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ECHI DEL PASSATO MEDIEVALE NEGLI SCONTRI POLITICI DI OGGI

Pier Luigi Leoni

Nella lettura degli attuali fatti politici orvietani, non si deve dimenticare che Orvieto ? quel che resta di un importante comune medievale. La fase storica del libero comune fu pi? breve, ma  pi? intensa di quelle successive. Quindi ritengo pienamente giustificata una lettura dei fatti odierni in chiave medievale.

Non si deve dimenticare che nei liberi comuni medievali si contendevano il potere la fazione guelfa e quella ghibellina. La prima faceva riferimento al Papato, quale baluardo di fronte al potere imperiale che si arrogavano le dinastie germaniche. La seconda faceva riferimento agli imperatori per contrastare l?influenza del potere del Papato. Gli uni erano tendenzialmente ortodossi e conservatori, gli altri tendenzialmente eretici e progressisti.

Non ? difficile individuare nella fazione socialcomunista orvietana, che attualmente fa riferimento a Oriana Stella, forti elementi di ghibellinismo.

Se poi si tiene conto che i guelfi si divisero tra bianchi e neri, gli uni favorevoli all?equilibrio tra il potere papale  e  quello imperiale (nonch? propensi al compromesso con i ghibellini) e gli altri arroccati su posizioni conservatrici e filopontificie, non sembri strano assimilare ai guelfi bianchi i seguaci di Stefano Mocio e ai guelfi neri i seguaci di Antonio C?ncina.

Del resto rientra nel costume medievale la durezza dello scontro tra i ghibellini di Stella e i guelfi bianchi di Mocio. Se non corre il sangue ? perch? si sono rammolliti i costumi, non perch? l?odio sia meno feroce di qualche secolo fa. Rientra pure nel costume medievale che i guelfi neri abbiano dovuto accettare una personalit? forestiera che fosse in grado di zittire i galletti che, azzuffandosi, indebolivano e paralizzavano quella fazione.

A chi sembri folle questa lettura dei fatti odierni, consiglio un ripasso della storia medievale di Orvieto. Anche fatte tutte le debite differenze (a cominciare dal fatto che all?epoca sapevano fare il duomo e adesso non sappiamo rifare il casermone) vi sono delle coincidenze sorprendenti.

Sempre secondo questa chiave di lettura, un avvertimento al dottor C?ncina: in caso di vittoria, anzi prima, rilegga la vicenda di Pietro Parenzo (forestiero mandato da Roma a fare il podest? per contrastare gli eretici) e si premunisca.

 

 

Pubblicato il: 17/04/2009

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