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In difesa di Berlusconi

Aramo Ermini, delegato sindacale di Base UIL )

Nei giorni scorsi i giornali riportavano  dichiarazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riguardo ad un complotto a suo danno avente come fine la sua sostituzione, ordito da settori della Sinistra con le note vicende di questi ultimi tempi che lo riguardano.

Per quello che mi ? dato di capire dal mio punto di osservazione la denuncia del Presidente del Consiglio ha una buona probabilit? di essere reale se si osservano le recenti vicende politiche.

Non sono di destra, da persona imperfetta amo la verit?,  anche se mi pu? costare, cos? come amo la libert? e la giustizia.

Non voglio esprimere qui giudizi sulla persona del Presidente del Consiglio: n? positivi, n? negativi, voglio solo seguire una logica.

Di Berlusconi si pu? dire di tutto, ho timore a riportare  gli epiteti con cui viene apostrofato per paura di denunce, ma tutti li conosciamo? ma Silvio Berlusconi ? una delle pi? importanti cariche dello Stato, eletto democraticamente dalla maggioranza degli Italiani.

Se solo mezza parola della valanga di insulti che gli si riversano contro fosse rivolta, poniamo, al Presidente della Repubblica, immediatamente tutti: il Parlamento, i giornali, l?Arma Benemerita, l?Esercito, persino la Protezione Civile insorgerebbero giustamente sdegnati per lesa dignit?.

Per Berlusconi no, di Berlusconi  c?? licenza  di dire di tutto.

Negli anni ?70 del ?900 anche della Democrazia Cristiana si poteva dire di tutto.

I cortei romani della Sinistra che transitavano di fronte a Piazza del Ges?, sede della Democrazia Cristiana Nazionale,  scandivano slogan,  i pi? teneri dei quali urlavano: ? Cloro al  Clero diossina alla DC? piombo tetraetile sull?MSI ? oppure ? Centrali nucleari non ne vogliamo pi?, una sola a Piazza del Ges? ?, eppure la DC, era il partito di maggioranza, per volont? degli Italiani, e la DC  aveva avuto il merito storico, sostenuta dagli Americani, di sottrarre l?Italia all?influenza del blocco Sovietico. Gli Americani inoltre avevano liberato l?Italia dal nazi-fascismo.

Di Aldo Moro, frasi venivano riportate da manifesti del PD lo scorso anno, si diceva ? Ci piace di pi? Aldo Moro a testa in gi? ? oppure ? La classe Operaia te lo dice in coro v? fan culo governo Moro ? e alcuni si fregavano le mani soddisfatti allorch? lo statista venne rapito dalle Brigate Rosse.

Ci? per dire che c?? un?anima antidemocratica nella Sinistra Italiana, altrettanto come nella Destra che la Sinistra combatte.

La Sinistra ha il grande merito di aver portato in primo piano istanze come giustizia e libert? e di aver reso protagoniste la classe Operaia e, la classe Lavoratrice tutta, alla quale mi onore di appartenere, ma ho l?impressione che la stessa dinamica che caratterizzato il suo agire nel passato si ripeta oggi.

Nel 1993 non riuscendo a vincere politicamente la Democrazia Cristiana e i Socialisti, ci riusc? con Mani Pulite, che ebbe anche una valenza morale, ma di fatto fu  un ? colpo di stato ?, aiutato anche dalla concomitanza che gli Americani, dopo il 1989, non avevano pi? interesse a sostenere la DC Italiana e forse vollero regolare anche i conti con questo partito.

Lo stesso con Berlusconi, non riuscendo a vincerlo politicamente, l?anima giacobina della Sinistra emerge usando i metodi che gli sono propri: l?uso di tutti i mezzi per eliminare l?avversario, anche se questo ? stato eletto democraticamente dalla maggioranza degli Italiani.

Poco importa se si getta discredito sul Paese all?estero, tutti i mezzi sono buoni. Non credo che i Francesi, gli Inglesi o i Tedeschi possano concepire di fare come da Noi.

Il pensiero corre alla fine del 1400 quando la rivalit? tra gli Stati e gli Staterelli dell? Italia di allora permise la discesa nella penisola di Carlo VIII aprendo il Paese a secoli di dominazione straniera, oppure alla celebre affermazione di Metternich al Congresso di Vienna: ? L?Italia ? una pura espressione geografica ?.

Osservo che? forse ? la considerazione di cui l?Italia ? gode ? di essere un?anello debole tra le Democrazie occidentali, non risieda solo nella recente dittatura fascista o nei tentativi di golpe degli anni ?60 ?70 del ?900, ma nel carattere degli Italiani che , di destra o di sinistra che siano non riescono ad accettare fino in fondo una genuina dialettica democratica.

Non credo che la Democrazia sia il valore ultimo, ma ? un grande valore, un mezzo, il migliore conosciuto finora,  per permettere la convivenza tra gli uomini e le donne.

Un valore che non si pu? accettare a met?,  pena la Sua invalidazione.

Se una carica pubblica ? eletta a maggioranza mediante libere consultazioni solo attraverso questo mezzo pu? essere sostituita.

Se  Berlusconi ? stato eletto mediante libere consultazioni dalla maggioranza degli Italiani solo attraverso libere consultazioni la maggioranza degli Italiani pu? decidere di sostituirlo: questa ? Democrazia, e ci? anche se Berlusconi non Ti sta bene.

Democrazia piena comporta che solo politicamente si pu? battere l?avversario, non con la macchinazione. Da questo punto di vista il costume politico si ? decisamente imbarbarito.

Vorrei che il dibattito politico si incentrasse di nuovo sui problemi reali e sugli ideali.

Credo ci sia stanchezza, e i risultati delle recenti elezioni lo hanno dimostrato, per un dibattito pubblico che ? simile ad una guerra per bande per la conquista del potere, che strumentalizza a tal fine i problemi del paese. Modalit? che lede il mio diritto, il Nostro diritto ad un paese normale con al centro  dell?attenzione il benessere collettivo.

Dibattito pubblico nel quale la divisione tra destra e sinistra ? spesso solo strumentale e spesso solo nominale.

Forse anche cos?, accettando la dialettica democratica fino in fondo l?Italia potr? conquistarsi quella stima e quel rispetto tra i paesi esteri che ora non ha.

 

 

 

 

 

                                                                            

Pubblicato il: 15/06/2009

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