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ARTICOLO 21 O LETTERA 22

Mario Tiberi

Il dibattito infuocato di questi ultimi giorni sulla libert? di stampa e d?informazione, culminato nella odierna manifestazione di piazza del popolo a Roma, ha dietro di s? una lunga storia di affrancamento dalle imposizioni del Potere costituito. Ho scritto ?popolo? minuscolo in quanto detta piazza non ? intitolata al Popolo Sovrano, bens? discende pi? semplicemente dal fatto che al centro di essa, oggi occupato da un imperioso obelisco, vi era nei secoli passati un enorme albero di pioppo e, in latino, ?populus? minuscolo significava proprio ?pioppo?.

L?articolo 21 della nostra Costituzione Repubblicana recita: ?Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non pu? essere soggetta ad autorizzazioni o censure?.

In filosofia del diritto si discute dalla notte dei tempi sulla esegesi delle fonti del diritto stesso e della interpretazione da dare alla norma scritta distinguendo, appellandosi all?ermeneutica classica, tra l?interpretazione restrittiva, letterale o estensiva. Nel caso dell?articolo 21 mi pare di poter affermare, senza tema di smentita, che la formulazione dello stesso ? cos? chiara e limpida tale da non poter offrire il fianco a opinioni interessate o di comodo. La Carta Costituzionale restituisce cos? all?essere umano individuo la sua dignit? e il suo onore di persona, quella stessa dignit? che le dittature passate gli avevano sottratto e che le attuali, pi? striscianti ma non meno presenti, vorrebbero di nuovo toglierli.

La lettera 22 non ? la ventiduesima lettera del nostro alfabeto che, come tutti sanno, ? composto di sole 21 lettere (com?? strano, a volte, il gioco dei numeri!) , ma si riferisce alla ormai leggendaria macchina da scrivere prodotta dalla ?Olivetti? tra gli anni cinquanta e sessanta. Deve principalmente la sua fortuna e il suo successo a uno dei maestri del giornalismo italiano, Indro Montanelli, che la us? per l?intero corso della sua vita professionale. Ricordo una sua fotografia, seduto su un masso di pietra ai lati di una strada sterrata, con l?inseparabile ?lettera 22? intento a scrivere uno dei suoi indimenticabili reportage di uomo e giornalista libero e fiero.

Tra le tante eredit? morali e spirituali consegnatemi da mio Padre Romolo, ve ne ? una di carattere materiale: si tratta proprio di una ?lettera 22? che custodisco gelosamente a fianco della poltroncina dove era solito sedersi per le sue meditazioni, riflessioni, letture e scritture di cui la ?lettera 22? ? testimone ed esecutrice testamentaria.

Articolo 21 e lettera 22: non vi pu? essere un punto interrogativo che vi divide perch? possedete la stessa sostanza di simbolo universale dell?anelito insopprimibile dell?Uomo al bene supremo della LIBERTA?.

Pubblicato il: 04/10/2009

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