Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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A Stefano Cimicchi. A proposito dell'affermazione dietro a C?ncina 'trovi poco o niente'

Massimo Rosmini

Caro Stefano,

siccome mi riconosco tra quelli che stanno dietro a Concina, e che  poco elegantemente  hai qualificato  di ? poco e niente ? valore, sento il dovere di risponderti .

Queste espressioni dimostrano che, malgrado gli  anni e le tue vicende politiche personali, non hai perso un certo vizio del partito dal quale provieni  che ? quello di non avere rispetto neanche formale  degli avversari , ma non ? un problema.

Forse non ti sei accorto per?, perch? come si dice, probabilmente in altre faccende affaccendato, che per la prima volta il candidato a sindaco della sinistra storica,    abituata a stravincere ad Orvieto ? stata mandata inaspettatamente (per loro) al ballottaggio  e che un gruppo di  ?sprovveduti  della politica?, come puoi pensare te, con la stessa logica di prima, ? riuscito a sorpassare il PD alle europee. Risultato mai ottenuto prima .

Di politica  capisco poco e niente, ma sarei molto onorato di fare insieme a te qualche riflessione sulle vicende orvietane.

Ho sempre  avuto la massima  stima e affetto nei tuoi confronti, e lo sai, contrariamente a molti tuoi amici di partito che, dopo tanta gloria, ti hanno relegato politicamente tra il  ?poco e il niente ? come noi. Anche per questo motivo credo ci capiremo .

Sono contento della  tua ricomparsa nella scena politica orvietana e ti dir? il  perch?: non amo la presenza di ? grandi vecchi ? o le minacce incombenti  di quelli che stanno dietro le quinte, preferisco, per cultura, chi assume le proprie responsabilit? e chi ha il coraggio di mettere in gioco la propria  la faccia. Apprezzo questo gesto per i motivi appena detti , ma come tanti non ne ho capito n? la dinamica  n? le vere finalit?. Neanche ho capito bene il tuo proporti per ruoli esecutivi o manageriali nella citt?. E?un appello su tutti i fronti, oppure la Stella ha offerto qualcosa di sostanzioso anche a te ?

Stefano Mocio, tuo vice  per molti anni, durante le primarie agitava il fantasma di Stefano Cimicchi dietro la candidatura di Loriana Stella come massimo deterrente per non votarla e in effetti ti hanno sempre tenuto un po? nascosto come una presenza ingombrante. 

Ora, da quanto ho potuto leggere, tra le varie cose dette, vorresti assumere il ruolo di pacificatore della politica orvietana e della sinistra in particolare, ma solo consigliando di rimandare i regolamenti di conti e le vendette che sicuramente ci saranno (non l?hai escluso ) ad altra data. 

Essendo io, da sempre, uomo di sinistra, insieme a tanta gente che sta con me in Orvieto libera, vorrei fare insieme a te, se me lo permetti, qualche considerazione storica e politica  su quanto ? avvenuto ad Orvieto in questi ultimi anni e cercare di capire quanto sta accadendo, perch? anch?io devo imparare e ti prego di correggermi se sbaglio.

 

Ho rispetto pi? delle persone che dei politici e quindi ricordo la tua amarezza, e quella di Stefania, quando, nel 2005, quelli del tuo partito ti avevano voltato le spalle e, casa per casa, ti hanno fatto fuori dalla scena politica locale e regionale. Poteva essere solo un regolamento di conti interno al tuo partito e questo ci interessava poco,  ma questa guerra fratricida , che si doveva  svolgere in altre sedi ed in altri momenti ,   gi? allora, per la grave irresponsabilit? politica di alcuni personaggi del tuo partito, ha fatto perdere per la prima volta un consigliere regionale ad Orvieto. Questo ? stato un grave danno per la citt? e i suoi cittadini. Le conseguenze le stiamo pagando a caro prezzo a distanza di anni e te le potrei enumerare  facilmente. Ti ricordi quali erano i protagonisti di questa ?sporca? operazione dell?epoca? Ti sei dimenticato? Sei troppo intelligente per avere dimenticato, ma te ne potrei ricordare alcuni.

 

Credo di capire poco o nulla di politica, per? una piccola riflessione comune sulla grande spaccatura della sinistra la dobbiamo fare e, ti prego, dimmi dove sbaglio.

Stefano Mocio, tuo vicesindaco per anni, aveva il legittimo diritto di essere ripresentato al giudizio dell?elettorato che lo aveva scelto come sindaco 5 anni prima e questo stesso elettorato aveva la possibilit? di decidere democraticamente e liberamente se rieleggerlo o mandarlo a casa.

 

Vorrei  capire quale era la necessit? di indire delle primarie.

 

 La Stella nello stesso periodo era vicepresidente della Provincia e compagna di strada di Mocio nel PD, aveva il dovere di avvertirlo, strada facendo, se sbagliava o  se coltivava cattive amicizie?Come si faceva una volta nelle famiglie.

 

Invece ha preferito aspettare la fine del mandato e, ingenerosamente, ha aspramente criticato l?operato del sindaco e di tuttoii suoi consiglieri ed assessori.


A questo punto poteva tranquillamente e legittimamente  costruire una propria lista civica e presentarsi davanti  agli elettori. Per quali motivi invece ha voluto a tutti i costi le primarie, infischiandosene di tutte le prevedibili conseguenze?

Ha fatto quello che una volta si sarebbe definito un?operazione ?scellerata ?, spaccando il partito, mettendo gli uni contro gli altri e, con questa atmosfera, ha condotto un campagna elettorale fatta di minacce, promesse , rappresaglie e tentativi di  campagna acquisti disperata. Ha creato dentro Orvieto, se non lei, ma quelli che le stanno intorno, un? atmosfera da resa dei conti e da ultima spiaggia. I risultati di questa operazione sono sotto gli occhi di tutti.          

 Se fossi elettore del Pd sarei molto incazzato, se fossi elettore di Mocio sarei altrettanto incazzato e se fossi Cimicchi, che non pu? avere cattiva memoria, ancora di pi?? Invece al posto della Stella, che perde le elezioni, sarei seriamente preoccupato?

 

Sono convinto  che  Loriana Stella sia meno peggio e pi? onesta di come la descrivevano i suoi avversari durante le primarie, mi sorprende solo vederli ora nelle sue liste di sostegno a tessere incondizionatamente le sue lodi. Questa operazione ha spaccato egoisticamente i rapporti gi? difficili tra DS e Margherita per la nascita del PD; questa mania di protagonismo ha creato grosso imbarazzo nei vertici  politici regionali (vedi intervento della Lorenzetti ) e nazionali (Franceschini e Fioroni al quale i DS hanno impallinato un candidato) e questo porterebbe, nel caso di una vittoria della Stella, delle grosse difficolt? nei rapporti di Orvieto con la Provincia, dove ci sar? Mocio, con la Regione,  dove ci sar? la Lorenzetti,  e con il governo nazionale  per altri motivi. Il problema ? che il conto lo pagherebbero Orvieto e i suoi abitanti che  rischiano di rimanere  sempre pi? isolati.

 

Oggettivamente in questa situazione, se tu me lo potessi confessare, sono convinto che saresti d?accordo con me che Toni Concina, persona di grande levatura, non condizionato dalla politica e dalla necessit? di arricchirsi o fare carriera, sia l?unica persona  in grado di riappacificare questa citt?, per capacit?, carattere e cultura.

 

Tutte le persone che hanno a cuore il destino di Orvieto e ruoli di responsabilit? a vari livelli non possono esimersi dal tenere conto di questa realt?.

 

 Il progetto di rinnovamento della politica auspicato dalla Stella, anche se in buona fede al momento delle primarie, ? miseramente fallito. Basta vedere quanta gente, inizialmente a lei non gradita, ? stata costretta suo malgrado ad ? imbarcare ? e ci? ha comportato la naturale scomparsa o eliminazione di tanti personaggi che all?inizio l?avevano sostenuta.

 

Se davvero il suo progetto e la sua volont? erano genuini e non tesi a mascherare altre ambizioni, dovrebbe coraggiosamente prenderne atto e, per il bene di questa citt? e dei suoi abitanti, fare un gesto di grande responsabilit? e fare un passo indietro: ne guadagnerebbe in credibilit?.

 

 In quanto a noi, il ?poco o niente? che sta dietro a Concina, siamo gratificati da quanto abbiamo fatto fin qui e certi che faremo meglio ancora tra poco. Siamo gratificati dai ringraziamenti, dagli incoraggiamenti e dai sorrisi che ci dispensa la gente. Abbiamo riempito le sale, le case, le piazze delle frazioni, ridando il coraggio alla gente di manifestare il proprio pensiero. Ci chiedono di  lottare per mandare a casa chi ha sciaguratamente impoverito e svenduto questa citt?. Noi  tutti lo faremo tenacemente ma ti dovr? deludere, caro Stefano, abbiamo anche la capacit? per farlo.

 

L?unica cosa che purtroppo non siamo riusciti a fare, ma  tranquilli ci prepariamo per le  prossime regionali, ? di fornirci di veline e di segreti sotto le lenzuola da farvi utilizzare per la vostra campagna elettorale; vi dovrete accontentare per il momento, e mi dispiace, soltanto  di sbandierare il solito pericolo della destra fascista, picchiatrice, arrogante e barbara e che mangia i bambini...

Ah! No, ? vero, scusa quelli li mangiate voi.

Un cordiale e affettuoso saluto.

Pubblicato il: 16/06/2009

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