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Il dilemma di Frizza

Roberto Basili

Caro Dante,

io vorrei che tu avessi la pazienza di scambiare con me qualche pensiero sul tormentone di questi giorni: se cio? Marco Frizza, nella sua qualit? di Presidente del Consiglio comunale di Orvieto, debba o no trasmettere gli atti relativi al bilancio 2009 alla Procura della Repubblica per eventuali reati (in particolare, mi pare di aver capito, quello di "falso in bilancio") ipotizzati dall'intervento di Pierluigi Leoni, Consigliere del Pdl, ma anche da altri.

La querelle prende le mosse dal fatto che un consigliere comunale, nell'esercizio delle sue funzioni, sembrerebbe essere "pubblico ufficiale" e in quanto tale avrebbe l'obbligo di denuncia alla Procura della Repubblica di un eventuale reato del quale fosse venuto a conoscenza. Diversamente dal semplice cittadino che invece ne ha solo la facolt?. La giurisprudenza, a proposito della qualifica di "pubblico ufficiale" del consigliere comunale non sembra cos? univoca come appare; tant'? che un luminare del Diritto amministrativo, gi? interessato alla cosa per vie brevi, lo escluderebbe. Ma questo dibattere a me interessa meno.

Io voglio discutere con te un'altra questione. Il Presidente Marco Frizza, al di l? di piccoli peccati di vanit? personale o di convenienza politica che lo portano talora ad "allargarsi" un po' troppo, in base allo Statuto e al Regolamento del Comune di Orvieto, ha solo compiti di rappresentanza (non certo in sede giudiziale), di organizzazione e di coordinamento dei lavori del Consiglio. Insomma ? un primus inter pares, e non un primus super pares.

Di conseguenza, se il Consigliere comunale fosse davvero "pubblico ufficiale" il suo obbligo di denuncia del reato non pu? essere trasferito sul presidente del Consiglio, ma resta intatto nella potest? del Consigliere medesimo. E quindi, chi tra i consiglieri comunali ? convinto di essere "pubblico ufficiale" incominci a trasmettere gli atti alla Procura senza indugi, e senza aspettare che Frizza risolva il dilemma. Detto fuori dai denti: "ciascuno tolga le castagne dal fuoco con le proprie mani".

Peraltro, in quel Consiglio comunale, di "pubblici ufficiali" di sicuro ce ne sono tre: il Sindaco e i due vigili di Polizia Urbana che assistono ai lavori.

A conclusione, caro Dante, io sono convinto che il clima da guerra civile che ancora serpeggia in citt? debba rapidamente finire. Il giudizio sull'Amministrazione passata l'hanno dato inesorabile gli elettori, anche in appello. E poi credo che, dopo tanto clamore, se il Procuratore vorr? indagare gli atti sul bilancio del Comune non avr? certo bisogno di Marco Frizza che glieli trasmetta.

Un caro abbraccio, Roberto

 

 

 

 

 

Pubblicato il: 11/10/2009

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