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Dovremo aggrapparci disperatamente al centrodestra

Pier Luigi Leoni

Caro Direttore,

il mio impegno di consigliere comunale di Castel Giorgio volge al termine, e lass? nessuno ha intenzione di ricandidarmi. A cominciare da me. Nel quinquennio che sta per finire mi ? sembrato elegante, se non doveroso, non immischiarmi nelle vicende politiche di Orvieto. Ma per chi, come me e come te, ha conquistato sul campo il titolo di giornalista, ? difficile tenere a freno la penna. Ho, come te, l?abitudine a riflettere per scrivere e a scrivere per riflettere. Ti vedo ora contestato aspramente (ma anche la difesa e l?autodifesa non sono da meno) per un duro giudizio: ?Il centrodestra orvietano ? vuoto come una zucca di contenuti e strategie, ? improponibile nei modi, non garantisce la possibilit? di una battaglia elettorale vera, in cui possa esserci la speranza di alternativa?.

Non posso non mettere becco, sicuro della tua amichevole ospitalit?.

Ho militato con qualche responsabilit? nella destra orvietana (consigliere comunale di Orvieto per nove anni, presidente del circolo di Alleanza Nazionale, candidato sindaco, capogruppo per un quinquennio, consigliere di zona nell?attuale consiliatura) e quindi sarei corresponsabile del vuoto che ci sarebbe nella zucca da te evocata.

Secondo la mia modesta opinione, noi di destra avremmo potuto fare di pi? e meglio, ma quello che sono riusciti a combinare gli amministratori di sinistra passa il segno e la misura.

Hanno sperperato la risorse pubbliche per mantenersi al potere. Hanno sconquassato il bilancio comunale fino a dover mettere in vendita il patrimonio immobiliare. Inoltre, bench? si fossero dimostrati inetti  e deleteri come amministratori della cosa pubblica, si sono messi a  fare gl?imprenditori (coi soldi nostri) inventando le cosiddette partecipate e pretendendo pure di gestirle. Hanno perfino abboccato (sempre giocando coi soldi nostri) alla truffetta dei cosiddetti derivati.

Mi limito a stigmatizzare solo il pi? fresco dei misfatti, e tralascio parti mostruosi come la discarica, il casermone, il borgo, la gestione dell?acqua e aborti come l?inceneritore.

Se l?elettorato orvietano non avesse lo stomaco refrattario al vomito, dovrebbe aggrapparsi disperatamente al centrodestra. Anche se candidasse una schiera d?imbecilli con a capo un giovincello sfaccendato e infermo di mente.

 

Pubblicato il: 14/04/2009

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