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Modesti consigli ai protagonisti del ballottaggio

Fausto Cerulli

Io non sono un esperto di politica politicata, ero una volta illuso che si potesse fare una politica   politicante, una politica fatta dalla gente per la gente, senza mediazioni interessate e compromesse dalla ricerca di successi personali. Ora mi accontento di guardare, e di dire qualche volta la mia: lo considero un modo di essere in qualche modo utile alla gente in cui mi ostino a credere. Per questo intervengo sulla lotta in corso tra i due protagonisti del prossimo ballottaggio. Parto da una considerazione che viene generalmente poco considerata: chiunque vinca il ballottaggio, si trover? di fronte un consiglio comunale gi? delineato in numeri e persone.; un consiglio in cui la maggioranza ? gi? in mano a quel coacervo di non so chi sono che fu la maggioranza di centro sinistra.. Con questa maggioranza il nuovo Sindaco dovr? confrontarsi, pur nell?ampiezza di poteri che il sistema attuale attribuisce al primo cittadino, che non ?, ci piaccia o meno, un primis inter pares. La conseguenza: chiunque sar? Sindaco sar? un?aquila azzoppata, tanto per scimmiottare gli USA.  Potr? nominare gli assessori, anche con persone non elette, potr? contornarsi di un proprio staff personale: ma al momento delle decisioni del Consiglio Comunale, dovr? rimettersi, democraticamente, alla volont? della maggioranza consiliare. Ora io, a differenza di altre occasioni, mi sento preso tra l?incudine e il martello, anche se avrei preferito parlare di falce e martello. Leggo con qualche disagio che Rifondazione e Comunisti Italiani hanno deciso di appoggiare Loriana Stella: ed ? il minimo che potessero fare, dopo la funesta passeggiata di Tonelli, il quale, essendo esperto di pronto soccorso, stavolta ? dovuto venire in soccorso di se stesso, se ? vero quello che si dice a proposito di un tentativo di pestaggio; ma torno a Rifondazione Comunista: non ha fatto in tempo a proclamare il proprio appoggio alla Stella, e lei, per tutta risposta, ha progettato di far venire in proprio sostegno un democristiano doc come Franceschini.  Un bello schiaffo in faccia ai compagni di Rifondazione, un altro rospo da ingoiare. E che rospo.  La Stella, con questa mossa estrema, sta dimostrando di avere paura, e di voler giocare il tutto per tutto: senza pensare che Franceschini non ? il tutto, e neppure il poco, ma il niente. Davvero mi viene fatto di pensare che la Stella stia sansoneggiando: se deve morire politicamente, non vuole morire da sola ma con tutti i filistei.

Ma non voglio passare per menagramo: ho gi? dovuto ingoiare il boccone amaro di Porano finita dalla padella Brugnoli alla brace Cocco. Non vorrei ingoiare anche un boccone amaro nel banchetto del ballottaggio orvietano: con un primo piatto come Concina, che magari non ti toglie l?appetito, ma con un contorno avvelenato. Quando un candidato di An si becca il massimo delle preferenze, ha un bel dire, l?amico Concina, che lui ? un uomo libero da condizionamenti. Caro Toni, spiegami come farai, se dovessi diventare Sindaco, a non farti condizionare dai quasi quattrocento voti di Olimpieri, e dalla vittoria di Sacripanti alla Provincia. Il vento della destra ha fatto sentire le sue folate anche su Orvieto, ma ad Orvieto sono state folate prepostfasciste. E peseranno, ah se peseranno. Da una parte, dunque, la Stella che cerca di pescare nel bacino moderato, giocando la carta Franceschini, senza decidersi a capire che i moderati hanno gi? scelto Concina, e che dunque lei doveva tentare, semmai, un recupero a sinistra. Dall?altra un Concina, che si trover? a lottare, se eletto Sindaco, con una maggioranza consiliare che sa di deja vu, e con una sua pattuglia che non potr? non sapere  di un passato che speravamo fosse passato davvero.  Tonelli, soddisfatto del risultato ottenuto, lascia i suoi elettori liberi di votare secondo coscienza al ballottaggio. Non ? schiavista, dunque, in quanto lascia liberi i propri elettori. Ma ? anche leggermente illuso, in quanto pensa che abbiano una coscienza: e certo qualche coscienza l?avranno pure, ma non politica. Ora la Stella si deve beccare anche la ricomparsa di Veltroni, uscito dalla nebbia per riconfermarsi nebbia, e nebbia piena di miasmi centristi. Un?altra tegola in testa a Loriana. A proposito, mi ero illuso che i candidati mi rispondessero sul problema delle cave? Ma chi mi credo di essere? Claudio Lattanzi o Laura Ricci, con affetto parlando? E sui referendum, nulla da dire, pro o contro, signori del ballottaggio?

Pubblicato il: 16/06/2009

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