Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Nubi minacciose sull'Amministrazione C?ncina

Massimo Gnagnarini.

All?indomani delle elezioni orvietane in molti abbiamo condiviso l?idea che :

FOSSE  NEI PRIMI CENTO GIORNI IL CORAGGIO DI GOVERNARE CON CONCINA.

Due i punti sui quali ci si pu? concentrare:

1)      Impugnazione del contratto di finanza derivata con RBS e autosospensione dei relativi pagamenti;

2)      Riorganizzazione dell?organico comunale con ridefinizione delle competenze e delle mansioni in funzione della riappropriazione della gestione diretta di alcuni servizi  e dei relativi cash-flow, abbandono delle partecipazioni societarie esterne del comune e taglio drastico delle spese di funzionamento e di rappresentanza.

Queste priorit?, se affrontate con seriet? e spirito collaborativo da tutti e senza il ricorso a maggioranze, per cos? dire, a geometria variabile, valgono oltre 3 ML di euro all?anno, quanto basta per riequilibrare definitivamente e stabilmente il bilancio comunale.

Sono trascorse solo sei settimane dalle elezioni e sarebbe dunque iniquo trarre giudizi, tuttavia almeno due fatti non incoraggianti meritano attenzione:

Il primo fatto risale al  30 giugno u.s. allorch? sono usciti dalla cassa comunale oltre 450.000 euro a fronte del pagamento semestrale a favore della Royal Bank of  Scotland. Il prossimo pagamento avverr? il 31 dicembre prossimo per un importo stimato in oltre 500.000 euro. Se realmente nei prossimi mesi il comune intender?, come si spera, autosospendere i pagamenti discendenti dal contratto Swap e portare in tribunale la banca, allora, tanto valeva si fosse tentato di agire tempestivamente per trattenere i quattrini sborsati lo scorso 30 giugno o quantomeno vi fosse stata una dichiarazione di intenti ufficiale di voler agire in questa direzione.

Il secondo fatto ? accaduto il 27 luglio allorch? ? stata ratificata in consiglio comunale, con il voto del PD e l?astensione della attuale amministrazione, una spesa di oltre 120.000 euro gi? fatta dall?ex sindaco Mocio e priva, ancora una volta, di qualsiasi fondamento di copertura finanziaria. Ora a settembre questa amministrazione si trover? a deliberare, per legge, la verifica del bilancio annuale e trover? forse 30 o 100 partite di spesa senza copertura fatte dalla passata amministrazione. Non credo che nessuno potr? mai pensare di astenersi o di limitarsi a una presa d?atto ratificando cos? non solo l?operato della passata amministrazione, ma di fatto prolungandone fittiziamente l?operato.

Ma a settembre scadono anche  i cento giorni ?fatidici? e forse questi segnali ambigui, saranno superati da nuovi scenari e nuove soluzioni che sono nell?esperienza e nella portata del  Sindaco eletto al quale vanno riconosciute, oltre che  le doti umane e professionali gi? note, anche quelle politiche per come, in questa fase,  ? riuscito a comporre gli equilibri istituzionali della citt?. Forse per questo Toni Concina, finora, ? apparso fin troppo prudente nel dare quei segni di discontinuit? che in molti auspicavamo.

Se cos? non fosse allora dovremo attenderci l?inizio di una stagione carica di incognite per Orvieto. A settembre, in effetti, i casi possibili sono questi:

a)      o la Giunta fa quello che deve fare ( la famosa operazione verit? ) e iscrive correttamente in bilancio tutte le voci parzialmente o totalmente occultate nell?amministrazione Mocio e allora ci si ritrover? con  un documento contabile che evidenzia uno sbilancio per il 2009 tra i 3 e i 4 Ml. che costringe a prendere atto del dissesto finanziario e alla sua proclamazione ufficiale  andando cos? dritti verso il commissariamento del comune  - l?azzeramento del debito - e  nuove elezioni.

b)      oppure la Giunta fa quello che presumibilmente avrebbe fatto lo stesso Mocio, iscrive, a pareggio, nelle entrate il prezzo (speriamo buono) della vendita della Piave e dell?ex S.Maria e tira avanti fino a marzo prossimo quando, nel redigere il bilancio previsionale per il 2010, bruciato, ormai,  tutto il patrimonio immobiliare e persistendo uno sbilancio strutturale tra entrate correnti e spesa, gli sarebbe nuovamente impossibile far pareggiare i conti.

Ciascuna delle due opzioni comporta vantaggi e svantaggi, ma la seconda, io credo,  per esser accettabile moralmente, ancor prima che politicamente, deve almeno essere accompagnata dai provvedimenti concreti e ineludibili che qui si sono richiamati all?inizio.

 

Pubblicato il: 31/07/2009

Torna ai corsivi...