomo, e....coraggioso.

 

Il bilancio comunale

E? del tutto evidente che si  potr? progettare il futuro di Orvieto, non a chiacchiere ma con i fatti, solo e solo se, non dico che vengano risolti, ma che siano avviati a soluzione i problemi di bilancio del Comune, per arrivare con il bilancio preventivo 2011 a individuare una soluzione strutturale a quei problemi.

Un inciso: ha poco senso chiedere, un giorno s? e un giorno no, che gli amministratori attuali denuncino i responsabili delle difficolt? del bilancio perch? se vi sono responsabilit? penali e/o erariali la magistratura ordinaria e quella contabile ? perfettamente in grado di individuarle e di adottare i provvedimenti conseguenti. Quanto alle responsabilit? politiche sono sotto gli occhi di tutti e per quanto mi riguarda devono essere attribuite principalmente al duo Mocio-Capoccia.

Come fare per ottenere un bilancio a pareggio per il 2010? E? del tutto evidente che ? difficile formulare proposte senza conoscere con la massima precisione l?entit? del deficit potenziale (una cosa ? se tale deficit ammonta a 4 milioni altra cosa se arriva a 8). Quello che mi sembra certo ? che occorra intervenire soprattutto sulle entrate aumentandole in vario modo (accrescendo le tasse, aumentando le tariffe anche quelle dei parcheggi e anche quelle relative al parcheggio degli autobus turistici che attualmente vengono indirizzati al parcheggio gratuito nei pressi della stazione ferroviaria) chiarendo ai cittadini e ai turisti che tale aumento delle entrate ? provvisorio (solo per il 2010 e per una parte del 2011 al massimo) e finalizzato ad avere un anno di tregua per poter poi risolvere strutturalmente i problemi di bilancio. Si potr? provare a ridurre anche la spesa, ma grandi risultati non sono prevedibili considerando che una parte consistente della spesa non ? comprimibile nel breve periodo, a meno che, e io questa ipotesi la considero percorribile, non si preveda nemmeno un euro in bilancio per le manifestazioni culturali, anche per Umbria Jazz Winter e per la stagione teatrale, e vincolando la loro realizzazione all?ottenimento delle necessarie sponsorizzazioni per gli importi utili a coprire le spese per la parte non coperta ad esempio dalla vendita dei biglietti. Se le sponsorizzazioni non arrivano non sar? un dramma se per un anno non si realizza Umbria Jazz Winter o la stagione teatrale, oppure si realizzano ?versioni? molto ridotte. Questa ? una manovra ?lacrime e sangue?? Non ne vedo altre possibili, la stessa scelta del dissesto finanziario in realt? comporta di per s? una manovra ?lacrime e sangue? perch? implicherebbe un aumento delle tasse al massimo possibile consentito dalla normativa vigente e una forte riduzione delle spese diverse da quelle ?istituzionali? e nella mia interpretazione fra le spese non ?istituzionali? rientrano tutte le spese per la cultura e forse anche parte delle spese in campo sociale. Non so se ? chiaro...

Per eliminare strutturalmente i problemi di bilancio (fase due) c?? un?unica soluzione, la vendita nei tempi pi? brevi possibili dell?area ex caserma Piave che consentirebbe di ridurre o eliminare  l?indebitamento bancario del Comune e ci? renderebbe possibile una forte riduzione della spesa corrente sia relativa agli interessi passivi sia alle quote di ammortamento le quali ultime per i bilanci comunali entrano a far parte della spesa corrente, differentemente da ci? che avviene per i bilanci aziendali.

Un ultimo inciso: quando si fa riferimento all?indebitamento, che ? bancario, del Comune di Orvieto, si fa a gara a chi la spara pi? grossa (c?? chi dice 40, 50, 80 milioni...), spesso si confonde l?indebitamento bancario con il deficit potenziale del bilancio preventivo e le due grandezze vengono sommate, sommando di fatto le pere con le mele, e poi non si capisce che il problema non ? tanto il valore assoluto dell?indebitamento bancario (eventualmente si tratterebbe di verificare se tutti i debiti bancari sono stati effettuati per  finanziare opere pubbliche necessarie e necessarie nel breve periodo anche perch? un Comune pu? finanziare i suoi investimenti solo con mutui oppure in minima parte con contributi da altri enti) da considerare ed eventualmente valutare negativamente quanto la sua compatibilit? con il bilancio annuale (se cio? il valore dell?indebitamento genera tramite le spese per interessi e le quote di ammortamento un valore complessivo della spesa corrente tropo elevato per il valore delle entrate ottenibili).

 

Riuso dell?ex caserma Piave

Occorre accelerare le procedure per arrivare ad affidare i lavori per il riutilizzo dell?area interessata non solo perch? tramite la vendita dell?area in questione si possono risolvere i problemi di bilancio, in modo strutturale (peraltro ipotizzare la concessione al posto della vendita significa assumere una posizione che ha solo una giustificazione ideologica perch? non cambia poi molto se non si pu? utilizzare per 90 anni quell?area e se invece la si vende subito ? vorrei vedere se tra 90 anni ritornando la piena disponibilit? di quell?area al Comune saranno abbattuti i negozi, le abitazioni, gli uffici o le altre strutture eventualmente realizzate mentre oggi la disponibilit? a vendere soprattutto in un periodo di forte crisi economica pu? essere l?unico modo per spingere un gruppo imprenditoriale ad investire nell?area -) ma anche perch? si potrebbe effettivamente contribuire, con un rapido riutilizzo di quell?area, ad intensificare lo sviluppo del nostro comune. Il tutto anche prevedendo un altro bando nel quale, almeno in seconda battuta, sia reso possibile l?utilizzo dell?area anche solamente per realizzarvi case, albergo, negozi (supermercati?), uffici, se un utilizzo parzialmente diverso non risulta appetibile. Per quanto concerne l?area dell?ex ospedale potrebbe essere opportuno scinderla dall?area dell?ex caserma perch? la possibilit? di vendere le prima area dalla Regione al Comune potrebbe avere tempi per problemi soprattutto di natura fiscale che riguardano anche altre propriet? della Regione (tutti ex ospedali, Monteluce a Perugia, Foligno, Citt? di Castello):

 

Gestione di strutture complesse da parte di soggetti non locali

Ad Orvieto da decenni le capacit? imprenditoriali sono state sempre insufficienti. E? stata ed ? importante la presenza, nei diversi settori, di microimprese, ma tranne qualche eccezione le imprese non hanno mai raggiunto una dimensione ragguardevole e soprattutto gli imprenditori non sono stati in grado di adottare comportamenti realmente innovativi.

Pertanto se si riconferma la scelta di privatizzare la gestione di strutture quali il Palazzo dei Congressi, il Palazzo dei Sette per quanto concerne l?organizzazione di mostre, o altre, si deve far affidamento, con procedure trasparenti, a soggetti di rilievo nazionale, e perch? no, internazionale, nelle quali possono anche crescere professionalmente giovani orvietani.

 

Urbanistica

Le politiche urbanistiche, come anche certe iniziative imprenditoriali (l?attivit? estrattiva ad esempio) non dovranno essere in contrasto con l?obiettivo della tutela dell?ambiente, non dovranno favorire interessi speculativi n? dei proprietari dei terreni n? degli imprenditori edili (non ? facile verificare se nel recente passato ci? ? avvenuto per gli imprenditori edili ma il fatto che il prezzo delle abitazioni in presenza di una situazione di crisi, ad Orvieto, diversamente da quanto avvenuto anche in altre citt? dell?Umbria, non si ? ridotto, induce a ritenere che tali imprenditori negli ultimi anni abbiano conseguito profitti eccessivi, e gli sia stato consentito di fare ci?, tali da non dover abbassare i prezzi nonostante diverse abitazioni costruite ex novo o ristrutturate rimangono per ora invendute.

 

Gestione dei rifiuti

Occorre procedere rapidamente e costantemente, al contrario del recente passato quando si sono lanciati diversi annunci poi non tradottisi in realt?, ad aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti. Per quanto concerne la discarica ed anche la possibilit? di promuovere davvero fonti energetiche alternative dovrebbe essere costituita una commissione tecnica, di alto profilo data la complessit? dei problemi, composta da tre ?saggi? nominati dal Consiglio comunale con procedure trasparenti, un magistrato esperto in problemi ambientali (un Gianfranco Amendola, un Maurizio Santoloci, per intenderci), un esperto indicato da un?associazione ambientalista di rilievo nazionael (Legambiente o WWF o entrambi), un esperto indicato dalle imprese del settore ambientale aderenti a Confindustria, che scriva un rapporto sulla situazione esistente, anche sulla natura e sulla congruit? dell?attuale convenzione, e sulle possibili prospettive. Questo perch? i problemi della gestione dei rifiuti sono talmente complessi e delicati che affidarsi al primo ambientalista, spesso disinformato, che capita, o al primo imprenditore direttamente interessato al business ambientale, ? sbagliato e pericoloso (si ricordi quanto avvenuto con il termovalorizzatore sotto la sindacatura di Stefano Cimicchi).

 

Parcheggi

Dopo uno o due anni contraddistinti da un aumento delle tariffe dei parcheggi a pagamento utile per affrontare, in emergenza, i problemi del bilancio comunale, occorrer? ridurre il numero dei posti auto nei parcheggi a pagamento, diversificando le tariffe per i residenti e per i turisti, e da subito invece procedere all?eliminazione dei varchi elettronici.

 

Un nuovo regolamento per i concorsi

E? auspicabile adottare un nuovo regolamento dei concorsi contraddistinto dall?adozione dei seguenti criteri principali: la nomina delle commissioni deve avvenire tramite un sorteggio pubblico alla presenza di un notaio fra un numero di esperti nelle materie delle prove concorsuali molto superiore  al numero dei commissari (se i commissari devono essere 3 la lista di esperti deve essere composta almeno di 30 nominativi indicati dal Consiglio comunale), necessit? di privilegiare le prove scritte, scelta dei temi o degli argomenti (questi ultimi in caso di prove orali) con un sorteggio pubblico alla presenza di un notaio fra un numero di temi e argomenti, indicati dai commissari, di gran lunga superiore al numero necessario dei temi e degli argomenti.

 

Un regolamento innovativo per le nomine negli altri enti

Per nominare i rappresentanti del Sindaco, della Giunta, del Consiglio, in altri enti, consorzi, associazioni, occorrer? procedere costituendo, volta per volta, una lista di coloro che intendono proporsi per i diversi incarichi. La scelta, motivata e basata esclusivamente sui titoli presentati, tra coloro che si sono proposti, dovr? essere effettuata da un commissione di tre membri (docenti universitari e/o magistrati) sorteggiati, sempre alla presenza di un notaio, da una lista di almeno 30 persone individuata dal Consiglio comunale.

 

Autorevolezza e non autoritarismo del Sindaco

Io ho avuto modo di conoscere bene i due precedenti Sindaci, molto di pi? il primo, Stefano Cimicchi, del secondo, Mocio-Capoccia. Stefano Cimicchi, con il passare degli anni si ?, come diciamo noi orvietani, un po? ?montato la testa? e ci? lo ha indotto ad assumere spesso scelte in voluta e perfetta solitudine, il che secondo me, in linea generale, ? sbagliato. Il sindaco Mocio-Capoccia fin dall?inizio ha adottato lo stesso comportamento.

E? auspicabile che Concina non confermi questo orientamento (sembra indirizzarsi infatti sulla stessa strada).

 

Una scelta di civilt?

Sarebbe opportuno che, essendo in crescita il numero delle persone che decidono di cremarsi dopo la morte e che vorrebbero che le loro ceneri venissero disperse (e quel numero probabilmente aumenter? nel prossimo futuro), venga creata dal Comune una bella Sala del Commiato per consentire il verificarsi di Cerimonie di Commiato che consentano di ricordare i nostri morti nel modo migliore possibile e che venga prevista nell?ambito del Cimitero di Orvieto un?area dove possano essere disperse le ceneri.

 

P.S. sul Pd di Orvieto

In un commento comparso in un giornale on line relativamente a una mia precedente nota il caro ?Lo Pungerone?, nick name dietro il quale si cela un, o anche pi? di uno, dirigente, si fa per dire, del Pd orvietano, si ? cos? espresso:

E? ora di dire basta. Quando Paolo Borrello la smetter? di denigrare il Partito al quale ? iscritto? Auguriamoci che gli organismi dirigenti che verranno eletti prossimamente porrano fine a questo modo di far politica prendendo seri provvedimenti contro gli sfascisti. Paolo Borrello, con le sue esternazioni, rappresenta la quinta colonna della destra.

Io, tale esternazione, senza esagerare e senza sopravvalutare n? me stesso n? Lo Pungerone, il quale non ha nemmeno il coraggio di scrivere il suo nome e cognome, la considero una minaccia che per? a me non fa n? caldo n? freddo. E? curioso che ci si preoccupi di proporre provvedimenti disciplinari nei miei confronti e si sorvoli sul comportamento adottato da quanti iscritti al Pd hanno votato e fatto votare per Concina e non per la candidata del centro sinistra, quando poi si assiste a uno spettacolo desolante, rappresentato dal fatto che nell?ambito della ?querelle? Ranchino-Concina, che ben si prestava per intervenire criticamente, a chi intende opporsi, come legittimo, al centro destra, nessun rappresentante ?ufficiale? del Pd ? intervenuto pubblicamente (forse tutti gli esponenti del Pd non rappresentano ormai che se stessi nonostante le nuove nomine...), cosa che hanno fatto, o meglio non hanno fatto, anche i rappresentanti degli altri partiti del centro sinistra orvietano, siano essi presenti in Consiglio sia che non lo siano.

 

Pubblicato il: 29/11/2009

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