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Commissioni consiliari. Una prova di forza inopportuna del centrosinistra che comunque non pregiudica sviluppi positivi e condivisi

di Pier Luigi Leoni

Nella seduta del Consiglio comunale di Orvieto del 27 luglio ? stata approvata all?unanimit? una risoluzione, promossa da me e dal consigliere Stefano Olimpieri, per un rapida modificazione delle disposizioni del regolamento del consiglio che regolano le commissioni.

La risoluzione ? motivata dalle seguenti considerazioni:

a) la differenza politica tra la maggioranza consiliare e l?esecutivo comunale, voluta dal corpo elettorale,  determina una situazione in cui  la elaborazione di soluzioni condivise ? indispensabile per la vita della consiliatura;

b) pertanto i lavori preparatori del Consiglio comunale assumono particolare e nuova rilevanza;

c) le commissioni consiliari costituiscono per loro natura il luogo pubblico nel quale i lavori preparatori possono svolgersi alla luce del sole;

d) ? conseguentemente opportuno modificare il regolamento per dare alle commissioni consiliari una disciplina pi?  puntuale e pi? adeguata alle nuove circostanze.

In parole povere: le commissioni consiliari, cos? come sono attualmente regolate, hanno un ruolo marginale, perch? non vi ? obbligo d?interpellarle. Infatti, nelle precedenti consiliature, venivano convocate e frequentate per una sorta di fair play tra maggioranza e opposizione, ma sempre troppo a ridosso delle riunioni consiliari e con esiti di scarsa utilit?. O comunque di utilit? non adeguata al loro costo in gettoni di presenza e impegno del personale comunale. Giocava a favore dello svolgimento delle poco utili riunioni il fatto che esse giustificano le assenze dal lavoro dei consiglieri comunali che prestano lavoro dipendente.

Stando cos? le cose, credo che abbia sbagliato il centrosinistra a pretendere le presidenze di tutte le commissioni. Non solo ha inelegantemente mostrato di sapersi compattare solo sull?acquisizione di poltrone, ma ha rivelato (a chi sa vedere dietro la facciata) che quella compattezza, in un pomeriggio drammatico per il centrosinistra,  era dovuta solo alla consapevolezza del valore esclusivamente simbolico di quelle cariche.

I consiglieri del centrosinistra sapevano benissimo che i presidenti delle commissioni sono meno di niente se sono nominati in contrasto con la minoranza. Poich? la minoranza, disertando le riunioni delle commissioni, le pu? facilmente ridicolizzare. Ci? nonostante, hanno voluto dare l?unica prova di forza che si potevano permettere.

Ho troppa stima per Giuseppe Germani, capogruppo del Partito Democratico, per pensare  che non si renda conto del valore costruttivo della mozione di cui sopra che, del resto, ha votato e fatto votare senza riserve.

Pubblicato il: 30/07/2009

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