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Sul concetto della 'correttezza istituzionale'. Risposta a Daniele Di Loreto

Pirkko Peltonen

Sul concetto della ?correttezza istituzionale?

 

Rispondo volentieri a Daniele Di Loreto. La vera motivazione che mi aveva guidato nell?oppormi ?alla mozione Di Loreto? all?assemblea ordinaria dell?associazione TeMa venerd? l?8 maggio, ? esattamente la stessa che mi ha spinto a rimettere il mio mandato da presidente del Centro Studi. E? semplice semplice: si chiama la correttezza istituzionale. Nell?un caso come nell?altro.

Un breve riassunto per chi fosse a digiuno del funzionamento dell?associazione TeMa. Il consiglio di amministrazione (di cui ero presidente) era arrivato al suo termine naturale di scadenza. Toccava all?assemblea dei soci, convocata per venerd? 8 maggio a) eleggere e nominare i due rappresentanti delle categorie dei soci (?soci amici?, ?soci ordinari?); b) il rappresentante del Comune (l?unico ?socio benemerito?) che, per lo Statuto della Tema, deve essere dal Comune ?designato? e dall?assemblea ?nominato?.  

Le nomine, le ?designazioni? del Comune le fa il Sindaco. Gli altri due consiglieri decisi dal Sindaco non erano (e non sono) di pertinenza dell?assemblea (e sono: un esperto nominato dal sindaco; lo stesso Sindaco oppure in sua vece, l?Assessore alla cultura).

Una volta convocata l?assemblea ordinaria dei soci, il Sindaco Stefano Mocio aveva, non solo la facolt?, ma l?obbligo di nominare i consiglieri di sua pertinenza, anche per assicurare la piena funzionalit? dell?ente. L?assemblea, avendo votato a maggioranza la mozione contraria alla presa d?atto delle decisioni fatte dal Sindaco (la ?mozione Di Loreto?), ha inficiato sia la correttezza istituzionale ? non tenendo conto del decreto sindacale ? sia la stessa gestione del Teatro. Ecco perch?, secondo me, il ?diktat? dell?assemblea era sbagliato ?nel metodo?.

Il caso del Centro Studi ? totalmente diverso. Si tratta l? dei consiglieri (me compresa), che individualmente, spinti da un loro senso di correttezza istituzionale, hanno rimesso ciascuno il proprio mandato nelle mani del Sindaco, ritenendo le proprie nomine di pertinenza della nuova amministrazione cittadina. Va ricordato che fu lo stesso Sindaco Stefano Mocio ad invitare i consiglieri del Centro Studi alla riconferma nel novembre 2008 ? riconferma obbligatoria, pena il blocco del Centro Studi ? di rimettersi alla valutazione dell?amministrazione successiva.

Cosa che, si presume, avrebbero fatto ugualmente i consiglieri della TeMa nominati dal Sindaco precedente, trattandosi anche della mia stessa persona. E? ovvio che avrei tenuto il medesimo comportamento alla TeMa come al Centro Studi.

La correttezza istituzionale ? fatta di responsabilit?, non di convenienza.

Perch? la decisione adottata dall?assemblea dei soci della TeMa era, secondo me, sbagliata anche ?nel merito?? La durata del CdA della TeMa ? di quattro anni, quindi ?sfasata? rispetto alla durata della consiliatura cittadina.  Personalmente lo trovo giusto: permette la possibilit? di agire per il bene dell?ente senza dover costantemente tenere presenti gli appetiti e gli interessi, mutevoli, della politica cittadina.

Di nuovo, la correttezza istituzionale ? fatta di responsabilit? civica, non di mera convenienza politica.

P.S. Caro Daniele Di Loreto, quel venerd? sera dell?8 maggio, all?assemblea della TeMa, io non ero ?basita?. Ero furibonda. E ora, svelato anche quest?aspetto diciamo personale, per me la faccenda si chiude qui.        

Pubblicato il: 31/10/2009

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