Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Mi ? passato l'entusiasmo

Fausto Cerulli

Mai come in questi giorni avverto un senso di nausea per la politica spoliticata. Sar? che non si fa altro che leggere nomi di candidati, e dietro tutti i nomi vedo persone comunque ambiziose, che aspirano a qualche poltrona: di consigliere comunale o provinciale, di parlamentare europeo. Non voglio fare il qualunquista, non sono neppure invidioso o arrabbiato magari perch? nessuno mi ha chiesto di mettermi in qualche lista. Penso soltanto che questa democrazia non funziona, sento ce scricchiola, che fa acqua. Sento che tutti quelli che andranno a votare lo faranno perch? sperano che sia eletto qualcuno che possa fargli un favore: e questo mi ricorda Lauro, l?armatore che faceva il Sindaco di Napoli dando una scarpa all?elettore e promettendogli l?altra se con il suo voto lo avesse fatto eleggere. Qualcun altro andr? a votare in buona fede, pensando che se vince il suo partito o la persona che gli piace, impedir? al partito avversario o alla persona che gli sta sulle palle di conquistare un posto. E questa ? gente che vota a favore di qualcuno soltanto per votare contro un altro. Sento una assoluta mancanza di entusiasmo, capisco che gli elettori sono una massa di opportunisti, nel caso peggiore, o una massa di illusi, nel caso migliore: o una massa di gente abituata a contare soltanto un giorno ogni tanto, il tempo per fare un segno  su una scheda. Cristo,

come facciamo a dire che questa ? democrazia. Per quel poco che mi resta in mente del greco antico, democrazia dovrebbe dire governo del popolo. Popolo che governa. E quando mai?

Faremo la fila anche questa volta davanti al seggio, scomoderemo i soldati per sorvegliarlo giorno e notte, poi aspetteremo di sentire chi ha vinto. E noi, dico noi elettori, non vinciamo mai. Siamo i dadi di un bussolotto quasi osceno: eppure stiamo al gioco. Guai se dicessimo che le elezioni sono una farsa, magari una tragedia camuffata. Passeremmo per fascisti totalitari. Ma via, non ci prendiamo per i fondelli: i fascisti, anche quelli pi? fasci, si metteranno in fila come gli altri, e voteranno, e il loro voto avr? un peso che vale quanto un altro, adesso che si sono sdoganati;

e la Resistenza pesa anche alla gente di sinistra, facciamola finita, ? roba vecchia: e poi Pansa scrive che i partigiani erano delinquenti, ed i repubblichini stinchi di santi. Ed anche il nostro Presidente, con il suo stucchevole vogliamoci bene, invita ad un lasciar perdere, che sarebbe anche un attentato alla Costituzione; se quell?articolo che vietava la ricostituzione del partito fascista non fosse stato sempre considerato messo l? tanto per scrivere qualcosa. Scrivo questa nota perch? ho nostalgia dell?entusiasmo, del mio e di quello degli altri. L?entusiasmo con cui andavamo a votare perch? Fanfani voleva abrogare la legge che consentiva alla nostra Italia papalina di  usare uno strumento normale e sano come il divorzio.  L?entusiasmo con cui andavamo a votare perch? da una parte c?era il Partito Comunista e dall?altra il marciume ormai abituale della Democrazia Cristiana. L?entusiasmo con cui andavamo a votare perch? conoscevamo le persone a cui davamo

il nostro voto, e sapevamo che la pensavano come noi, e che non ci avrebbero traditi, sia che avessero vinto sia che fossero restati all?opposizione. Per quanto mi riguarda personalmente, l?entusiasmo cominci? a scemare quella volta che- ad Orvieto avevamo messo su un collettivo comunista- annunciai personalmente ad un sindacalista locale che avremmo partecipato, come collettivo, al corteo del primo maggio, quando quel corteo significava ancora qualcosa; ed il sindacalista, seccamente, mi rispose che se avessimo partecipato come collettivo comunista, avrebbe chiamato la polizia per farci sgomberare. Pi? scelbiano di Scelba. O quella volta che mi lasciai convincere a partecipare come candidato alle elezioni provinciali per Rifondazione Comunista, e riportai qualcosa come undicimila voti, che a Terni ancora se ne ricordano, mentre ad  Orvieto qualche apparato rifondarolo, pensando che hai visto mai Cerulli si monta la testa, mi espulse dal Partito perch? appoggiai il povero Luca Concioni nella battaglia per le cellule staminali embrionali che il Papa non gli sta bene come non gli sta bene il preservativo. Mi ? passato l?entusiasmo perch? ho capito che la politica la fanno i politicanti, e specialmente  adesso che decidono tutto le Segreterie dei Partiti e non sei eletto se non fai parte di quelli che debbono essere eletti. Mi ? passato l?entusiasmo perch? adesso hanno inventato anche le Primarie, che anche qui viene eletto chi deve essere Primario manco fosse l?ospedale. Mi ? passato l?entusiasmo da quando ai funerali dei politici battono  le mani come fossero contenti, e magari sono contenti: mentre al funerale dell?uomo politico che ? forse stato l?ultimo vero, e dico Berlinguer, eravamo un milione di persone e a Roma, casinara com??, non si sentiva volare una mosca.

E va bene, ora mi sono sfogato. E a giugno, mi raccomando, votiamo quel poco di rosso che ci resta: forza Stella.

Pubblicato il: 18/05/2009

Torna ai corsivi...