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Note a margine di una campagna elettorale anomala

Marco Sciarra

Voglio togliermi i panni del candidato, e a maggiore ragione, quelli del candidato eletto, che, invero, non ho ancora indossato.

Vorrei solo commentare da cittadino (ci provo) il lato umano di questa campagna elettorale assolutamente anomala. Anomala perch? Orvieto non ? mai successo che ci fosse la campagna per il ballottaggio, e tutti sono arrivati alle amministrative gi? stremati, chi perch? veniva dalle primarie, chi perch? ha fatto tutto in casa, senza apparati partitici capillarmente radicati sul territorio.

E, mentre qualcuno cerca di confermare fiducie conquistate e di guadagnare nuovi consensi, pu? capitare che qualcun altro scivoli e commetta qualche umana, comprensibile ma non sempre giustificabile, gaffe.

? pertanto comprensibile che qualcuno possa essersi impaurito sentendo Cimicchi ammettere qualcosa che suona pi? o meno come ?rinviamo le vendette e affrontiamo il ballottaggio, mi piace Concina ma sostengo la Stella, non mi candider? pi? ma se mi volete affidare un bell?incarico sto qua?.

Cos? come ? comprensibile che i nostri nonni abbiano dei timori, seppur assurdi; per loro, che va bene se hanno fatto la terza elementare, sono esistite sempre e solo due categorie: comunisti dalla parte del popolo e fascisti dalla parte dei padroni, senza accorgersi che, nel 2009, siamo tutti popolo e tutti padroni.

Perci?, non si pu? biasimare chi teme la presenza dietro le quinte, pi? o meno appannata (non c?? solo il termovalorizzatore, c?? anche la caserma!), di chi aveva deciso a tavolino la giunta Mocio, cos? come, seppur sorridendo, pu? capitare di sentire timori su purghe d?altri tempi, peggio se fomentate da chi non dovrebbe ignorare che siamo nel terzo millennio. E intanto programmi e progetti di sviluppo finiscono in un angolo remoto della mente, ammesso e non concesso che vi siano mai entrati. Peccato.

Due cose, per?, proprio non riesco a digerire: le calunnie (diversi dai timori o dai sospetti), specie se anonime, e le minacce, specie se sul piano strettamente personale. Il caso vuole che queste cosette siano pure perseguibili a termini di legge, ma ? giusto un caso.

Mi piace invece il clima goliardico che si respira su facebook, con satira a suon di immagini, rime, battute? e anche una centuria di Nostradamus in cui si parla della fine di una stella e del trionfo di un nuovo capo che cambier? il territorio. Sia chiaro, io sono la negazione della superstizione e non credo a nessuna profezia, anche se con parecchie previsioni c?avevo azzeccato, ma le avevo fatte io?

Mi piace la sensazione di libert?, sia di esprimersi che di metterci la faccia.

Mi piacciono i manifesti col viso della Stella dietro le macchine dei cittadini, mi piacciono gli adesivi ?io sto con Toni? indossati da centinaia di persone (ed esibiti sui citofoni per scongiurare il ?porta a porta?), mi inebrio della voglia di esporsi senza paura. ? questa la vera conquista delle seconde amministrative del terzo millennio, che speriamo sia sempre pi? corretta e duri anche dopo luned?.

Dietro questo comportamento cos? anomalo per gente che si ? sempre mimetizzata, cosa c?? davvero? Cosa spinge a mettersi in gioco apertamente? Paura, stanchezza, speranza, fiducia? Desiderio di rinnovamento? Voglia di continuit?? Non lo so. Ma sono convinto che il solo fatto di metterci la faccia, da qualunque parte e a sostegno di chiunque, sia un bene per gli orvietani quanto colmare in fretta il buco di bilancio. E, come disse qualcuno una trentina d?anni fa: ?Si sbalio mi corigerete?.

Ad onor del vero lo stesso signore disse pure: ?Non abbiate paura? ed ? bello vedere che in questi giorni Orvieto non ha paura di spalancare le porte e le finestre, quando tutti, fino all?altroieri, avevano solo buttato un occhio scostando la tendina.

Pubblicato il: 18/06/2009

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