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NOTIZIE CORSIVI

Per salvare la citt

Nello Riscaldati

Le agenzie batterono la notizia del ?gentlemen agreement? raggiunto in Comune verso le 20 e 30 del 21 settembre 2009: la prima versione fu questa: niente pi? programmi ma solo punti, un tavolo, delle sedie e chi fa pi? punti vince. Ma evidentemente doveva esserci un errore.

 

Nel pomeriggio il Sindaco aveva aperto le danze giocando da maestro l?inno di Mameli e calando come prima mossa la carta dello ?Stringiamoci a coorte, Orvieto chiam?!?. Il silenzio dell?aula era catacombale. Sguardi preoccupati zigzagavano a sinistra. Se avesse calato la carta del ?Noi siamo da secoli, calpesti e derisi, perch? non siam popolo, perch? siam divisi,..? la partita sarebbe finita l?. Ma fu a questo punto che la sinistra ebbe un colpo di genio, prima  accettando il campo di battaglia proposto dal Sindaco e poi calando lei, e forse rubando la mossa all?avversario, la carta che dice ?Uniamoci uniamoci, l?unione e l?amore, rivelano ai popoli le vie del Signore,?!?

La partita fin? qui. Nessuno s?era accorto che non era nemmeno cominciata. I bene informati assicuravano che le prove erano cominciate giorni prima e la messa in scena era ben riuscita.

 

Gervasio Lombardacci, dal cognome da gerarca emiliano, antico esponente di tutto un po? e le cui prospettive politiche scorazzano indisturbate da decenni da destra a sinistra e viceversa, perch? lui sostiene che il popolo ? questo che vuole, in quel momento, aggirandosi sotto gli archi del Comune a causa di una insistente pioggerellina, concepiva un grande centro, voluto anch?esso dal popolo, come uno spazio tutto da occupare e che, rapportato ad uno stadio, concedeva  alla destra e alla sinistra  s? e no le aree di rigore. 

Nell?apprendere poi dal cellulare le notizie di quanto era avvenuto nel Palazzo borbott?, soddisfatto: ?Hanno abboccato! Hanno abboccato tutti, e questo ?ce n?est qu?un debut, continuons,? continuons,?!?

Poi, per?, non si ricordava l?ultima parola perch? lui il ?68 non l?aveva fatto. Era per? pratico di casini. Difatti aveva capito poco e confusamente quanto era accaduto.

 

Le agenzie, nella notte autunnale battevano senza piet? dichiarazioni di esponenti politici orvietani e del comprensorio, da quelli nati  nei secoli scorsi  fino ai contemporanei, tutti riaffermanti l?impegno solenne e irrinunciabile a salvare la citt?. Si evidenziava cosi, ancora una volta, ed in modo prepotente l?antica man?a degli orvietani di voler salvare ad ogni costo la loro citt?.

 

Chi la vuole salvare dal degrado edilizio, chi dai rumori notturni, chi dai suonatori ambulanti, chi dai piccioni, chi dalle notti bianche, chi dalla cacca dei cani, chi dalla potatura degli alberi, chi dagli zingari, chi dalla destra, chi dalla sinistra, e chi da tutte e due. Oh! Ci fosse stato un cane che avesse espresso la volont? di salvarla dai debiti.

 

Il Barone, parafrasando Guareschi, gonfi? il petto e tuon?:


- Sarebbe ora de attacc? in giro e ne le botteghe un cartello do ce dice che ? ?Vietato fumare e salvare la citt?.-

 

E un passante di rimando:

 

-Ho sentito di? che ciavemo quarche buffo, ma come mae,??!-

 

-Perch? ?ste governante nove se so? annate a impicci? de cose che nun gne riguardavono,...so? annate a fruzzic? l? pe le cartacce vecchie, l? pe? le ricevute, le bollette, le fatture, le pranze, le cene, le viagge, le gemellagge, le vigne, l?arberghe e ?nnicosa e carcola che te ricarcola ?r conto nun gne veniva mae paro, anche perch? sanno cont? poco, perch? capace che cianno poca scola o perch? l?arittemetica nun gne c?entrava,  e poe l? pe? ?r partito  tutte honno ditto :

 

-Le buffe,?!!! Mae fatto le buffe,?anze, semo state nojartre a ave?  accomodato ?nnicosa! E quanno le conte nun venivano pare s?appareggiavono pe? forza! Insomma si ?r conto nun veniva se faceva veni?,...! E che ad? ?sta mania de segn? tutto fino a ?r centesimo,?! Ma noe mica vol?ssimo ann? a ?r manicomio reg?,?!-

 

E un altro passante:

 

-Io, a sent? di? ?ste cose, a ?r Sinnico, poretto, nun gne vorrebbe esse manco camicia,?! E so? disgrazie,? so?,? e grosse pure,? a vince l?elezzione ne ?ste condizione,?!

 

Ma le agenzie e le dichiarazioni cessarono solo quando, voltato il vento a tramontana, cominci? a diffondersi dalla Torre del Moro il profumo inebriante delle castagne arrosto.

Tre giovani in et? avanzata accelerarono il passo verso quella direzione. Uno di questi, evidentemente di estrema sinistra, non tard? a prendere posizione:

 

-Io per?, si volete sap? come la pensa un democratico vero, l?, ne ?r cantone de ?r Banco Roma ce vedrebbe bene un banchetto co? ?na bella porchetta calla calla, che profuma pi? de le castagne arrosto, cos? ?r  cittadino pole sceje democraticamente da che parte buttasse e no esse sempre costretto da le potere forte a strafocasse sempre e solo castagne, castagne e castagne,?che poe doppo te fanno fa? certe puzze che tocca litig? sia l? per casa co la moje e co? la socera e, da le vorte, anche co? ?r vicinato, sia su ?r posto de lavoro do? che le padrone n?aspettono artro che l?occasione pe? m?ttite in mezzo a ?na strada.

E la puzza secondo me ? un motivo bono perch? ?r padrone potrebbe sempre di? che quanno te fae ?ste gran puzze n? fae artro che semina mijarate de microbbe tutt?intorno e che adesso potreste semin? anche quello chiamato H1N1 e cos? lue, co? ?sta c?ccola, te mette contro anche le compagne de lavoro e le sindacate che si te nun fa? presto a sciacquatte da ?r cavolo capace pure che te pijono a scarpate e te tirono le martelle!

Insomma seconno me, qui a Orvieto nun ciavemo libert? de scerta, e si volemo sta? zitte ? ?na cosa, ma si volemo chiacchier? allora dovemo chiacchier?,?o potemo chiacchier?,?o no,?oppure me sa tanto che me so? ?n po? confuso  e che ho sbajato ?r finale,?ma per? ?r concetto l?ho detto,?!?

 

A tanta sofisticata argomentazione un amico, che si diceva democratico di destra ma che aveva imparato il politichese della sinistra per sentirsi pi? importante, ribatt?:

 

-Allora in un?ottica di plurallsmo e sempre considerando la cosa dal  versante democratico dell?aumento dell?offerta che genera aumento della domanda che rigenera aumento dell?offerta che rigenera un aumento della domanda, io vicino a?r castagnaro, su lo spigolo de la Torre ne la strada che porta a piazza de ?r Popolo democratico ce vedrebbe bene un punto cottura pe du? spaghettine co le fonghe, che giusto ?esso ? staggione, e bisognanno nun guasterebbe per gnente anche po po? de mosto rosso e genovino. E cos? tra castagne, porchetta, spaghette e mosto avessimo fatto davero ?Orvieto co ?r gusto?! Nun ve sa,..?!?

 

Il secondo chiese al primo:

 

-Dimme ?n po? ?na cosa,...te, per curiosit?, che lavoro fae,..?!?-

 

-Sto gi? pe? l?ASL, ?nsomma ne la sanit?,..?nsomma gi? per di l?,??n po? su, ?n po? gi?,?!?-

 

-E che fae,??!-

 

-Booh!,?E ? difficile esse precise,?che te dico,?chiacchiero,?vedo gente,?me movo,??nsomma ? dura a riv? all?ora de pranzo,?!-

 

-Lavoro impegnativo,?!-

 

-Ah! Simmae poco,...!-

 

?R callarrostaro intanto stava a crast? le castagne co? ?r cortello.

 

-Che fae castagn?,??!-

 

-Sto a crast?,...nu lo vede,...! Si voe approfitt?,?!

 

-Istintivamente il maturo giovanotto si tocc? gli attributi quasi a controllare se ancora fossero al loro posto:

 

-Te ciae voja de ruzz?,?ma nojartre no,?! Piuttosto da te che ciae trecentanne e che sae tante cose noe vorr?ssimo sap? si te sae che ad? sto cazzo de ?Gentlemen agreement? che l?aggenzie ancora stanno a batte,?! ?

 

-Certo che lo so,...E si ve scans?ssivo po po? pi? la ve lo spiegherebbe pure ,?e anche aggratise,?!-

 

-E allora daje, nun ce fa soffr?,?!-

 

-Allora ?sta cosa sarebbe, pe? capisse, come quanno due che s?hanno da men? perch? l?istinto le porta a menasse decidono de fallo per? sull?orlo de ?no scapicollatoro do? che si a uno je manca la presa quello ruzzola come ?na r?zzola e a la fine more e a la sera lo dicono a ?r TG. Per? capace pure che prima de lass? la presa quello che sta pe? casc? di sotto riesce a chiappasse ne la manica de quall?artro e lo tracina gi? pe? la greppa e cos?, porette, potrebbero  mor? tutte e due.

 

Per? doppo un po? che ?ste due se stanno a men? a cazzotte, a stiaffe, a raffiche, a zampate ma le palle e ?nnicosa, se comincia a cap? quale ad? ?r pi? fiacco e allora quell?artro je dice: ?Adesso te butto disotto e cos? la famo finita,?!? Allora qu?llo che sta sotto e che je comincia a pij? la cacarella perch? quell?artro j?ha messo paura, co ?r fiatone che nun ne pole pi? inciafruja un vecchio detto orvietano de le secole passate, che diceva: ?Chiedo ricotta!?, che voleva di? ?m?arrendo!?, ?famo pace!?, ?te pago da b?e!?, ?mettemise d?accordo!?, ?famo un patto!?, e quell? artro, che se credeva d?av? vinto e nun poteva rifiutasse, j?arisponneva: ?Va bene, famo ?sto patto!? e cos? facevono ?sto patto che ? quello che vole di? ?sta parola inglese che in italiano sarebbe ?Patto fra gentilomine e gentildonne?.

 

-S?e ?na forza castagn?,...maneggia che sinn? te se bruciono,?!-

 

-Si ma in politica, e anche stavolta su pe? ?r Comune, e mica se capisce tanto bene chi ? che ha chiesto per primo ?ricotta?, perch? magare a quello che l?ha chiesta per primo quell?artro capace che j?avrebbe anche potuto risponne : ?Te nu lo sae ma la stavo pe? chiede anch?io!?. Oppure capace che erono d?accordo gi? da prima,?e che ce capische,...! Capace pure che ad? tutta ?na finta,?! Ma per carit?,...e de ?ste cose a un poretto mica je ce fonno cap? gnente, sa,..!

 

Perch? le politice, quanno che s?rtono da la stanzia do se mettono d?accordo, dicono tutte che so? soddisfatte, che ? annato tutto bene e che hanno preso ?nnicosa de quello che volevono pij?, e quanno escono quell?artre dicono le stesse cose e tutte le discorse finiscono dicenno che se so? tanto sacrificate pe ?r bene de la citt? e ad? ne ?sto preciso momento che ?r cittadino se sente preso pe? ?r culo un?artra vorta e co? ?r cortello fa un?intacca ne la sedia per ricordasse de quante vorte l?ha preso, e de che tinta, da quanno che ha cominciato a cap? quarcosa de le cose de ?r monno.-

 

-E ma allora ?r programma che fine ha fatto,??!-

 

-?R programma ampiccia, cocco, perch? lo fanno sempre scrive ma uno che nun sa la lingua, che je trema la mano e che nun sa fa? le conte. E poe so? sempre troppe pagine, scritte troppo fitte, e a discutelo tutto te fa ven? fame, sonno e te fa pij? pure la sbadijarella.

Secondo me, ber giovine, ?r programma elettorale dev?esse corto e chiaro. Te fo ?n esempio:? Programma -Famo tutto, dappertutto, a seconda de le quatrine!?

 

-E si le quatrine nun ce so?,??!

 

-Allora se riformula:? Far?ssimo tutto, da per tutto, si ciavr?ssimo le quatrine,..ma per? nun ce l??emo,..!?-

 

-E allora,??!-

 

-E allora intanto che s?apre la discusione ne ?r Consijo, io vo a coce le castagne su la terrazza de ?r Comune, ?r porchettaro se piazza da capo a le scale, quello co? le spaghette co? le fonghe su quell?artra terrazza, cos? la gente incomincia a inciancic? e quanno che ad? satolla piano piano je viene sonno, a uno a uno s?addormono, anche Orvieto s?addorme e cosi la citt? ad? sarva come appunto battevono l?aggenzie,?!-

 

E questa fu l?ultima di quel giorno: ?La notte piombava dai campi celesti, e gli uomini onesti russavano gi?!? Ti?!                                                                                                                             

Pubblicato il: 25/09/2009

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