Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Stalin Ricci e Parretti sindaco

Enrico Broccatelli

di Enrico Broccatelli

Abbiamo avuto modo di riflettere, vista la loro pubblica diffusione, su quelle che ci limitiamo a chiamare "esternazioni" della Direzione Provinciale di Terni dei D.S. e del responsabile dello stesso Partito per l?orvietano, Giuseppe Ricci. Dopo una premessa pressoch? d?ufficio su Statuto regionale e programmi, rispetto ai quali, ci tengo a sottolinearlo, come socialisti abbiamo gi? dato piena disponibilit? ed appoggio sia al Presidente Lorenzetti che all?Onorevole Bracco, nel corso degli incontri formali con il Comitato Regionale per il progetto socialista riformista, i D.S. ternani si risolvono per una scelta, la candidatura a Sindaco di un loro iscritto per Orvieto, dettato da necessit? di equilibri provinciali. L?affermazione merita una necessaria osservazione: poich? praticamente tutti i Sindaci o quasi della Provincia sono in quota D.S., comprese le citt? di Terni, Narni ed Amelia per un totale vicino al 90% della popolazione residente, l?equilibrio provinciale verosimilmente e ragionevolmente dovrebbe volgere verso un Sindaco non diessino per Orvieto, cio? l?esatto contrario di quanto affermato.
Tuttavia, la leggerezza dell?assunto, per quanto riprovevole, non ? poi cos? grave nella misura in cui il proporre ? atto di legittimit?, salvo poi verificare i casi nella loro concretezza.
La posizione di Ricci, invece, appare improntata ad un vero e proprio dolo politico, voluto e ragionato, per il quale, indipendentemente da uomini e programmi che sono ovunque e per tutti gli unici argomenti possibili di confronto in una competizione amministrativa, o il Sindaco ? D.S., non importa chi e per fare cosa, oppure ognuno che non fosse d?accordo potr? correre da solo.
La differenza con Giuseppe Stalin ? quindi solo nel cognome.
Se questo ? il tono, infatti, i socialisti devono riflettere necessariamente su di una candidatura propria, come ad esempio quella di Giancarlo Parretti, lo stesso che nel 1999 consent?, a detta di tutti, la vittoria di stretta misura della coalizione di Cimicchi. Non vediamo quali elementi ostativi possano frapporsi alla candidatura di un socialista come Parretti, che condivide non certo la gestione passata di questa amministrazione uscente ma certamente programmi ed indicazioni del Patto di Sviluppo dell?Umbria e del D.A.P. 2003/2005, relativi alla nostra citt?, che vuole confrontarsi in maniera partecipata su tutti gli altri temi, che accetterebbe una candidatura solo se confermata da un sistema di indicazione col metodo delle primarie e con il consenso di tutta l?eventuale coalizione, che non ? n? vuole essere espressione del centro destra ma solo di un impegno programmatico aperto esattamente in linea, tra l?altro, con quanto chiedono la Margherita e Stefano Mocio. Sulla credibilit? dell?uomo, che qualcuno vorrebbe artatamente discutere, rispondiamo solo che ? la stessa identica di quella del 1999 quando i D.S. e Cimicchi accolsero sia Parretti che il suo contributo elettorale a braccia aperte, reputandolo persona degnissima, quale del resto, fino a prova contraria, egli certamente ?.
Chiss?, forse i tempi sono davvero maturi per consentire, almeno ad Orvieto, la fine dell?arroganza e della stupidit? politica.

 

 

Pubblicato il: 17/10/2003

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