Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Grazie Parretti!

Fausto Cerulli

Grazie a Parretti, siamo di nuovo sulla scena internazionale, senza bisogno di slow food o altri food di moda. Parretti ? di nuovo sulla stampa internazionale: il suo nome appare sui principali quotidiani francesi, insieme a quello del suo amico di avventure e sventure Fiorini. La storia ? sempre la stessa con qualche variante invariante. L?operazione che vide Parretti passare da cameriere di lusso a finanziere di lusso, e che fece di lui il leone ruggente della Metro Goldwin Mayer, la mgm per gli amici. Parretti, chi l?avrebbe mai detto, adesso pu? decidere sugli assetti futuri della Unione Europea. Tutto nasce da un processo ad un big della finanza francese, che era gi? stato designato, secondo le trasparentissime procedure dell?Euro in formato alla grossa, a fare il Presidente di turno della Banca Europea. La giustizia francese, che quando decide di romper le palle al potere costituito lo fa senza guardare troppo per il sottile (a Parigi i rompiballe della giustizia sono robesperriani e non dipietristi) sta processando Jean Cluade Trichet. Chi ? costui e chi era?. Trichet ? attualmente governatore della Banca di Francia, ? candidato alla presidenza della Banca Centrale Europea, ? un barone rampato e rampante, una specie di Ciampi quando non era inciampato nel Quirinale a fare il pensionato del tricolore.. Da noi,prima di processare un tal vip avrebbero atteso di farsi le vippe. In Francia, processo, e processo senza perdere tempo. Ma adesso torniamo al nostrano ruspante Parretti. Vi spiego che c?entra con l?affare Trichet. Semplice e limpido e torbido. Trichet viene messo sotto processo perch? quando era direttore generale del Tesoro chiuse gli occhi o gli furono chiusi con franchi francesi e dollari americani per non vedere le bizzarre operazioni condotte dal nostro Parretti insieme al fido Florio Fiorini per scalare la M.G.M. con l?appoggio del Credit Lyonnais. Nell?atto di accusa che accusa Trichet sta scittto tra l?altro che omise di controllare i rapporti tra il Credit Lyonnais e due ? personaggi di dubbia reputazione? ( sta scritto nel capo d?imputazione) come il Parretti e il Fiorini.. Trichet, che doveva controllare i conti del Credit Lyonnais, si distrasse e non controll?. Fu cos? che Parretti e Fiorini, tramite il Credit Lyonnais, costarono alle finanze francesi ed ai contribuenti d?oltralpe qundici milioni di Euro, alla valuta di oggi. Trichet, da buon governatore della Banca Francese, non solo non si dimette, ma aspetta di essere assolto per diventare Aspettiamo con curiosit? di sapere se il nostro Parretti sar? chiamato a testimoniare come teste d?accusa o come teste a difesa. In un caso o nell?altro Parretti potrebbe influire sulla nomina del nuovo Governatore della Banca Europea. Altro che Prodi. Gli orvietani che si fanno onore e che fanno onore ad Orvieto. Due ricordi orvietani di Parretti ad Orvieto, quando era il leone della M.G.M.. Palazzo del Popolo, Sala dei Quattrocento: Parretti sul palco, contornato dalla Orvieto che conta, con due dei suoi settemila avvocati.. La sala gremita, sul palco anche l?amico Moretti, Bordino in platea a fare la claque, la clacquina. Parretti promise che avrebbe risollevato le sorti di Orvieto, aveva deciso di scendere in campo alla maniera dell?amico di Arcore. E Orvieto ha rischiato di fare la fine della M.G.M.. Per fortuna la Cassa di Risparmio era allora in mano al clan calabrese, ostile al clan siciliano del club Dell?Utri. Altrimenti staremmo ancora a leccarci le ferite della nostra emmegiemme. Un ricordo pi? personale: ero dal barbitonsore a curarmi il pizzetto, quando entrarono due gesucristi con la faccia da guardaspalle; dissero al barbitonsore, che si chiamava Vittorio, che il dottor Parretti doveva acconciarsi la chioma leonina e aveva una fretta da vip. Vittorio, arrossendo, mi chiese se potevo lasciare il posto al dottor Parretti. Gli tolsi ogni imbarazzo dicendogli calmo ? Vittorio, che vogliamo fare, li chiama lei i carabinieri o li chiamo io?. I due guardaspalle sentirono e riferirono. Da allora mi sono guadagnato la stima del nostro Parretti. Quasi quasi gliela ricambio. Voi che ne dite?

Pubblicato il: 09/01/2003

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