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NOTIZIE CORSIVI

DI PARANOIA IN PARANOIA

Mario Tiberi

Se non vado errato, in psichiatria si ? soliti distinguere, tra le varie forme di alterazioni, devianze e disturbi del comportamento, quelle catalogabili come patologie schizofreniche, paranoiche, isteriche, nevrasteniche, psicotiche, neuropatiche ed altre ancora che, non essendo medico, in questo momento non mi sovvengono. Se mi sbaglio, non me ne vogliano n? l?amico dr. Cantarini n? il mio compagno di studi classici dr. Antonio Bergami.

Uno stato psicopatologico intermedio ? rappresentato dalla paranoia che ? caratterizzata da un parziale e alternante distacco dalla realt? e che mi fa tornare in mente il ?De Rerum Natura? di Lucrezio Caro, scritto e composto dal medesimo per ?intervalla insaniae?.

La premessa per arrivare ai giorni nostri. Proprio stamane apprendo dai media televisivi che il Capo del Governo, durante il ?comiziaccio? di chiusura della Festa milanese del Popolo della libert?, ha avuto l?ardire di accusare l?opposizione, e quindi anche il mio partito, di aver quasi gioito per la morte cruenta e tragica dei Soldati Italiani a Kabul e ha concluso pronunciando una parola ripetuta tre volte: vergogna, vergogna, vergogna. Non ci sono frasi o commenti per definire l?inqualificabile ignobilt? di tali affermazioni: dico solo che in tutti i congressi di circolo del PD ai quali ho partecipato ho chiesto, preteso ed ottenuto, con le lacrime tra gli occhi, che fosse osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime e in segno di solidariet? per i di loro famigliari. L?unico a doversi miserabilmente vergognare ? proprio colui che follemente ha usato la parola vergogna.

E non ? finita qui. Nel prosieguo del suo farneticante discorso ha pure asserito: ?Io governer? per sempre? . Neppure i faraoni dell?antico Egitto o l?Imperatore del Sol Levante, pur ritenuti incarnazione della Divinit?, erano mai arrivati a tanto avendo ben presente il senso realistico della limitatezza e della caducit? della transeunte condizione umana.

Dalla paranoia siamo quasi alla soglia della schizofrenia, e la prima ? di natura urlata; ve ne ?,poi, un?altra di natura silente.

L?ex Sindaco e il suo vice sono da giorni sotto furente attacco: l?ex Presidente di RPO li accusa, documenti alla mano, di aver deliberatamente boicottato l?operazione  di riconversione a fini civili della Caserma Piave; il predecessore dell?ex Sindaco di essere stati dei ?buoni a nulla? e aver portato il Comune di Orvieto al disastro finanziario di cui, oggi, si comincia a percepire e la portata e la forse incolmabile gravit?.

Di fronte a ci? qualsiasi essere umano normale avrebbe reagito, almeno per rivendicare le giuste ragioni della difesa. Invece niente: si preferisce il silenzio omertoso o perch? non esistono capacit? di replica documentata o perch?, peggio ancora, non si ? in grado nemmeno di tentare di difendere l?indifendibile.

Sia nell? una che nell?altra ipotesi ?, di tutta evidenza,  presente una robusta componente di riottoso confronto con la realt? e, questo, depone inevitabilmente per un atteggiamento non consono ai pi? elementari principi di equilibrio e di civica responsabilit?.

Mi convinco sempre di pi? che le carriere politiche dei personaggi non citati per nome, ma da tutti ben identificabili, siano ormai al definitivo capolinea e, con essi, anche quelle di coloro che vi stanno sopra, al fianco, o sotto.

Pubblicato il: 29/09/2009

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