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A Stella e C?ncina. Di cave e cavaioli che ne pensate?

Fausto Cerulli

Una volta di pi? un articolo del mio riverito direttore Dante Freddi mi fornisce uno spunto. Mettiamo alla prova i candidati che si scontreranno al ballottaggio. Ma io propongo di metterli alla prova chiedendo loro di pronunciarsi su problemi concreti, e magari di chiedere alla Stella se si sente in grado di dissociarsi da scelte discutibili del suo predecessore Mocio. Ed inizio da una questione che mi sta molto a cuore, come amante dell?ambiente ed anche come avvocato. Mi riferisco alla questione della cava del Botto. Ne riassumo i termini per il lettore disattento ed anche per i due contendenti, in ben altre faccende affaccendati. Dunque, esiste una Societ? che vive scavando buche gigantesche nelle campagne orvietane, e deturpando il paesaggio: fa i suoi affari legalmente, sia chiaro, perch? una legge infame glielo consente, e perch? da qualche parte bisogna comunque prendere il basalto per le costruzioni pubbliche e private. Ma c?? un ma grosso come una cava: la Societ? sta diventando famelica di cave, chiede ampliamenti, vuole trasformare il paesaggio orvietano in formaggio groviera. Allora accade che un privato cittadino, stanco dei buchi, si rivolge al Tribunale Amministrativo Regionale, per chiedere che venga annullata una delibera targata Mocio che consente alla Societ? di scavare milioni di chilometri cubi, alla faccia dell?Umbria Verde.  Ovviamente la Societ? resiste alla richiesta di annullamento della delibera, in nome degli affari suoi, e questo non mi scandalizza, gli affari sono affari. Ma il fatto ? che anche il Comune, con i soldi dei cittadini, manda i suoi avvocati in quel del Tar, per difendere la propria infausta delibera, e , insieme, gli interessi della Societ? che scava. Il Tribunale Amministrativo, con una sentenza di rara seriet? e di raro impegno civile, d? ragione al privato che si oppone all?ampliamento della cava, chiesto dalla Societ? e concesso da Mocio & Co. La sentenza contiene una difesa accorata dell?ambiente, del paesaggio, del verde, e della salute umana. E bacchetta Mocio & Co per la politica troppo permissiva in materia di sfregio ambientale. Ovviamente la Societ? che scava fa ricorso al Consiglio di Stato, non gli sta bene quello che ha deciso il Tar; e fin qui tutto logico e legale. Gli affari sono affari. Ma quello che non quadra ? il comportamento della Amministrazione Comunale, la quale invece di fare tesoro della lezione di civilt? che gli ? stata impartita dai giudici amministrativi, ricorre anch?essa al Consiglio di Stato, sempre con i soldi dei cittadini e sempre per appoggiare gli interessi della Societ? che scava; e, tanto per fare una cosa di sinistra, anche la Regione pensa di mettere il becco nel processo, sempre in appoggio al privato scavatore. Ora il Consiglio di Stato si appresta a decidere se confermare la inappuntabile e preziosa sentenza del Tar, o dare ragione alla Societ? che scava. Io, lo dico subito, ho un interesse privato nella faccenda, in quanto tutti gli ambientalisti, esclusa Italia Loro, mi hanno fatto l?onore di chiedermi di difendere gli interessi paesaggistico- ambientali dinanzi al Consiglio di Stato.

Riassunta la vicenda, vorrei chiedere alla Stella ed a Concina di prendere posizione pubblica sul problema, e di dire se approvano il comportamento della giunta Mocio. Vorrei in sostanza chiedere loro di dire pubblicamente se una amministrazione pubblica deve tutelare il paesaggio o un interesse privato che fa scempio del paesaggio, dell?ambiente, della salute. Quesito semplice semplice che richiede una risposta semplice semplice. Ma netta e precisa, e senza forse e senza ma.

Potremmo cominciare da questo quiz, per saggiare i contendenti. Che ne dici, Dante, glielo facciamo il quiz, alla Stella ed a Concina? Del parere di Tonelli, giustamente, non dovrebbe fregare niente a nessuno. E di qui al giorno del ballottaggio potremmo chiedere altre risposte precise, su altri temi. Proviamo a trasformare la campagna elettorale in qualcosa di pi? concreto che una parata di vip, o una sequela di frasi fatte.

Pubblicato il: 10/06/2009

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