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Orvieto e i suoi 'rivoluzionari d'Egitto'

Pierfederico Tedeschini

Quello che qualche anno fa era solo un sogno e altro non poteva essere che una visione utopica, si ?, purtroppo per qualcuno, e fortunatamente per altri, avverato: l?apocalisse dello schieramento  dirigente  orvietano che la storia politica italiana aveva consegnato nelle mani della sinistra. Non intendo dire che solo perch? si ? arrivati a vivere un ballottaggio la ?rivoluzione ?sia accaduta?io intendo dire che la politica orvietana sembra ormai essersi sdraiata su di un fondale fangoso dal quale non riesce pi? a sollevarsi. Se la storia, nonch? i miei nostalgici ricordi non mentono, mi pare che fino ad una quindicina di anno fa per Orvieto sono passati, con tanto di residenza, presidenti provinciali, personalit? di consigli regionali, senatori, deputati europei, sottosegretari, insomma un po? di tutto ci? che il meglio della piazza offriva. Nostalgie e ricordi a parte,oggi che cosa abbiamo? due consiglieri provinciali ed una appena finita battaglia tra ?rivoluzionari d?Egitto? per aggiudicarsi il trono di sindaco che, con tutto il rispetto per il neo presidente provinciale, fa ridere i polli: un candidato di centro sinistra che, quasi per ripicca personale, mette in ginocchio il proprio partito perdendosi tra insulti e complimenti ?d?ufficio?, tanto da perdere ricca parte dei sorrisi che il popolo volgeva al partito democratico; un candidato di centro destra che perde dodici ad otto in consiglio e che quindi non pochi problemi avr? adesso che ?  al trono. Certo ? che non appartiene alla realt? politica umbra la ?vittoria ? del Pdl. Leggendo infatti i risultati non si tratta ne di un battesimo, n? di un funerale per il Pdl, ma  il continuare a vivere una situazione statica di fronte ad un collasso della sinistra umbra.

Insomma, che fine hanno fatto quei valori politici che hanno storicamente condito la nostra citt?? insomma non fu,diversamente dalle battaglie di sangue Mocio vs Stella, dello storico segretario del socialismo orvietano Dott. Frisoni, il minimo insulto nei confronti di chi, nella sua federazione,si ritrov? a soffiargli un sottosegretariato dalle mani. Che senso ha quindi continuare a lasciar bianche schede delle elezioni europee se poi non si crede, n? all?importanza di questa Europa n? allo sviluppo politico del nostro comune? Non di grande valenza mi sembrano essere state le rivoluzioni d?Egitto; quelle orvietane sembrerebbero essere anche peggiori e allora verrebbe da chiedersi:Vogliamo forse fare piramidi in tufo noi orvietani in questa e con questa Orvieto?

Pubblicato il: 25/06/2009

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