Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Di buco in buco

Fausto Cerulli

Leggo sui quotidiani on line articoli stimolanti di politica, ma non riesco a sentirmi stimolato. .Sar? che non riesco ad iscrivermi a nessun partito, o perch? hanno finito le tessere o perch? ho finito la sopportazione., e dunque, non appartenendo ad un partito, mi sento tagliato fuori dalla politica.  Ma mi chiedo se abbia qualche senso stare a discutere su questioni come il congresso del pidd?, in cui sostanzialmente si dovr? decidere soltanto il nome dell?operatore cimiteriale incaricato di seppellire un cadavere che gi? vagamente odora di putredine. O  su questioni come quella  della nuova amministrazione comunale, di cui tutti si affannano a dire qualcosa, da cortigiani o da avversari per voluto dire. Io sono sempre stato un idealista, ma ora mi muove vaghezza di qualcosa di concreto.  Vorrei che qualcuno parlasse dei disastri ambientali, accompagnati da quelli giudiziari. E dicesse che il Consiglio di Stato ha scritto una brutta pagina, annullando una sentenza del Tar  dell?Umbria, che, unica in Italia, aveva avuto il coraggio di affermare che la salute e l?ambiente e la dignit? dell?individuo ed il rispetto a lui dovuto in quanto cittadino vengono prima degli interessi economici. E non ne parlo con rabbia in quanto avvocato sconfitto, ma in quanto cittadino umiliato ed offeso. Il Consiglio di Stato, annullando la coraggiosa sentenza ambientalista di un tribunale amministrativo, ha dato ragione a gente che sta deturpando il paesaggio del circondario orvietano, e ad un Mocio che, con i nostri soldi, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato per appoggiare i deturpatori, e la Confindustria ovviamente schierata con loro. Ecco, di questo vorrei sentir parlare: vorrei che Mocio spiegasse perch? si ? schierato dalla parte dei guastatori del paesaggio, ed ha pagato pure, DI TASCA NOSTRA, un paio di avvocati per dire no ad una sentenza coraggiosa e quasi quasi di sinistra. E vorrei che anche la Presidente della Regione, quella Lorenzetti,  che non conosco, e non me ne rammarico eccessivamente,, dicesse per quale motivo, SEMPRE CON I NOSTRI SOLDI, ha mosso i suoi avvocati, contro quella sentenza del Tar alla quale avrebbe dovuto brindare. E vorrei che quando si parla dei buchi lasciati dalla vecchia amministrazione si parlasse anche dei buchi materiali, come le cave del Botto ed altre oscenit?. E della ostinazione con cui Mocio & Co. , dopo aver fatto fare i buchi, hanno speso pure i nostri soldi per evitare che la giustizia li coprisse. E, di passaggio, vorrei anche chiedere al responsabile orvietano di Italia Nostra per quale motivo la sua Associazione, unica tra tutte le Associazioni Ambientaliste locali e nazionali, non abbia voluto partecipare alla battaglia per la difesa della storica sentenza del Tar.

Quasi quasi non mi riconosco: sto qui a parlare di ambiente quando milioni di cittadini sono stati invitati a ricordarsi che la libert? di stampa ? in pericolo soltanto perch? qualcuno ha denunciato la Repubblica o qualcun altro ha scritto che il direttore moralista di Repubblica, tale Ezio Mauro, ? un evasore fiscale. Lo so, qualcuno dir? che sto dalla parte del padrone, anche se quasi tutti sanno che non ho padrone e che non sono neppure padrone di me stesso. Ma incomincio a rompermi le scatole di queste marce organizzate, di questi sdegni improvvisi ed improvvisati, anzi a comando. Queste folle affollate di nulla mi fanno paura; preferisco la protesta isolata ma convinta, anche violenta. Vorrei che i compagni veri, e ne conosco molti, sapessero che sto sempre dalla loro parte, costi quello che costi, e i costi io li conosco da sempre. E stare dalla loro parte significa anche stare con i metalmeccanici che preparano lo sciopero generale, con il parere contrario dei sindacati venduti al padrone: e nessun giornale ne parla, alla faccia della libert? di stampare quello che pare al padrone, di sinistra o di destra, e da comunista voglio dire che non bisogna leggere giornali, ma scriverli. Con i caratteri rossi della sana incazzatura di classe.

E per concludere  questo, come sempre, sconclusionato discorso, vorrei dire qualcosa sui problemi della cosiddetta sinistra, dove si scannano elegantemente, ovviamente per il bene del popolo, ed assomigliano sempre pi? alla democrazia cristiana dei tempi di similoro. Se posso dare un consiglio ai compagni del Pd, e non me ne voglia l?amico Tiberi, consiglierei loro di nominare responsabile Renato Bordino; che, nel suo piccolo, ha comunque sempre navigato nella politica spoliticata, bene o male. E vorrei consigliare loro di non consolarsi guardando a qualche incertezza della giunta Concina. Toni Concina fa il sindaco da pochi mesi, sta combattendo con una voragine economica, non pu? fare miracoli. Mentre la nostra cosiddetta sinistra in centomila anni di potere locale ha fatto pi? casini che Carlo In Francia. Ognuno si guardi la propria trave negli occhi, senza consolarsi con i moscerini negli occhi degli altri.

Pubblicato il: 20/09/2009

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