Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Orvieto. Ecco perch? torneremo a votare

Massimo Gnagnarini, UDC

Tra un mese, con l?inizio dell?esercizio di bilancio 2010, il deficit avr? gi? raggiunto l?imbarazzante traguardo di 16 ML ( 7,5 relativi al 2009 e altri 8,5 al 2010 ). Il trend ? tale per cui la previsione a tre anni  con il prossimo e contestuale bilancio pluriennale evidenzierebbe, in astratto, un buco di oltre 40 ML praticamente il doppio delle entrate correnti.

L?assessore al bilancio, il dott. Romiti che ? uomo di finanza, sa bene che qualunque impresa che presentasse questi numeri ? obbligata a formulare tempestivamente un qualche piano industriale di risanamento straordinario. La ragione ? che, in questi casi, il mercato reagisce senza  aspettare  i tempi consueti dei bilanci ordinari, con la conseguenza che l?impresa sarebbe gi? morta, spazzata via dalle banche e dagli azionisti finanziatori ancor prima di arrivarci a presentare il bilancio ordinario.

Qui, sfortunatamente, questo sacrosanto principio capitalista ? stato del tutto disatteso in questi cinque mesi, come del resto dalle precedenti amministrazioni,  preferendo affrontare la questione in termini non dissimili da quelli in uso nel passato nei sistemi socialisti allorquando nella presentazione dei famigerati Piani Quinquennali la spesa pubblica veniva coperta con il valore intrinseco delle risorse naturali.

Continuare a vendere pezzettini dell?ormai esaurito patrimonio immobiliare del comune e un?improbabile  ?cartolarizzazione? dei suoi  parcheggi a pagamento per coprire gli eccessi strutturali della spesa corrente , senza indicare i veri provvedimenti ( riorganizzazione dell?organico comunale, riappropriazione dello sfruttamento economico dei beni culturali, taglio delle partecipate e cos? via ?) che sarebbero necessari per un risanamento strutturale,  ? una povera e inutile operazione forse utile solo a  rassicurare le anime semplici e purtroppo non isolata in un contesto di ipocrita follia economica assai diffusa negli enti locali.

Ora il sindaco, l?assessore al bilancio e direi l?intera giunta comunale dispongono delle esperienze tecniche e culturali sufficienti per comprendere, come di sicuro gi? avranno compreso, dell?imponente divario che in questi mesi si ? creato tra le aspettative suscitate e i risultati finora raggiunti.

Essi devono serenamente fare un esame di coscienza e stabilire se esistono le condizioni politiche in questa consigliatura per fare la riforma della cosa pubblica orvietana, oppure se tornare a chiedere ai cittadini un?altra pi? ampia investitura questa volta sulla base di un programma organico e precisato e di un solido quadro politico per attuarlo.

Uscire da questo ?incubo? attraverso il commissariamento, pi? o meno pilotato, del comune, come in questi giorni ? stato evocato, mantenendo in carica gli organismi eletti ? quanto di pi? penoso si possa auspicare per la dignit? di questa citt?. Chiunque ne potr? facilmente comprendere le ragioni.

Infine vale la pena sottolineare come le  considerazioni fin qui svolte solo apparentemente sembrano non riguardare il Partito Democratico.

In realt? essendo il partito di maggioranza esso ha pari, se non addirittura maggiore, responsabilit? nella malaugurata ulteriore involuzione del governo della citt?.

Massimo Gnagnarini ? UDC -

 

Pubblicato il: 26/11/2009

Torna ai corsivi...