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La vendetta dei democristiani

Pier Luigi Leoni

Sono intervenuto per iscritto nella campagna elettorale per il ballottaggio, e la tecnica della propaganda politica mi ha costretto a usare una frase un po? dura nei confronti della signora Loriana Stella. Ma,  adesso che i giochi sono fatti,  posso tranquillamente tornare a dire che stimo la signora Stella come persona, come amministratrice  e come tenace combattente nell?agone politico.

Resta il fatto che un personaggio come Toni Concina, per la cultura e per l?esperienza in campo nazionale e internazionale, sovrasta tutti noi, compresa la signora Stella. E? giusto riconoscerlo e prendere atto che il livello del candidato moderato ha avuto il suo peso.

Noto per? che l?elemento decisivo della vicenda elettorale, cio? la vendetta dei democristiani, non viene messo abbastanza in evidenza. In effetti sono tanti anni, almeno venti, che la sinistra orvietana si regge con l?apporto dei democristiani che, spinti dal clero, confluirono in massa nella sinistra. Cinque anni fa vollero e imposero un sindaco tutto loro, e nelle grandi parrocchie del centro e del suburbio fu intonato il Te Deum. Tra quei democristiani c?erano idealisti, conformisti, furbastri, opportunisti e maneggioni, nonch? spregiudicati elementi di destra intenzionati al sabotaggio. Tutti costoro avevano una comune caratteristica, appresa e affinata nella Democrazia Cristiana: la pazienza e il cinismo.

Loriana Stella pensava che il cupo sistema di potere orvietano avrebbe tenuto il centrosinistra in riga. Non conosceva bene i democristiani.

Pubblicato il: 25/06/2009

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