Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Toni l''americano'. Con risposta di Toni l''americano' e altri

Maurizio Conticelli

Caro Toni,
la tua improvvisa comparsa ad Orvieto ha determinato, soprattutto in alcuni operatori economici, un indubbio clima di attesa che mi ha fatto venire in mente la poesia/filastrocca composta dai nostri concittadini e calzolai Carini (gi? Sindaco di Orvieto nel 1920) e Feliziola, entrambi perseguitati dai fascisti, poverissimi ed impoveriti dal punto di vista economico, ma incredibilmente ricchi di spirito come dimostrano i versi che hanno composto dal titolo "L'AMERICANO".
Sono sicuro che saprai coglierne lo spitrito ironico e poi, diciamocela tutta, signori qui non c'? pi? una lira!
Cordialmente
Maurizio Conticelli
 

Dedico la poesia orvietana sotto riportata a Toni Concina, con evidente ironia, ma con rispetto e dico a lui: A Toni, nun fa l?Americano!

Cordialmente

Maurizio Conticelli

L?AMERICANO

 

(L?Americano ? il soprannome affibbiato ad un tizio che, venuto a Orvieto durante i lavori del ?casermone?, gabb? tutti gli artigiani e gli esercenti che pot?: si presentava ben vestito, con biglietti di grosso taglio che nessuno riusciva a ?spicciare? e, di fatto, non pagava mai. E mai pag?. Da Piazza Cahen alla Cava, quando il ?sor Antonio? se ne va, ? tutto un coro di lamenti e imprecazioni? - Didascalia tratta da una raccolta di poesie orvietane).

 

Poesia di Corrado Carini, eletto Sindaco di Orvieto nel 1920 e subito dopo destituito e poi a lungo perseguitato dai fascisti, alla pari di un altro calzolaio dell?epoca, Nando Feliziola detto ?Caciola?, coautore dei versi che seguono.

 

Co? l?espresso da Milano

giunse qui l?Americano.

Sp?nne, spanne, se la gode,

e ?ncomincia a piant? chiode.

 

Se presenta gi? da Fuso

e lo mette f?ri uso.

Detto fatto se la fila:

sul libretto so? dumila.

 

Bottolone er tabaccaro

c?? cascato paro paro.

Ne lo smercio e ne ?l consumo

so? ducento annate in fumo.

 

Da le parti de Pistrella

ce sta pure l?Elvirella.

Nun se sa quante saranno,

je c?? preso anche l?affanno.

 

Co? tre amici der mestiere

? cliente der barbiere:

e Sciucchino tutto zelo

pure lui ce lascia er pelo.

 

Conosciuta la Nunziata,

ecco fatta la frittata.

- ?Sto ragazzo fa per me! -

So? ducento al ventitre?

 

L? da Neno Montanucci

panettoni e cavallucci,

?na bottija de moscato

(pure ?n prestito c?? stato).

 

Lo trovammo in latteria

tutto pieno d?allegria.

E Mariano mo? se lagna:

- M?ha fregato lo sciampagna ?

 

Da Martino ?l caffettiere

chiama tosto ?l cameriere:

- Porta paste e cioccolata! -

Pure lue ci? l?impiombata.

 

Anche Peppe de ?l Tocciaro

c?? cascato paro paro,

che concorse per omaggio

a le spese del viaggio.

 

Sarachino l?ha carzato

perch? deve av? penzato:

si domani ha da scapp?,

senza scarpe come f??

 

Mentre infuria ?l pandemonio,

bbonasera sor Antonio ?

Nel part? parea dicesse:

ve saluto, care fesse!

 

Fu cos?, corpo de Bacco,

che l?amico arzava ?l tacco.

?N tra le pene e ?n tra le lagne

mezz?Orvieto resta a piagne?

 

Risposta di Toni C?ncina
 
Caro Maurizio.
 
La poesia/filastrocca non la sapevo (non ci crederai ma non ero ancora nato!...) e la ritrovo per? piena di quei sapori sarcastici della mia adolescenza orvietana. Tranquillizza tutti: l'immagine ? divertente ma non mi somiglia per niente. Tranquillizza tutti: i buffi li trover? come eredit? e non ne far? altri (mai fatti in vita mia). Tranquillizza tutti: i veri squadristi non stanno a casa mia ma a casa di chi fa telefonate minatorie (punibili), di chi devasta piccoli bar che hanno esposto la mia immortale effigie, di chi dice ai pensionati che quando vincer? annuller? tutte le loro pensioni, di chi terrorizza Sugano promettendo il taglio dell'acqua, di chi fotografa le persone che vengono spontaneamente ai miei incontri, eccetera, eccetera.
Dovunque essi siano... Carini e Feliziola fanno il tifo per me. Ciao.
 
Toni Concina
 
Caro Maurizio,
Mi piace la tua ironia....Come cambiano i tempi! ..chi l'avrebbe detto che
in meno di mezzo secolo prendevamo il posto degli americani! Oggi anche loro
non hanno piu' una lira! I soldi li hanno spesi tutti per fare le guerre e
le hanno anche perse. Obama sembra essere  un pacifista e speriamo recuperi
qualcosa .

Mi spaventa l'ultima tua frase ....qui non c'e' piu' una lira.
Negli anni cinquanta Toto' parlava di vendere il Colosseo, e oggi Arnold, il
governatore della California che ho incontrato di recente, mi ha detto che
per recuperare il deficit di 86 miliardi di dollari dello Stato che governa
deve vendere molti immobili del governo tra cui il Colosseo di Los Angeles,
.. sono preoccupato per il  nostro bel Duomo. Mi raccomando, non fate gli
americani!


Per fortuna che in Italia c'e la Fiat.
Un saluto a tutti
Aldo Monachini

Pubblicato il: 19/06/2009

Torna ai corsivi...