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I programmi, non altro, danno ragione a Loriana Stella

Alessandro Li Donni, ?Una Stella in Comune?

Prima di scrivere un commento e un appello per il 21 e 22 giugno ho deciso di lasciare decantare la situazione. Troppi veleni, troppe delusioni, troppe liti sotterranee per riuscire a scrivere con tranquillit? di ci? che ? successo e di ci? che succeder? ad Orvieto.  Ora i tempi sono maturi anche perch? si avvicina a grandi passi la seconda prova, quella finale e determinante del ballottaggio.

I commenti, spesso anonimi, sui giornali on-line sono stati impietosi a volte cattivi, pieni di astio e rare volte costruttivi.  Qui vorrei provare a fare una breve analisi del voto e chiedere che domenica e luned? si voti per Loriana Stella su ragionamenti veri e non per sola partigianeria o paura dell'altro (da socialista-riformista non posso che vedere con favore l'avversario, da non confondere con il nemico).

A poche ore dall'inizio dello spoglio elettorale erano gi? chiarissimi due fenomeni: il voto disgiunto che ha sfavorito la Stella e il successo della lista civica Orvieto Libera creata qualche mese prima da Angelo Ranchino.  Questi due fatti hanno portato Orvieto al ballottaggio e all'insicurezza nel centro-sinistra.  L'Italia si dimostra un'altra volta laboratorio politico davvero strano.  Il voto disgiunto ? una stravaganza che nessun altro si permette perch?  l'anatra zoppa non piace in giro per l'Europa.  Ha poco senso, in verit?, andare a votare per un candidato perch? considerato valido e poi non condividere la sua scelta di campo.  E qui mi sento di dare una risposta a chi sta gi? dicendo che le maggioranze in consiglio si fanno sui programmi.  Non ? cos?.  Una volta, con la vecchia legge, si poteva ragionare su questo tema ma oggi con la scelta diretta del sindaco chi viene eletto lo ? perch? la preferenza ? stata scritta per adesione ideologica ad un programma di governo, almeno nella massima parte dei casi. Insomma chi ha votato un consigliere del centro-sinistra ha inteso condividere anche il programma di coalizione e della Stella, cos? chi ha votato un consigliere del Pdl ha inteso condividere anche il programma di Concina. Certamente c'? il disgiunto che complica la vita.  Qualcuno potrebbe obiettare che in molti, circa il 6%, hanno dato la fiducia a candidati di centro-sinistra ma non al sindaco.  E' vero, per carit?, ma quel candidato, in virt? della legge elettorale, si ? presentato in una tale lista legata ad un candidato sindaco per condivisione programmatica e coesione politica.  D'altronde nel recente passato proprio chi oggi gi? annuncia possibili maggioranze diverse in consiglio ha tuonato e duramente apostrofato chi, Massimo Morcella, ha deciso di passare dalla minoranza alla maggioranza.  Mi viene una domanda, ma perch? questo non andava bene e invece eventuali passaggi di campo il 22 giugno s??

Un secondo capitolo deve essere assolutamente aperto sui programmi.  Li ho letti attentamente come dovrebbe fare ogni bravo giornalista, la mia professione.  Si parte in ambedue i casi con l'assioma che il bilancio comunale ? pesante, che ci sono debiti alti. La soluzione individuata dalla Stella ? chiara, ricognizione veloce, ridistribuzione delle risorse laddove necessarie, preparare l'amministrazione al pagamento del primo rateo in autunno del debito contratto con le banche e taglio delle spese con la diminuzione del numero degli assessori e del cda dell'AFM, per iniziare. Dalla parte di Concina s'inizia con l'affidamento della ricognizione del debito ad una primaria agenzia internazionale di rating (che vorr? essere ben pagata e che richieder? del tempo) dopo una regolare gara a livello europeo (per la trasparenza degli atti e con un tempo di 90 giorni).  Intanto il tempo vola, c'? l'assestamento di bilancio da fare entro il 30 settembre e il rateo che si avvicina minacciosamente.  Sulle agenzie di rating non faccio commenti, ma basta ricordarsi che hanno certificato  i bilanci di Cirio e Parmalat solo per citare due esempi  Mi preoccupa il tempo necessario per avere un quadro della situazione, troppo!

Dopo questo assioma c'? chi presenta una lista della spesa che poco coincide con la necessit? di tagliare le spese e cito alcuni esempi.  Il centro-destra parla di collegamenti orari tra le frazioni e il centro, dimenticandosi che per questi servizi l'ATC viene remunerata dal Comune, basta andare a vedere l'attuale convenzione in essere.  Pi? avanti si dice: ?Sar? avviato un piano di protocolli d?intesa con le Universit? di Roma, Viterbo, Siena che consenta a questi Atenei di vedere in Orvieto la corretta localizzazione di iniziative formative di alto livello post-laurea per creare un attraente bacino, dal quale le imprese possano attingere per collocare nella nostra citt? investimenti per il decentramento delle loro sedi produttive e di ricerca e sviluppo?. Ci si dimentica che esiste un Centro studi che lavora benissimo, che ospita 700 studenti americani l'anno, che ha la Scuola Librai, corso post-laurea in collaborazione con l'Universit? di Venezia, che collabora con la Cattolica di Milano.  Una realt? presente, viva, attiva, pronta e con strutture all'avanguardia non viene assolutamente citata. Gli accordi vengono fatti dal CSCO gi? ora, non c'? bisogno d'inventarsi nulla di nuovo.  Gi? oggi l'attuale consiglio ha messo in atto un politica di coinvolgimento delle realt? produttive dell'ICT e dell'enologia per creare percorsi formativi ad hoc, alcuni dei quali gi? avviati e ufficializzati per il prossimo futuro.  Gi? oggi il consiglio ha inserito, su mia personale proposta, che nelle convenzioni future venga previsto un numero riservato di iscrizioni gratuite a studenti orvietani qualificati.

Scorro il programma del centro-destra e leggo: ?Saranno riportati al centro della citt?, nella loro localizzazione storica, tutti i servizi comunali oggi decentrati
presso alcuni locali inerenti l?area della Caserma Piave...?
.  Ottima idea se non fosse che molti di quei servizi erano in siti in locazione (un costo per l'amministrazione) o in aree non adeguate o in siti non pi? di propriet? comunale. 

Qualcuno potrebbe comunque ribadire il concetto della novit?.  Ma non mi basta per cambiare opinione.  La Stella ha rappresentato e rappresenta una novit? nel modo con cui si ? candidata, rompendo quella granitica unit? che da sempre ha governato all'interno del maggior partito di sinistra; rappresenta una novit? in quanto donna e amministratrice capace; rappresenta una novit? in quanto ha promesso e scritto che il palazzo comunale sar? di vetro, cio? completamente trasparente; ? una novit? perch? ha gi? messo in campo una squadra per il 90% nuova e con un 10% di esperienza che va ben oltre la semplice rappresentanza in consiglio comunale.

La scelta per Loriana il 21 e 22 giugno non ? quindi una mera scelta di continuit?, troppo semplice, ma di rottura con il passato, di governabilit? (il centro-sinistra ? gi? maggioranza in consiglio e tale rimarr? con qualsiasi risultato al ballottaggio), di innovazione nei metodi e nel pensiero, di professionalit? e attenzione all'amministrazione pubblica, di solidariet? e di apertura al mondo associazionistico cattolico come mai era successo nel passato.

 

Pubblicato il: 15/06/2009

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