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Le ragioni della vittoria

Guido Turreni

Non so se la Nazionale Italiana di calcio si sia autoeliminata dalla Confederation Cup, perch? ha espresso un gioco talmente modesto ed autolesionista da meritarselo, oppure se abbia avuto la sventura di trovare sulla sua strada un Brasile travolgente, in una delle sue serate migliori.

Probabilmente il risultato ? stato determinato per tutte e due le ragioni, ovvero per un concorso di concause, per dirla difficile, avvocatescamente parlando del principio di causalit?.

Ed ? cos? che a mio parere va spiegato il travolgente successo di Toni Concina e del centrodestra orvietano.

Capisco che per molti che militano a sinistra ad Orvieto ? difficile persino dire le parole ?Il centrodestra ha vinto?, e che si preferisca dire ?il centrosinistra ha perso?, ma si rischia cos? di cadere nel ridicolo, un po? come succedeva a Fonzie in Happy Days (telefilm culto dei miei tempi) che si inceppava nel parlare, quando doveva scusarsi con qualcuno, a causa del suo ipertrofico ?Io?, che per definizione non ammetteva di doversi scusare con nessuno.

E se ? certamente vero che il centrosinistra ci ha messo del suo per perdere le elezioni, mi sembra per? altrettanto evidente che il centrodestra non ha mai sbagliato una mossa in questa campagna elettorale, inanellando una serie di decisioni esatte che lo hanno portato dritto-dritto verso il radioso e sorpendente successo, che mi permetto di rivendicare con orgoglio a nome di tutto il gruppo diregente del neonato PDL, dei militanti, e di tutti quei sostenitori presenti ieri in piazza con il corpo o solo in spirito.

Infatti, mentre il centrosinistra si avvitava su se stesso e sulle sue regole autoreferenziali, il centrodestra lavorava alacremente in primo luogo per la sua unione.

E cos?, successivamente, mentre nel centrosinistra si tenevano le tanto celebrate quanto fratricide primarie per la scelta di un leader (a mio parere si tratta e si tratter? della madre di tutte le sconfitte del centrosinistra locale), nel centrodestra si andava invece alla ricerca della persona autorevole da presentare alla cittadinanza, sulla base di un accordo generale e condiviso.

In questo modo, mentre le normali tensioni pre elettorali venivano gestite dal centrodestra all?interno del partito, nel centro sinistra le ?normali tensioni? finivano dritte dritte in piazza, con conseguente incontrollata esclation di insulti, ripicche e qualche smanacciata di troppo, che tanto hanno disgustato gli ?affezionati? elettori del centrosinistra.

Da qui si sono quindi create due forze inversamente proporziali che compattavano da un lato il centrodestra sul leggendario Toni Concina, e dividevano invece il centrosinistra sulla contestata Loriana Stella.

Nel frattempo i commentatori meno imparziali ci accusavano delle peggiori colpe: ?dall? oligospermismo? per non aver proposto un candidato d?area, alla presunta inettitudine nella gestione della campagna elettorale; dallo schifo per ?dossier? che altro non erano che visure camerali, su cui c?era ben poco da schifarsi e molto di pi? da rifletterci, fino al ?nullismo? politico e programmatico da ultimo spacciato per vero da Cimicchi, in un disperato tentativo di ?buttarla in caciara?.

Al contrario del vero per?, costoro non erano minimamente a conoscenza di alcunch?, mentre pretendevano di dare voti e giudizi.

Nessuno di loro sapeva infatti che l?operazione ?orvieto libera? era stata promossa, voluta e coltivata di concerto fra due ben note persone, l?una dotata di grande acume tattico, Antonio Barberani, che ha sempre patrocinato la tesi dell?allargamento della base elettorale, e l?altra persona dotata di grandissima capacit? organizzativa, Angelo Ranchino, che aveva sempre suggerito la costruzione della soluzione civica come grimaldello di rottura del portere precostituito; il tutto sugellato con la leadership completamente nuova ed indiscussa del nostro fantastico Toni Concina (non me ne volere, caro Toni, per questa lode?) e benedetta dai maggiorenti di AN e FI.

E mentre i capiscioni di turno del centrosinistra si arrabbatavano a montar zizzania nel centrodestra, nel centrosinistra succedeva l?esatto opposto, ovvero la base elettorale si restringeva, dal momento che la componente ?mociana? (in cui secondo me deve rientrare anche quella dei comunisti di Piccini-Pacioni-Tonelli) veniva di fatto estromessa dalle decisioni ?strategiche?, dopo la vittoria di Loriana Stella alle primarie. Solo tardivamente ed in modo controproducente si ? poi cercata una riammissione di facciata che a quanto pare ? durata lo spazio di pochi giorni, viste le pessime relazioni ad oggi tuttora esistenti tra le due anime del PD, che dopo tutto quanto accaduto, anche per mano di Cimicchi, potranno solo riallontanarsi anzich? riavvicinarsi.

Ed infine le due campagne elettorali a confronto: quella del centrodestra, seguitissima e sfavillante di personaggi importanti di primo piano che mai eravamo riusciti a coaptare ad Orvieto, con un fecondo programma di idee concrete per risolvere i problemi di fondo della citt?, dal pendolarismo, al sottosviluppo, dal clientelismo, alla rassegnazione economica e sociale, rispetto a quella del centrosinistra, stanca e stantia, che ? stata tutta incentrata sui moralismi bacchettoni, sul gossip e sulla vita privata di Berlusconi, di cui ad Orvieto non ci pu? interessare di meno (ma dovrebbe essere cos? anche nel resto di Italia), con personaggi del tipo di Franceschini che ? venuto a dire che Toni non aveva ?i requisiti minimi? per fare il sindaco (ma de che? Ma quali sarebbero ?sti requisiti minimi ?). Una campagna condita poi con le oramai purtroppo consuete scorrettezze: minacce e minaccette pi? o meno credibili, proselitismo e propaganda scorretta, con telefonate ai limiti della molestia, ed il presidio fastidioso ed incombente dei seggi, stile polizia politica anni ?50, con il controllo delle liste dei votanti, per sapere chi aveva votato e chi no; insomma una vergonga, per una societ? moderna e civile che fa del rispetto della riservatezza dei cittadini e della libert? di audeterminazione (anche nel recarsi a votare o meno) uno dei valori di fondo della civile convivenza.

In conclusione mi pare evidente che il centrosinistra ha s? errato, e di brutto, ma ha trovato un centro destra nella sua miglior forma che lo ha costresto ad una sconfitta pesante, non soltanto sul piano programmatico e delle idee, ma anche sul piano del valore delle singole persone che sono state proposte.

Ora si apre un?altra fase, sicuramente complicata ma che affronteremo con il vantaggio psicologico non da poco delle ali dell?entusiamo politico e sociale, che siamo sicuri far? volare l?anatra zoppa al disopra di tutte le meschinit? di una campagna elettorale da dimenticare per molti nel centro sinistra, e con la profonda convinzione di poter cambiare la citt? e ridare speranza a tutti, sinistri e destri, una speranza che ci auguriamo proprio il PD non vorr? negare solo per partito preso, affinch? possa vincere, un domani, tutta la citt?.

Nell?augurare buon lavoro a tutti coloro che avranno responsabilit? amministrative, sia di maggioranza che di opposizione, il mio pensiero va in ultimo a Loriana Stella, non per compatirla, visto che il carattere per assorbire la batosta certamente non le manca, quanto piuttosto per presentarle ?l?onore delle armi?, un onore prestato agli avversari pi? agguerriti, ma anche a quelli pi? rispettati, perch? ? importante vincere, ma per noi moderati ? pi? importante il bene supremo della citt? ed il rispetto dell?avversario politico; per cui cara Loriana, come pi? o meno disse Voltaire, e come non mi stancher? mai di ripetere, io combatto la tua idea, ma dar? la vita perch? tu possa esprimerla.

Infine consentitemi di ringraziare una per una le non poche ottantadue persone che hanno voluto sostenermi con la loro preferenza, anche a loro, ed al loro coraggio, dedico questo pezzo di trionfante vittoria, una vittoria certamente anche loro.

Pubblicato il: 23/06/2009

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