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Consiglio agli elettori- Mirate giusto

Nello Riscaldati

Frugando tra le memorie di un vecchio liceale che doveva salire tutte le mattine le scale del ?Gualterio?, munito di cravatta, sempre quella, estate e inverno, per tre anni, sempre quella, che se no il bidello ti cacciava via, ? possibile ritrovare tra gli inciancicati concetti della cultura classica quella parola che poi ci perseguiter? per tutta la vita, perch? sar? sempre qualcun altro che ci dir? che lui s? che l? ha capita e la pratica mentre noi no.

Abbiamo cio? ritrovato il concetto inciancicato di democrazia. Qualcuno ci insegn? che il termine significava il governo del popolo,  ma poi ci fu detto che, presso i Greci, il popolo non era tutto il popolo. Difatti Aristotele distingueva fra il ?demos? e il ?non demos? come noi faremmo, per comodit?, fra ?ricchi e  poveri?.

La democrazia era perci? un governo di parte derivante dal fatto che, ragionando sul concetto di ?res publica?, ne viene fuori che se tu non hai la ?res? non si capisce che cosa pretendi di governare. Anzi ringrazia gli Dei che qualcuno, che appunto la ?res? ce l?ha, si degna di governarti. (La ?res? sarebbe la robba, le terre, le quatrine, le Botte, e artre sciocchezze de ?r genere).

Poi, sempre al Liceo, e ancora alla ?Sapienza?, ci insegnavano che in democrazia chi esercita il governo ? tutto il popolo, al ch? qualcuno di noi sfacciatamente osava chiedere: ?Se ? tutto il popolo che governa chi rimane da governare?!? E in risposta il professore ci tirava tutto quello che aveva a portata di mano.

Verrebbe voglia di chiamare in aiuto Popper, ma stanotte ho troppo sonno e poi voglio scrivere un articolo serio e spietato.

E allora parliamo delle elezioni prossime venture, di candidati e di elettori. Parliamo di questa mesta cerimonia in occasione della quale ogni tanti anni, centinaia di difensori della democrazia si affrettano e si adoprano per la sua difesa cos? come facevano i nostri avi nelle zone di mare quando il rintocco notturno della campana avvertiva che: ?Li turchi erano arrivati a la marina!?

Quest?anno il giorno d?inizio dell?evento coincide con il D-day, e cio? con il giorno d?inizio dello Sbarco in Normandia. Vorr? dire qualche cosa? Avr? un significato esoterico?! Ma non diciamo stronzate che ? meglio e parliamo piuttosto di questa massa di coraggiosi che partono a petto nudo all?assalto del Palazzo d?Estate e d?Inverno.  ?Riusciranno i nostri eroi a?!?

E vediamoli dunque questi candidati, trattiamoli e maltrattiamoli un po? perch? questo ? il momento, perch? per un mese ogni cinque anni, e cio? quello precedente le elezioni, costoro sono miti e gentili come fossero agnelli. Tu puoi dir loro ?cotica!? E lui o lei ti risponderanno: ?Hai ragione, anzi dimmi pure coticone!?.

E allora raduniamoli tutti a suon di frustate, ch? tanto, come dice il proverbio ?Tu non lo sai, ma loro lo sanno perch? stai usando il mazzafrusto?.

Ed eccoli allora tutti insieme questa marea umana, questa volta infatti sono quasi 200, tra candidati sindaci e consiglieri comunali e provinciali. Raccogliamoli dunque dentro un ?corral? e facciamoli partecipare a un ?reality show? dal titolo ?La Campagna?, per? intesa no come colline e ruscelli e rondini e lucertole e prati punteggiati da margherite, ma a quella elettorale, quando i candidati che si rivedono, si salutano e si abbracciano e tra loro usano dirsi, o scrivere o far scrivere, espressioni del genere: ?Io so? ?r mejo de  tutte e m? hanno cercato in tante e de tutte le colore!?, o, ?Io conosco, me so move, vedo gente, so? omo de monno, ci? tante entrature?, oppure: ?Quello nun ? bono manco a move ?na paja?, o, ?Quello ha magnato a sette ganasse e ?nco? n? ? riuscito a cavasse la fame?, oppure, ?A momente ce mannavono tutte a rovina?, e altre esternazioni del genere.

E mentre si complimentano facciamo fare loro alcuni girotondi guidati da un altoparlante che ogni tanto urla: ?All?incontr??,  cos?cch? i tapini sono costretti a cambiare il senso del moto,  intrigandosi e  mescolandosi.

E ora osserviamoli bene mentre sono mescolati, tanto non possono vederci, e cominciamo a raccogliere notizie, sempre su di loro, iniziando dal vicinato e seguitando dal curato, dal barista, dalla parrucchiera, dal Sismi, dalla Cia, dal Pentagono, dalle guardie e dall?accalappiacani, e al termine della ricerca compiliamo la loro scheda personale.

Intanto diamo loro un occhiata. Ecco, guardate: c?? il buono, il brutto, il cattivo, il grasso, il secco, il pelato e il surpelato, c?? l?amico del colesterolo e l?amico dell?insulina, c?? il giovane rampante ed il vecchio raspante, c?? la velina e c?? la velona, c?? la banda dei quattro, i sette uomini d?oro, i 4 dell?Ave Maria e i 2 orfanelli. C?? la banda del buco, la banda larga e la banda bassotti.  C?? gente di cultura, e qua e l?, per la verit?, emergono alcune  eccellenze, c?? il morigerato e c?? il gaudente, c?? il sincero e c?? il menzognero, poi c?? il vanesio interprete della serie ?non faccio per vantarmi, ma tutti mi cercano, tutti mi vogliono?. Siamo di fronte al gran completo insomma.

E, pur essendo mescolati, piano piano si riconoscono, si ritrovano e si agglutinano (cio? si raggruppano). E cosi si riforma il gruppetto dei ?buoni a nulla ma capaci di tutto?, quello dei ?nuovi? che chiedono da dove si esce, quello dei residuati bellici che evadono ogni cinque anni dal museo dei dimenticati e chiedono in che anno sono capitati. Poi ci sono gli intramontabili con decenni di anzianit?, i quali, pur sicuri, (in cuor loro), di ritornare in sala consiliare, in omaggio all?ammonimento ?non si sa mai?, allo scioglimento del Consiglio si portano via anche la poltrona per paura che qualcuno, magari insospettabile, ci si sieda al posto loro lasciandoli a deretano scoperto. ?Il vecchio che avanza? ci prova ancora insomma.

Vi sono poi i ?rari nantes? naturalmente ?in g?rgite vasto?, garanzia, almeno nelle intenzioni, di un futuro buon governo, ma anch?essi un po? indecisi: ?Che faccio, me ne vado?! Magari metto una scusa! Ma no, forse ? meglio che rimanga perch? se no va a finire che la citt? va a fnc!

E fanno tutti tanta, tanta tenerezza, almeno fino al luned? dello scrutinio. Costoro sono infatti nelle nostre mani fino a quel giorno.

Solo noi, elettori ed elettrici abbiamo il potere di dividere il grano dal loglio e di bruciare quest?ultimo e regalare alla citt? un?Amministrazione migliore. Abbiamo, insomma il potere di scegliere.

E disponiamo per questo di un? arma micidiale, abbiamo in mano un fucile di precisione con un colpo in canna, un colpo solo, ma con il quale possiamo eliminare uno del gruppo dei candidati fino a ridurli ai venti necessari pi? il Sindaco.

Dal cielo una voce tonante simile a quella del ?Giudizio Universale? di De Sica ci avverte:

?Elettore questo ? il tuo popolo di candidati. Imbraccia il fucile e prendi la mira. Mira il tuo popolo e mira giusto ed elimina chi non merita la tua fiducia. Questo e solo questo ? il momento. Colui o colei che verranno sorpresi a piangere dopo, verranno messi alla berlina con a tracolla la scritta ?Anche io ho votato per??

Le elezioni dovrebbero essere, e speriamo che questa volta lo siano, un processo di depurazione delle scorie per fare in modo che rimanga in piedi solo il fiore dell?intelligenza, della competenza, della cortesia, della disponibilit?, dell?umilt?, della trasparenza e dei viaggi all?estero pagati di saccoccia.

Fino al 7 Giugno lo possiamo fare. Dopo non pi?: E se avremo sbagliato il colpo non ci rester? che piangere. Ma sulla spalla di chi?! Dunque, calma e gesso e, soprattutto, mirate bene.

Pubblicato il: 18/05/2009

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