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C'era una volta la destra e la sinistra

Andrea Scopetti

L?inizio dei lavori della nuova amministrazione guidata dal Sindaco Concina mi porta ad esprimere alcune riflessioni personali sulla delicata situazione politica che si ? venuta a creare ad Orvieto.

Voglio innanzi tutto ringraziare i cittadini che nelle ultime elezioni hanno riposto la loro fiducia nel centrosinistra e nella sua candidata a Sindaco; malgrado la sconfitta elettorale e lo sbandamento che ne sta conseguendo, credo che, nel prossimo futuro, ci siano le condizioni per poter costruire un nuovo progetto politico che ambisca a riconquistare il governo della citt?.

Nel presente ci aspetta, come dice una mia amica, ?una lunga traversata nel deserto? che non risparmier? niente e nessuno e che, molto probabilmente,  sar? caratterizzato, ancora, da scontri personali, poca chiarezza politica, incapacit? di governare il presente e costruire il futuro.

Assistendo al primo Consiglio Comunale di ieri ho avuto conferma di tutto questo:

con il pensiero sono tornato indietro nel tempo fino al maggio del 1789 allorch? in Francia nacque la definizione politica di ?Destra? e ?Sinistra?:  nella riunione degli stati generali, ovvero l?Assemblea della Nazione costituita da Clero, Nobilt? e Terzo stato, gli esponenti di quest?ultimo si divisero nell?emiciclo. I conservatori, capeggiati da Malouet, si sedettero alla destra del presidente. I radicali di Mirabeau alla sua sinistra. Gli eventi successivi confermarono quella distinzione. A destra continuarono a prendere posto i difensori dell?Ancien R?gime, o comunque dell?istituto monarchico. A sinistra i membri favorevoli allo sviluppo della rivoluzione. Il ?centro? era connotato polemicamente come ?Palude?, oscillante e senza un?anima propria.

La foto che mi sono immaginato ieri ? stata quella di un Consiglio Comunale vuoto nelle sue ali e tutto riempito al centro.

Mi rimane difficile, infatti,  comprendere il comportamento del centrodestra che, dopo una campagna elettorale incentrata tutta sulla voglia di rinnovamento e di cambiamento di una classe dirigente  che, secondo i suoi esponenti , aveva portato solo danni alla citt?, si ritrova a condividere la scelta di un Presidente del Consiglio che fa parte di quella stessa classe dirigente e che nella legislatura passata non ? stato certo definito imparziale da chi oggi governa.

Ancora pi? difficile da spiegare rimane, per? l?atteggiamento del centrosinistra che, dopo aver ottenuto dagli elettori la maggioranza in Consiglio Comunale sulla base di un consenso ad un programma ben diverso da quello proposto dal centrodestra, si assume la responsabilit? di esprimere voto favorevole alle dichiarazioni del Sindaco Concina che, per altro, non ha che ribadito proclami enunciati in campagna elettorale, riservandosi di illustrare successivamente le vere linee programmatiche del suo Governo.

Nonostante la difficile situazione di equilibrio tra maggioranza ed opposizione credo che il comportamento dei due schieramenti sia andato ben al di l? di un?auspicabile condotta responsabile da parte della maggioranza e costruttiva da quella dell?opposizione:  si ? contribuito, cos?,  a riempire quell?area politica che i francesi definiscono ?paludosa?, oscillante e senza un?anima propria.

Proprio le caratteristiche che oggi rendono il centrosinistra debole e senza identit?.

Tornando ai ricorsi storici, a differenza dell?esperienza francese, l?Italia post unitaria visse la stagione del ?connubio? tra il centro destra di Cavour e il centro sinistra di Rattazzi ai quali, poi,  succedette il governo della cosiddetta ?sinistra giovane? di Depretis, erede di uno schieramento composito, nato dopo il biennio 1848-1849,  costituito da mazziniani, garibaldini e democratici. La strategia parlamentare che egli adoper?, ricorrendo al passaggio di uomini da uno schieramento all?altro (trasformismo),  priv? la bipartizione, in buona misura, del suo significato.

Le esperienze politiche dei nostri giorni risentono ancora, probabilmente, della cultura trasformista e ambigua della nostra storia.

Mi auguro che il centrosinistra ed in particolare il Partito Democratico, a differenza di Depretis, possa riconquistare il governo della citt? attraverso la costruzione di una ?politica giovane? fatta di contenuti, chiarezza, lealt?, unit? e identit?.

Tra pochi giorni per il PD inizia la stagione congressuale: ? arrivato il momento di  ripartire.

Questo ? il momento, non facciamolo sfuggire.

 

 

Pubblicato il: 14/07/2009

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