Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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BISOGNO DI NUOVO IMPULSO ALLA SANITA? DELL?ORVIETANO

Aramo Ermini, delegato sindacale UIL

Uno dei problemi che l?Ospedale di Orvieto deve affrontare e che con le ferie estive assume il carattere dell?emergenza ? la carenza di personale.

Questo problema insieme alla busta paga  esigua, che non gratifica il personale, anche dirigente, per il lavoro svolto, fanno di Orvieto e dell?Orvietano il  ? Sud dell?Umbria ?.

L?organico calcolato in base alle esigenze di molti anni fa, nel frattempo sono stati aperti nuovi servizi e nuove unit? operative, non ? pi? sufficiente.

? inoltre cambiata la tipologia dei pazienti, non pi? remissivi e in soggezione di fronte a medici, infermieri e OSS, ma divenuti giustamente esigenti e per la maggior parte anziani, con alta percentuale di non autosufficienti,  bisognosi di assistenza integrale ( per il problema anziani si renderebbe necessaria una struttura intermedia apposita dimodoch? non  pesassero pi? ricoveri impropri sulla struttura ospedaliera ).

Questi fattori sottopongono il personale dell?Ospedale, compreso il personale tecnico e amministrativo, ridotto all?osso, a carichi di lavoro pesantissimi.

Soprattutto durante il periodo estivo con le ferie del personale sono normali: riposi saltati, recupero di sole 24 h dopo il turno di notte, ferie ridotte rispetto a quanto prevede il contratto, rientro dalle ferie per coprire i turni del personale mancante. Emblematica ? la situazione del reparto di Ortopedia dove gli infermieri devono svolgere oltre ai propri turni quelli del contiguo reparto di Day Surgery.

Aggrava tutto ci?  il problema  del personale in malattia, per il quale ? prevista la sostituzione da parte del personale dello stesso reparto e servizio, sconvolgendo e appesantendo i turni di lavoro.

Due fattori strutturali acuiscono al gravit? della situazione: le ASL possono assumere solo dietro autorizzazione della Regione, ci? fa s? che stiano meglio le ASL Umbre che in passato, quando non esisteva tale vincolo, avevano assunto con larghezza e possono ora disporre di scorte di personale, segnatamente quelle del Perugino; ad Orvieto molti posti in organico vuoti o per decesso dei dipendenti, o per pensionamento, o per malattia di lungo corso, o per trasferimento ad altra attivit?, non sono stati pi? ricoperti ( solo tra gli OSS vi sono una decina di posti vacanti).

Il personale affluito ad Orvieto nei mesi scorsi ? andato ai nuovi reparti aperti e non a sanare la carenza di personale.

Segno evidente della pesantezza de lavoro ? l?aumento degli incidenti sul lavoro nella sanit? nell?Orvietano, in controtendenza rispetto all?andamento provinciale.

Il meccanismo credo sia chiaro: la stanchezza del personale per i ritmi di lavoro rende pi? facile ad esempio ? bucarsi con un ago ?.

C?e? da augurarsi che la nuova dirigenza della ASL  prenda in seria considerazione questo problema e tenti di porvi rimedio, consapevole che l?alto livello della qualit? dell?assistenza erogata all?Ospedale di Orvieto, dovuto in gran parte alla moralit? del personale, potr? essere mantenuto solo da interventi della dirigenza ASL sia sul numero del personale sia sulla busta paga ( nettamente minore rispetto a quelle di altre ASL Umbre ).

E? vero il lavoro alla ASL ? ancora appetibile ad Orvieto, ma solo perch?, in una zona ?sottosviluppata? economicamente come la nostra mancano alternative valide.

Altro auspicio ? che la nuova Amministrazione Comunale di Orvieto possa rivendicare sui tavoli provinciali e regionali il peso che la citt? ed il suo territorio devono avere,  contribuendo a rendere la nostra zona non pi? ? Sud dell? Umbria ?. Per il sindacato, in particolare per la UIL, il compito di lottare perch? le condizioni di lavoro dei dipendenti ASL siano migliorate.

Pubblicato il: 05/09/2009

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