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Stranezze orvietane

Simone Zazzera

Stranezze orvietane

Che citt? strana Orvieto, in cui chi perde festeggia e chi vince s?arrabbia. ? quello che ? successo stanotte. Mentre i sostenitori di Toni Concina, tricolore alla mano, davano l?assalto al palazzo del Comune forti del 42,7%, alla sede del Pd musi lunghi, occhi sgranati e facce scure, nonostante il 48,6% di preferenze collezionate da Loriana Stella. Un passo (1,4%) dal successo.

Forse non poi ? cos? strano visto che a livello nazionale, a parti invertite, ? successo lo stesso. Mai visto un Berlusconi cos? taciturno anche se le urne confermano il Pdl come primo partito nazionale. Mai visto un Franceschini cos? euforico nonostante un Pd, nato per vincere, fermo al 26,2%.

 

Il trionfo del voto disgiunto

Sulla rupe sar? ballottaggio. Alla Stella, pi? o meno, sono mancate 192 schede, ma il dato su cui riflettere in casa Pd ? il voto disgiunto. Una tattica moralmente discutibile ma consentita, utilizzata da chi vota il candidato sindaco preferito e poi premia con una preferenza il consigliere pi? utile alle sue esigenze nello schieramento opposto. Sommando i voti delle liste che la sostengono l?ex presidente della Provincia avrebbe avuto 6906 voti, pari al 54,3%, pi? che sufficienti per gridare vittoria. Invece si ritrova con 6567 voti, pari al 48,6%, ovvero ballottaggio. Questo significa che 339 persone hanno dato la loro preferenza a uno dei candidati in lista con la Stella, votando allo stesso tempo per Tonelli o per Concina. Quest?ultimo ? quello ha tratto i maggiori benefici da questo sistema. Con i voti collezionati delle due liste che lo sostengono (4889) l?ex manager Telecom non sarebbe andato oltre il 38,5%. Invece ? riuscito a strappare un 4,2% di consensi in pi?. Stessa cosa, in forma ridotta, ? successa a Carlo Tonelli, le cui liste si fermano a 912 preferenze (7,2%) mentre lui ha ottenuto 1171 voti, pari all?8,7%. In casa Pd i dati parziali dicono che a giovare del voto disgiunto siano stati soprattutto due ex consiglieri comunali. I due avrebbero ottenuto diverse preferenze da persone che come sindaco hanno poi indicato Concina. Per uno di loro in particolare il 50% delle preferenze ottenute in una delle sezioni di Ciconia sarebbero arrivate proprio da voti disgiunti.

 

Chi l?ha visto?

Cos? tra alchimie politiche e voglia di aria nuova, dopo pi? di mezzo secolo Orvieto vacilla. Ma questa ? una citt? strana. Nella notte in cui un partito guarda nelle urne e vede la paura, l?unico esponente che festeggia ? uno sconfitto. Stefano Mocio, battuto alle primarie da Loriana Stella, ? stato eletto consigliere provinciale. Come da previsioni il seggio sicuro di Ciconia non ha deluso. Lo ha voluto a ogni costo e alla fine, con il chiassoso appoggio romano, se l?? preso. Poco importa se a farne le spese sia stata una brava persona, un (ex) amico, che per anni in Consiglio comunale non si ? mai sottratto dal sostenerlo, anche quando ci? significava obbedire e basta. Chiedendo di Mocio alla sede del partito nessuno l?ha visto. Solo Valentino Filippetti assicura: ?? passato prima. Lo puoi scrivere?. Ma sentendo gli iscritti nessuno conferma. Neppure Trappolino che dalla sede non s?? mai mosso. Sparito e contento.

 

L?assalto al palazzo d?inverno, senza morti n? feriti, solo abbracci e tanti sorrisi

Quando intorno alle 2:00 ai dati ufficiali mancano pi? solo due sezioni di Ciconia una sessantina di persone si ? radunata nel palazzo del Comune. La sentenza ? nell?aria: anche se a un passo la Stella non pu? pi? farcela a toccare il 50%. E inizia la festa dello sfidante. Concina sale le scale del palazzo e viene accolto da una folla da stadio: ?Noi la Stella non la votiamo!? gli gridano. Lui si lascia andare all?euforia: tra baci e abbracci accenna anche qualche saltello. Sulla scena irrompe Stefano Olimpieri. Era andato a prendere dei bandieroni tricolore nascosti in attesa chiss? dove. Ha un sorriso grosso cos? e poco importa se fino a 4 mesi fa voleva per s? il posto di Concina. Con lui Andrea Sacripanti, premiato dal Centro Storico con l?elezione a consigliere provinciale. Anche lui ha il tricolore. Stavolta per fortuna ? quello senza il fascio littorio che aveva sfoggiato in piazza Duomo la notte della vittoria dei Mondiali. Tra sorrisi e strette di mano nessuno pensa ai 789 voti in meno rispetto alla candidata di centro sinistra. La festa non si cura delle percentuali. Ma per restare a palazzo da vincitore, tra 15 giorni a Concina non baster? recuperare quel 5,9% di svantaggio che ora lo separa dalla Stella. Dovr? ottenere almeno il 7,4% in pi? dei voti presi fin qui.

 

Il costo di un ago

Ago della bilancia sar? Calro Tonelli. Nel testa a testa finale il suo gruzzoletto elettorale, 1171 voti, avr? un peso enorme. Un ?valore? notevole. C?? da aspettarsi che entrambi i candidati punteranno ad ottenere l?appoggio del collega escluso. Al mercato delle vacche elettorali bisogner? vedere quale sar?, in termini di programmi, poltrone o condizioni, il prezzo di questi voti. E quanto saranno disposti a spendere i due big per aggiudicarseli. Ammesso e non concesso che ci siano 1171 persone disposte a seguire le indicazioni di voto di Tonelli, anche dopo la sua sconfitta.

 

La paura fa brutti scherzi. L?euforia altrettanti

Passando dai numeri alle espressioni sulle facce tutto sembra andare al contrario. A caldo il centro sinistra ha accusato la botta oltremodo, quasi il ballottaggio fosse uno sgarro imperdonabile. D?altra parte il centro destra mostra un?euforia che dovr? rientrare nei ranghi se aspira a vincere, pena una ?rosicata? d?altri tempi. Sul ring c?? una donna tosta, un?orvietana doc, che s?? battuta contro l?establishment del partito fino ad ottenere e vincere le primarie, in un trionfo di popolo. La guerra interna ha lasciato ferite profonde con le quali se vincer? dovr? fare i conti non solo ad Orvieto, ma anche e soprattutto a Perugia e a Roma. Dall?altra parte c?? un candidato nuovo, fresco nonostante l?et?, preparato, con una lista interminabile di contatti utili, ma completamente a digiuno di orvietanit?. Con tutto ci? che di positivo e di negativo questo potr? significare. Agli orvietani l?ardua sentenza.

Pubblicato il: 09/06/2009

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