Improvvisa, la nostalgia del comunismo
Fausto Cerulli
Improvvisa, la nostalgia del comunismo
Di domani e di forse mai, mi assale quando
Sul palco intonano bella ciao, e quella coppia
Di giovani troppo giovani per sapere, alza
Come per quale istinto primordiale
Le braccia nude contro la luna, con il
Pugno chiuso a stringere una speranza
Che forse ? soltanto mia.. Quando li cerco
Per parlare loro del comunismo, stanno
Abbracciati e infelici. Sento che ? colpa
Nostra. Li abbiamo traditi prima
Che nascessero..
Pubblicato il: 24/08/2009