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Primo pomeriggio di Luglio a S.Andrea

Nello Riscaldati

9 Luglio, pomeriggio, ore 15, S. Andrea. Il Sindaco presenta la nuova Giunta alla Stampa. Decido di salire a Orvieto. No ho ancora avuto il Piacere di conoscere il nuovo Primo Cittadino. Forse questa ? l?occasione buona.

Ma un usciera, gentilissima, mi blocca nell?antisala: ?Caro Nello, mi dispiace, ma la conferenza non ? aperta al pubblico, mi dispiace tanto ma questi sono gli ordini.?

Scendo le scale farfugliando fra me e me...?Ho scritto, commedie, libri, articoli, quintali di carta?ma certo non sono un giornalista, hanno ragione loro,...!?

 

Ma una volta in Piazza il destino mi ripaga ampiamente facendomi incontrare Don Marcello, prete che ? tutt?uno con la Chiesa che governa e con la citt? sulla quale respira, mangia e dorme.

 

Capita il collega Rosmini, vice-sindaco fresco di vernice, al quale riferisco e che mi consola dicendomi che non mancher? occasione. Ecco Barberani che sbuca dagli archi e fila in diagonale verso l?ascensore occhiando a destra e a manca. Forse sa che non sta andando ad una festa.

Rosmini sale in Comune e rimango solo con Don Marcello: Comiciamo a discutere. Io sostengo che Massimo non ? parente di quell?Antonio Rosmini di Rovereto, autore tra l?altro de: ?Le cinque piaghe della Santa Chiesa?, e che tra l?altro era un Rosmini-Serbati.

Il vice sindaco ? di Citt? di Castello, comunque mi far? dire da lui come stanno le cose.

Don Marcello sostiene che un legame ci potrebbe pure essere.

 

Poi mi ringrazia, come tutte le volte che ci incontriamo, di alcune valutazioni positive sul suo conto, peraltro pi? che meritate, da me scritte nel volume ?Il Cuore di Orvieto? pubblicato lo scorso anno.

Mentre conversiamo, ogni tanto, si scorge qualche solitario che a passo deciso si dirige verso il Comune.

 

Continuiamo  a parlare e portiamo in ballo Leibniz, Schopenhauer, Heidegger e Guitton.

Decido di provocarlo con una insidiosa domanda che Cervantes fa dire a Sancho Panza nel ?Don Quijote?: ?Che merito c?? ad essere onesti se nessuno ti induce in tentazione?!?. Don Marcello spalanca gli occhi, li volge al cielo quasi a cercare la risposta, poi li riabbassa, mi guarda e sospira: ?Se non ci fosse il mistero,..di che cosa vivremmo,?!?

Mi mostra un libro fresco di acquisto sulle confessioni degli imputati del processo di Norimberga. Mi dice di essere interessato alla figura di Von Papen, famoso diplomatico tedesco che frequent? Orvieto molto spesso negli anni ?30.

 

Forse, sopra, nel Palazzo, staranno parlando di cose pi? serie. Noi, quaggi? in Piazza, dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento dei nostri studi. Nel salutarlo ricordo a Don Marcello che la fenomenologia altro non ? che la scienza dell?esperienza della coscienza. Mi risponde che lo sapeva.

 

Sono quasi le 16 quando ci lasciamo. A sera vengo a sapere che la conferenza stampa era stata aperta al pubblico. A volte, mi dico, in certi luoghi forse ? meglio arrivare per ultimi.

Pubblicato il: 15/07/2009

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