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Consiglieri a destra e a manca

Nello Riscaldati

Lo spettatore che sale ignaro per la prima volta in questa consiliatura le basse scale del Palazzo del Comune dovrebbe essere quanto meno dotato da parte del Sindaco di una esauriente guida ?ad hoc?.

Altrimenti il meschino non capisce. Non capisce come sia possibile, cosa mai successa a memoria d?uomo e di donna, che la minoranza ? quella che governa e la maggioranza ? quella che si oppone o che, almeno, dovrebbe opporsi. Non capisce nemmeno come mai il solitario e mite dottor Tonelli, qualificato di sinistra comunista, te lo hanno schiaffato sui banchi dell?estrema destra. Io mi sarei, quanto meno portato uno strapuntino da casa.

E allora vediamo di dare qui qualche chiarimento.

La minoranza ? quella ?do? comm?nnono ?r fijo de Ughetto? (una folata di vento fresco in premio a chi indovina chi ?) e ?r fijo de Remo.

Focalizzare la maggioranza ? invece pi? difficile perch? con rapidi movimenti da far invidia a Silvan, a Fregoli e al Mago del Lapone, in men che non si dica amen, ti si trasforma in minoranza per tornare poi di colpo maggioranza, senza che tu, tapino d?uno spettatore, riesca a renderti minimamente conto di quanto stia accadendo sotto i tuoi occhi e perch?.

Non siamo ancora in grado di dire se l?elezione di Frizza a Presidente del Consiglio, Prima Carica dell? Assemblea, rappresenti un passo avanti rispetto a Gialletti. La questione ? ardua, controversa e dibattuta e gi? diverse scuole di pensiero si confrontano in pubblici dibattiti sia al Foro che nella Suburra. Diversi centri di eccellenza anglosassoni, quali Oxford, Eton, Yale e il MIT hanno ripetutamente chiesto i ?curricula? dei due. Anche Heidelberg e Lovanio sembrano interessate.

Da parte nostra pur non volendo esprimere giudizi prematuri n? indagare a 360? non possiamo negare che il problema si porr?, eccome se si porr?, e di che tinta si porr?.

Ranchino parla un po? come Don Abbondio con Renzo dimenticando (o ben sapendo), che la maggioranza silenziosa non sa moltissimo di latino, anche se fonti bene informate riferiscono che ultimamente ? iniziata, con molta discrezione per non farsi accorgere, la ricerca di raccolte di detti classici celebri tipo: ?in corpore vili?, ?ore rotundo?, ?id quod plerumque accidit?, ?intelligenti pauca?, ?nihil difficile volenti?, ?impossibilia nemo tenetur?  ?longum est ire per singula?, fino a ?de calcaria in calcinariam pervenire? o ?nescit vox missa reverti?, onde poter ribattere colpo su colpo.

Germani esordisce con voce soffice, ovattata, sembra quasi non voler disturbare. Fa venire in mente un delicato concerto per bombardino solista di fronte ad un pubblico educatissimo. I Maestri cantori di Norimberga ne sono rimasti estasiati.

Al momento non sappiamo ancora se gli assessori abbiano il dono della parola. Le assistenti per? ci assicurano di s? ed essendo le assistenti donne d?onore  la loro parola va sempre tenuta per vera.

La maggioranza che non governa dispone di un superiore numero di bocche da fuoco ma la loro gittata ? corta e la mira troppo imprecisa anche perch? il consigliere che sta sul c?ssero di vedetta ha gli occhiali con una lente sola perch? l?altra l?ha perduta per un pugno durante la precedente consiliatura. Non sono perci? in condizione di sparare una salva compatta di ?s?? o di ?no? al momento giusto. Alcune di dette bocche da fuoco sono poi dei vecchi arnesi residuati di vecchie guerre dimenticate e le reclute presenti in Consiglio non hanno mai visto n? un trombone n? una spingarda.

La minoranza che governa ha bocche da fuoco migliori ma inferiori di numero. Da quella de ?r fijo d? Ughetto? che tira fori tutto quello che ha dovuto mann? gi? in secoli e secoli trascorsi all?opposizione e che nun te fa pass? manco una spilla che ? una spilla, alle dotte esposizioni forensi del gi? citato Ranchino, alle persino pedanti citazioni, testo unico alla mano, di leggi, articoli, commi, capoversi  e date che Leoni, consigliere slow e perci? amante del quieto vivere, spara senza piet? su quei poveri meschini di fronte che si dicono fra loro ?Oh! Ma io si sapevo che toccava sap? tutte ?ste fregne, mica ce venivo su per di qui! Ah simmae se guadambia bene, simmae!

Il Leoni che preferisco ? quello del ?Paese dei pastrocchi?, ma ai Consiglieri ?je sta propio bene, cos? n?artra vorta imparono?. Comunque il suddetto, cosciente e a conclusione del tormento procurato, allarga gli interminati arti superiori in un simbolico abbraccio e in un volemise bene che avvolge tutto il Consiglio, il pubblico, le guardie e anche qualche bighellone che sta indugiando nell?antisala perch? di fori ? callo.

Mi faceva notare giorni fa un amico, vecchio lupo di mare ed esperto in balistica politica, che se questa maggioranza che non governa, dove tra sguardi truci cova la vendetta e la ciancaletta, (si fa per dire), decidesse di sparare una salva con tutti i pezzi in simultanea, mirando bene e a breve distanza, spazzerebbe via d?un colpo, la minoranza, la Giunta, il Sindaco, il segretario, gli assistenti e le guardie di piantone.

Ma non sparano perch? un attimo prima di dare fuoco alla miccia c?? sempre qualcuno che strilla:? E doppo?! Che famo doppo! Vae avanti te doppo,..?!?

E siccome nessuno si fa avanti, allora, appunto, si cerca di tirare avanti, (in orvietano si dice che  ?se  tracina fino a che se pole!?).

Resta da chiarire un altro argomento. Durante i consigli, e questo ? bene che i nuovi lo sappiano, ad un certo punto si scatena la furia sonora della campana di S. Andrea ed allora ? possibile che tu ascoltandola, cos? gagliarda e chiassosa, chieda al vicino: ?Per chi suona la campana?!? Ma il vicino non ti risponder? perch? la campana copre sia le tue che le sue parole. E cos? il dubbio rimane. Ed ? un dubbio della categoria  degli ?atroci?.

Del Sindaco ancora poco si pu? dire, ma dalle poche parole captate  s?avverte la qualit? della stoffa. Ma cinque anni in Comune senza la condizionale e con scarse possibilit? di evasione perch? lass? al momento non s?aggira nessun abate Far?a, sono duri, pi? duri di cinque anni di fortezza che al momento rassomiglia stranamente alla fortezza Bastiani.

In Orvieto c?? un modo di dire che suona: ?Nun me fosse mae pentito de le mi? peccate,..!? che per? richiederebbe una spiegazione.

Con l?augurio  che i ?mala tempora? si dileguino presto e che ?ne maius veniat malum?, inviamo al Sindaco ottimi auspici e un saluto alla moda dei latini : ?TMNPPC?.

Pubblicato il: 03/08/2009

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