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MEDIOCRITA? E CONSERVAZIONE

Mario Tiberi

L?altro giorno, in occasione della visita in Citt? di Ignazio Marino, non era affatto mia intenzione prendere la parola per un impegno, che avevo preso con me stesso, di ascoltare pi? che di interloquire per non essere tacciato di eccessivo presenzialismo e protagonismo.

Tanto ? vero che mi ero posizionato nell?ultima fila della Sala dei Sette, per stare in disparte e tendere l?orecchio a chi aveva da dire di meglio di quello che poteva uscire dalle mie labbra.

Poi, all?improvviso, sbirciando i volti di Gianni, Massimo, Carlo, Giorgio, Andrea, Paolo, Vittorio, Giordano, Federica e di altri, non ho potuto trattenermi e, per loro e per il coraggio che da loro mi perveniva, ho alzato istintivamente la mano per chiedere parola.

Non avevo preparato nulla, ma, di getto, ho intravisto nella mia memoria visiva la figura di Don Luigi Sturzo che mi imponeva di riaffermare, a novanta anni di distanza, che l?impegno politico nella vita pubblica, anche e soprattutto dei cattolici, non pu? che non avere una matrice laica e aconfessionale perch? la dimensione di Dio ? ben altra cosa rispetto a quella di Cesare.

Cos? deve essere e cos? sia!.

Poi, sempre all?impronta, avendo poco prima osservato un andirivieni nevrastenico di alcuni personaggi pi? interessati al numero dei presenti che alla qualit? del dibattito, sono stato preso da un fervore critico che mi ha portato a pronunciare la parola ?Mediocrit??, non aurea, ma bronzea.

Sento il dovere, a questo punto, di tracciare un conciso profilo del ?mediocre?.

E? mediocre chi non si manifesta e preferisce sempre, per codarda autodifesa, nascondersi nelle zone d?ombra del buio del ?non so??, ?vedremo??, ?forse domani?, per non decidere mai e lasciare al vento il disperdersi delle proprie responsabilit?. E? mediocre chi, quando parla, non ti guarda mai negli occhi e, rivoltando nervosamente le mani sudaticce l?una sull?altra, ti pianta in asso perch? non ha pi? nulla da dire in quanto fin dall?inizio non aveva nulla da dire. E? mediocre il superbo perch?, obnubilato dalle irreali certezze della sua presunzione, non sa distinguere il vero dal falso, anzi tende a spacciare per vere le falsit? del microcosmo che si ? ad arte costruito per una esistenza senza colori e sapori.

La quintessenza, per?, del mediocre risiede nella circostanza che egli ? il peggior conservatore!

E? conservatore perch? lo spaventa ogni novit? non essendo attrezzato ad affrontarla, perch? deve mantenere ad ogni costo le rendite di posizione acquisite in quanto altre non ? in grado di conquistarle, perch? ? talmente disonesto con s? e con gli altri da non poter ammettere mai che il suo tempo ? passato e necessita dare spazio a chi ha pi? propellente nel corpo e nell?Anima.

Me ne rendo conto: sarebbe troppo bello vedere i mediocri-conservatori che, volontariamente, decidano di mettersi da parte, soprattutto nella sfera del cimento politico!.

Pubblicato il: 04/09/2009

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