Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Casin? Royale

Nello Riscaldati

E cos? Pier delle Vigne sembra non aver trovato ancora la meritata pace. Pur nelle nebbie del'informazione quello che per ora si sa per certo ? che taluni viandanti provenienti dal nord hanno riportato voci secondo le quali dal romitaggio dorato e remoto, e remunerato, il nominato forse coltiva nel suo intimo il piccolo grande sogno della ?reconquista??

Pi? rassegnato ? invece il vero Pier delle Vigne errante, da tempo nel 2? Girone del VII Cerchio e che secoli fa pose fine ai suoi giorni a forza di capocciate nel muro come sempre pi? spesso capita oggi a qualche pensionato al minimo o a qualche cliente del ?cravattaro? di turno.

Comunque sia ecco riemergere dalle pieghe della cronaca il caro, vecchio, baffuto, canuto, forbito, elegante sindaco che ha traghettato Orvieto a cavallo dei millenni, cavallo dal quale cadde poi malamente, taluni affermano perch? centrato, e non per errore, dal fuoco amico, mentre al contrario l'intellettuale di turno, assicurando che ?tanto da quer cavallo voleva scenne!?, lascia la questione ancora irrisolta ed abbandona lo storico nel dubbio ed in bal?a dei ?si dice? e dei ?non si dice?.

E forse in questa affermazione c'? del vero perch? da documenti inoppugnabili risulta che gi? da tempo il nostro eroe si dedica ad argomenti bucolici, (da dove abbiamo ricavato il suo nome d'arte), sotto forma di ettari di vigne e di ettolitri di buon vino, che noi veramente non abbiamo mai assaggiato e che se per Natale ce ne volesse fare anche un modestissimo omaggio non saremmo certo noi a rifiutarlo.

Dicevamo della ?reconquista?! Oltre che tentar non nuoce, tentare ? legittimo. Basta aver chiaro che cosa si vuole riconquistare.

Gli Spagnoli impiegarono 800 anni per riprendersi Granada! Che cosa impedisce a Pier delle Vigne di impiegarne mille?!

Abbiamo appunto tutto un millennio spalancato da riempire! Cominciando da subito hai voglia tu a ?reconquistare?! Basta solamente aver chiaro l'oggetto del pretendere, la direzione di marcia e la consistenza degli eserciti.

Abbiamo avuto la guerra dei cento anni, poi quella dei trentanni, poi quella dei sette anni, su su fino a quella dei sei giorni, sempre pi? brevi, sempre pi? contratte, sempre per risparmiare, perch? le frecce costavano, le bombarde pure costavano, e anche l'uranio impoverito costa. Costa meno di quello arricchito ma costa sempre tanto.

E allora oggi la guerra si fa a parolacce, a frizzi e a lazzi e con striscioni con su scritto, ?ragazzino lasciami lavorare?, o ?io so' 'na frega pi? furbo de te? al che l'altro risponde con un ?si eri furbo come dichi nun t'eri beccato 'sto gran vaffa dall'amichi (per parlare di fino)?, e cos?, con queste armi, la guerra pu? durare mesi, anni e decadi, per le quali decadi si spera nella necessaria nascita di un nuovo Tito Livio che  tramandi queste appassionanti vicende ai posteri sicch? anche i cantastorie possano un giorno narrarle sulle piazze dei nostri paesi durante i giorni di mercato strappando lacrime e singhiozzi alle massaie e alle ragazze da marito.

Abbiamo parlato di Pier delle Vigne; dobbiamo parlare della controparte. Per costui il massimo che possiamo fare per trovargli un nome d'arte ? il cambiamento di una lettera ?Tony? invece di ?Toni?.

Pare una stupidaggine ma se tu guardi bene ti rendi conto che non c'? paragone tra l'importanza che conferisce a un nome una grassa ?y? americana al posto di un' esile ed infreddolita ?i? italiana!

E poi con un nome come Tony C?ncina puoi venire benissimo da Brooklin, da Flushing Meadow e, volendo, anche da Manhattan, puoi avere residenza a Soho o a Midtown sulla 52a East e magari, volendo spendere qualche dollaro in pi?, anche sulla Central Park West, con vista mozzafiato sul Park dalla parte opposta alla Fifth.

E sarebbe poi proprio quella ?y? a farlo temuto, riverito e rispettato nei giri che contano nella cosiddetta Grande Mela che, per chi conosce poco il mondo al di l? di Bolsena o di Benano, sarebbe niente meno che la citt? di New York cos? chiamata per via dei suoi abitanti che sono tutti grassi e rossi, proprio come le mele Stark, come d'altra parte ? possibile vedere, durante la stagione turistica anche per il nostro Corso dove pi? di tre culi yankees l'uno di fianco all'altro non c'entrano...!

Riverito, temuto e rispettato nella Grande Mela,...!

Ah!.. E te paresse poco, te paresse,...!

E invece no! Nella Grande Frittata che sarebbe Orvieto Tony C?ncina, che sicuramente preferisce ascoltare Art Tatum o Errol Garner al piano piuttosto che il duo Bindi & Bondi al microfono, si trova a dover danzare senza avere un centesimo in cassa per comprare le puntine del grammofono o cinque miseri eurelli per pagare un  suonatore extracomunitario di fisarmonica che sa suonare solo ?B?same mucho?, ritrovandosi cos? con la sua ?i? anoressica e infreddolita a gironzolare zitto zitto, solo solo, in cerca di fondi e dilazioni.

Tony non fare cos? perch? non si fa cos?! Fino a che sei in tempo d? un cazzotto sul tavolino. Pier delle Vigne ha paura di chi ha il coraggio di dare un cazzotto su un tavolo di quercia e di non dire ?Ahio!? anche se, nel darlo, ci si ? rotto un dito.

Fatti vedere in TV almeno una volta al mese e parla al tuo popolo, a quel  popolo che ti ha votato e a quello che non ti ha votato. Parlaci Tony, dicci quello che hai fatto, quello che hai in animo di fare, dicci quanti soldi spicci e quanti di carta abbiamo in saccoccia, dicci chi rema pro e chi rema contro.

Dicci se siamo a piedi o a cavallo e, nel secondo caso, se il cavallo ? una canna o una scopa. Dicci tutto Tony, altrimenti quel popolo che ti ha eletto si ritrae, si richiude, si zittisce e diventa preda di quella malinconia che altro non ? che sintomo di fervore spento, e tu ti ritrovi al punto dove ogni idea che pensi ti si rivolta contro.

La battaglia delle Ardenne fu perduta da chi rimase senza benzina. Devi procurarti benzina Tony, e molta, e prima che l'assedio si chiuda e la battaglia abbia inizio.

E ricordando l'equazione che dice che l'esperienza individuale e uguale alla somma delle fregature prese, mi auguro e auguro alla citt? che i sussurrati sfracelli altro non siano che manifestazioni di quelle ?Guerre Pacioccone? presenti sulle strisce dei nostri giornali fino a non molti anni fa.

Pubblicato il: 20/11/2009

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