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Il PD riuscir? a far naufragare Orvieto persino dall?opposizione

Guido Turreni, del Popolo della Libert? di Orvieto

In citt? c?? grande voglia di politica e, come ? stato giustamente osservato, la pausa estiva anzich? sopire la voglia di discuterne ha aumentato l?esigenza di interventi pi? o meno autorevoli che hanno parlato un po? di tutto.

Il tema centrale per? ? e rimane quello economico-finanziario, e tutti gli occhi sono puntati sul nostro sindaco e sulla sua giunta che sono chiamati all?ennesimo miracolo, questa volta sul bilancio del Comune.

Infatti, le notizie estive sono state una continua ecatombe di brutte nuove sulla situazione finanziaria dell?Ente che rischia ? concretamente ? la dichiarazione di dissesto, a causa dei disastri combinati dalla precedente e dalle passate giunte di sinistra-centro, o di centrosinistra, che dir si voglia.

Una prospettiva lugubre, perch? impedirebbe a chi ha vinto le elezioni di imprimere il necessario cambiamento rispetto al discutibilissimo andazzo che c?? stato fino a ieri.

Come osserva un mio amico professore di filosofia, la cosa puzza addirittura di privazione della democrazia perch?, di fatto, il volere del popolo potrebbe perfino rimanere frustrato a causa dei disastri finanziari commessi da ?questi?, che ci hanno lasciano senza una lira per finanziare un cambiamento voluto ed approvato dal popolo sovrano.

Volutamente utilizzo il termine ?questi? per indicare e circoscrivere vagamente quella sinistra dai contorni sfocati che va ritenuta responsabile - politicamente ed oggettivamente - della gravit? dei fatti e della situazione di bilancio, che giorno dopo giorno appare sempre pi? disatrata, tanto disastrata da non poter pagare con regolarit? nemmeno gli insegnanti della scuola comunale di musica, o le scuole pubbliche che contavano fino a ieri sui contributi comunali (oltre che quelli statali) per finanziarie fotocopie e cancelleria.

Contorni sfocati dunque non tanto perch? non sia chiaro con chi dovremmo prendercela per questo disastro inenarrabile e ancora ad oggi difficilmente circoscrivibile, quanto perch? tutti cercano di smarcarsi dall?ingombrante passato parlando opportunisticamente di rinnovamento.

Faccio un esempio: Loriana Stella per prima (a cui va dato atto comunque di aver tentato di cambiare la sinistra locale almeno in un primo momento), dopo la sua sorprendente vittoria alle primarie, ha dovuto necessariamente (se voleva almeno sperare di vincere) ridimensionare i progetti di rinnovamento ed accettare il compromesso, cercando tardivamente di ricucire con la parte conservatrice del PD a lei avversa, per finire addirittura nel contraddire se stessa e tutti i suoi sostenitori nella composizione delle liste, e nell?attribuzione di future e molto eventuali poltrone.

Ed infatti il PD che ne ? venuto fuori ? un PD schizzofrenico, che va dalla indomita Donatella Belcapo, che si ? rifiutata di votare l?ultimo bilancio della giunta Mocio, fino ai mociani pi? ortodossi, diciamo senza passare dal via, come si dice a monopoli, ovvero creando un partito incoerente, ancora alla ricerca di s? stesso e della sua identit? (Marino Ignazio (e non Capoccia) docet), pi? che alla ricerca del bene della citt?.

In questo senso non mi sorprende che chi ha il cuore a sinistra abbia tentato di ricostruirla in un forum agostano, che per?, per il momento, mi sembra abbia prodotto molto poco programma e molte vacue parole sul sesso degli angeli.

L?ultima mossa del Pd invece sembra essere proprio la figlia di questo stato diciamo psicotico: chiedere al Consiglio Comunale di votare il proprio programma non ha alcun senso ed alcun fine se non quello di manovrare politicamente per mettere in difficolt? il Sindaco, o forse anche altri avversari interni.

Certo, ? legittimo che l?opposizione lo faccia, specialmente se ha la maggioranza per farlo, ma il fine qual ?, e soprattutto si sono resi conto in che situazione ci troviamo a causa loro, oppure pensano che Orvieto possa ancora esser considerata la vetrinetta della sinistra locale e nazionale ?

Vogliono forse riandare alle elezioni ? Non credo che convenga loro, perch? dopo tutto quello che ? venuto fuori in tema di malamministrazione stavolta s? che rischierebbero persino la maggioranza consiliare.

E allora quale sarebbe il fine, quello interno congressuale ?

Di certo il fine non ? quello di rimboccarsi le maniche per cercare di salvare il salvabile, magari ammettendo le proprie responsabilit? e dopo il dovuto bagno di umilt?, mettersi a disposizione della citt? per tentare di rimediare il pi? possibile i disastri commessi da loro stessi.

Al contrario il PD (locale, come quello nazionale) ? ancora alla ricerca della vecchia politica, quella della rendita di posizione, quella dei numeri che gli hanno consentito di accaparrarsi pi? poltrone possibile nelle commissioni Consiliari per la sua affamatissima nomenclatura, che vorrebbe persino la poltrona della commissione controllo e garanzia, pur di sistemare il congliere tizio, o il politico caio e fare contemporaneamente la maggioranza e l?opposizione, bon appetit !

In finale dunque mostrano molti muscoli, ma poco cervello, visto che non sembrano aver ancora capito come hanno ridotto la citt?, tutti loro, nessuno escluso, nonostante sia molto di moda oggi al loro interno lo sport nazionale dello scarica barile e dello smemorato di Collegno.

?Tutti sul carrettone?, allora: da chi ha pensato che il Comune potesse fare l?imprenditore della monnezza coi soldi di tutti noi, a chi ha poi saccheggiato la citt? con la Fenice o gli spettacoli faraonici in Palestina; da chi ha coperto queste follie per fame di potere e durare il pi? possibile, a chi pur criticandole non ha avuto il coraggio di opporvisi veramente, limitandosi a rimanere in scia con l?unica preoccupazione di distinguersi dai responsabili e poi fare l?occhietto sotto banco a primarie finite.

Sarebbe molto opportuno quindi che questa opposizione, ma maggioranza, si rendesse conto di quello che ? successo ad Orvieto ed anzich? perseverare nella politichetta del cadreghino, o in quella della clientela di basso cabotaggio, si adoperasse di pi? nell?interesse generale della citt?, per affrontare in modo serio e responsabile le gravi emergenze finanziarie e di bilancio che ci attendono da qui ai prossimi mesi.

Noi del Pdl e della societ? civile di Orvieto Libera siamo a disposizione per fare e risolvere, e non gi? per chiacchierare di programmi che dicono tutto ed il loro contrario, ma forse ?questi? preferiscono l?avvento del commissario prefettizio, e riandare a votare mentre la citt? naufraga in modo inesorabile; se ? cos??.

Pubblicato il: 03/09/2009

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