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Cresc Endo, un ente inutile da superare

Mario Fortinelli

Il consorzio Cresc Endo,  per la pace del consigliere dello Sdi Sganappa, andrebbe  liquidato anzich? ampliata la sua attivit? all?amerino ed al viterbese.
? infatti un organismo che si ? dimostrato insufficiente  ed anche dannoso per le imprese e inutilmente assorbente delle gia scarse risorse della pubblica amministrazione.
Talvolta si ? rivelato come un vero e proprio strumento di una politica dirigista e vessatoria del libero mercato.
Vale la pena vedere  quanto accaduto per l?area industriale di Fabro che  offrendo la complicit? attiva alla amministrazione comunale di Fabro nella perniciosa e disgraziata determinazione ad entrare in possesso dei terreni  con un esproprio scippo non hanno fatto altro che impedire  a chi aveva veramente intenzione 'di investire in quell?area di non poterlo fare.
Quanto accade oggi, cio? la impossibilit? di procedere  agli  espropri farsa  ed alla urbanizzazione dei terreni per i dissidi tra il consorzio Cresc Endo e l?amministrazione comunale su chi debba garantire  la copertura finanziaria non ? altro che l?epilogo di quanto previsto da tutti coloro i quali si sono opposti. Questo modo di agire  della P.A. e del consorzio Cresc Endo sta provocando seri danni al tessuto economico del nostro territorio ed al suo sviluppo.
L?area di Fabro va restituita alla piena disponibilit? dei legittimi proprietari e consentire loro di usarla secondo le regole della libera economia. Ci sono imprenditori ai quali ? stato nei fatti impedito di realizzare i loro progetti che avrebbero creato posti di lavoro e ricchezza.
Qualcuno dovrebbe monitorare  quello che ha prodotto con i soldi della p.a. il consorzio crescendo nell?area di baschi,di bardano o piuttosto nella partecipazione ad Orvieto Lab.
La sensazione  ? che  questo organismo pagato dalla p.a. serve soltanto al controllo politico del territorio ed a pagare  l?appannaggio del suo presidente e del consiglio di amministrazione secondo una logica spartitoria degli incarichi politici.
Una nuova cultura politica ed imprenditoriale imporrebbe un rapido superamento degli attuali assetti del consorzio Cresc Endo modificando il suo assetto societario aprendolo agli imprenditori ed alle sue associazioni, imprese concretamente interessate ad investire  ed agli istituti di credito come la fondazione cassa di risparmio che anzich? finanziare belvederi e restauri di immobili patrizi  nel centro storico di orvieto potrebbe contribuire a cose molto piu? utili come la creazione delle aree industriali attrezzate  e servizi ed infrastrutture oggi indispensabili, come il cablaggio a banda larga.
Tornando alla amministrazione comunale di Fabro ed alla provincia di Terni piuttosto che  sostenere il consorzio Cresc Endo dovrebbero preoccuparsi della sistemazione della strada dell?osteriaccia che ? sterrata proprio in prossimit? dell?area industriale gi? esistente e che creer? non pochi problemi alla nuova azienda che tra non molto aprir? i battenti,assicurando almeno venti posti di lavoro e che ha un gran bisogno di disporre della banda larga il cui nodo si trova solo a poche centinaia di metri lungo la A1.

Pubblicato il: 05/10/2003

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