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L'unanimit? ? fuori moda

Guido Turreni

Non mi stupisco del fatto che nella nazione dei Montecchi e dei Capuleti, e in piccolo, nella citt? dei Monaldeschi e dei Filippeschi, l'esito dello svolgimento del Consiglio Comunale possa esser sembrato sgradito.

Persino il sottoscritto, che si pregia di essere amante della dialettica   forte, e del contraddittorio d'attacco, si ? sentito spiazzato nell'atmosfera di unanimit? che dominava in Consiglio.

Tuttavia mi sembrano veramente esagerate ed a tratti decisamente fuori luogo i richiami all'inciucio pi? becero che qualcuno ha voluto evocare, teorizzando addirittura una specie di opposizione extra consiliare, forse movimentista, e probabilmente molto ?borderline?.

E cerco di spiegarmi un po' pi? sul concreto.

Marco Frizza, neo presidente del Consiglio, ? stato ufficialmente proposto dal PD, che ha la maggioranza consiliare. Il regolamento del Consiglio prevede un meccanismo piuttosto articolato per la  elezione del presidente, su cui non mi dilungo, ma che sostanzialmente prevede una serie di maggioranze diverse e progressivamente meno forti tese ad evitare lo stallo istituzionale dovuto a divisioni e veti incrociati. In caso di divisione della maggioranza la minoranza pu? anche tentare ?il colpaccio?.

Ma se la maggioranza ? assoluta (met? dei voti pi? uno) il presidente viene eletto immediatamente alla prima votazione dalla maggioranza che lo sostiene.

In questa ipotesi la minoranza (cio? noi) pu? condividere l'indicazione, cercando in tal modo di responsabilizzare il presidente, come presidente di tutti, oppure, se ha motivo di ritenere che la persona designata non abbia la necessaria e sufficiente imparzialit?, pu? assumere, da subito, un atteggiamento di contestazione, indicando un cos? detto candidato di bandiera, per dare un segnale politico preciso all'assemblea e pi? in generale all'elettorato.

Ora, di Marco Frizza possiamo dire tante cose, sul piano politico soprattutto, ma non abbiamo motivo di ritenere contrariamente a quanto sostenuto da Andrea Scopetti, almeno allo stato delle cose, che non si comporter? in modo umanamente imparziale da presidente del Consiglio Comunale.

E quindi perch? osteggiarlo? Solo perch? appartiene ai Monaldeschi della Vipera piuttosto che a quelli della Cervara ?

Sar? questione che riguarder? i Monaldeschi, e solo loro, considerando per di pi? che il capo della Cervara l'ha votato e approvato, caro Scopetti.

Non vedo quindi nessun inciucio, nessuno scandalo, sulla elezione di Marco Frizza presidente del Consiglio Comunale, semmai una dimostrazione di bon ton istituzionale e di grande contegno democratico.

Altra questione ? il voto unanime sulle linee programmatiche del sindaco.

Effettivamente questo voto potrebbe sembrare, ad una prima superficiale lettura, un fatto quantomeno nuovo.

In realt?, ed entrando nel merito, non mi pare che si possa parlare di inciucio, di palude politica o addirittura di estinzione del contraddittorio democratico.

Per verificare questa mia affermazione, proviamo a tenere bene in conto ci? che ha effettivamente detto il sindaco da un lato, e proviamo ad immaginare, dall'altro lato, cosa avrebbe fatto il centro-destra se a pronunciare il discorso fosse stata Loriana Stella: chi poteva mai votare contro la linea programmatica che indica nel bilancio il vero problema da affrontare per primo ? Oppure, chi poteva mai negare che c'? da mettere mano con tutta urgenza al dossier del ?Casermone? ?

Risposta: nessuno. E non ? un caso che poco dopo Giuseppe Germani, capo gruppo PD, abbia precisato che ?attende? la Giunta sulle proposte concrete con cui si vorr? rispondere a queste ?emergenze?, proprio per evidenziare che si tratta di linee programmatiche in astratto condivisibili da tutti, ma che si sosterranno, poi ed in concreto, solo quei progetti che saranno ritenuti validi, senza preconcetti e pregiudizi.

Ma c'? di pi?: se infatti torniamo con la mente alla giunta Mocio, e al negazionismo di fondo di quasi tutti i problemi annosi della citt? che caratterizzava quella ed altre giunte del centrosinistra, il voto favorevole del PD in Consiglio, e di tutto il centrosinistra di oggi, mi sembra un notevole passo in avanti, assolutamente positivo, insomma, stiamo parlando di ?rinnovamento? della linea politica del PD, che dimostra, quantomeno, di voler prendere coscienza dei problemi della citt?, dopo averli negati per molto, troppo tempo.

Ma se ? cos?, appare paradossale che proprio coloro che pi? hanno impersonato il ruolo dell'alfiere del rinnovamento della sinistra siano invece, oggi, proprio quelli che pi? osteggiano il voto unanime su queste fondamentali emergenze per il rinnovamento dell'intera citt?.

Un atteggiamento vistosamente contraddittorio, che non serve al centrosinistra, non serve al centrodestra, non serve neanche alla citt? e ai cittadini, ma serve solo a chi ha necessit? di mettersi in mostra, dopo che si ? perso tutto, persino la faccia.

Mi auguro che quel gruppo di persone ? fra cui ci sono persone stimabili ? riprendano presto quella serenit? che deriva dal superamento della sconfitta, in modo da consentire loro di tornare ad essere protagonisti del rinnovamento e non pi? facili prede della moda del momento, affinch? anche loro apprezzino un'unanimit? che rappresenta solo un gran bell'inizio delle istituzioni cittadine, in un momento critico, in cui c'? vero bisogno di coesione democratica e di risolvere problemi forse persino pi? grandi di noi.

 

Pubblicato il: 15/07/2009

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