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Il Paese della terra che trema. Dov'? Dio?

Maria Antonella Annulli

Assistiamo, impietriti, all?ennesima immane tragedia. La bocca secca, il nodo alla gola, nessun pensiero, solo una lama che entra e scava nel cuore. Le immagini sempre le stesse, volti sconvolti tra le macerie, le lacrime di chi si ribella, la frenesia di chi vuole alleviare il dolore, il silenzio dei disperati. Una domanda, sempre la stessa, nascosta dall?emozione della partecipazione: potr? mai accadere a me? Sommersi da fiumi di dirette televisive, da pagine di giornali impietosi, cerchiamo la chiave per capire come si fa a sopravvivere ad un terremoto.

 ?Chisto ? o? paese d?o sole, chisto ? o? paese d?o mare??.questo ? anche il paese della terra che trema. Perch? crollano le case? Perch? sono inagibili gli ospedali consegnati nove anni fa costruiti secondo le rigide leggi antisismiche? Prevedere i terremoti ? senz?altro un nodo da risolvere ma ci? che al momento si pu? fare ? costruire palazzi che non si sbriciolano ad ogni colpo di vento. Il cappellano dell?ospedale con l?olio degli  infermi ? corso tra i corpicini dei bambini e, piangendo, li ha benedetti: ?tutti chiedono dov?? Dio, ma io dico che ? qui, non se n?? andato?. Dio ? con quella madre che, scalza, con la flebo al braccio ed i punti di sutura, ha portato in salvo il figlio appena partorito, in quei medici che operano, incuranti delle scosse, sotto le macerie, Dio ? insieme a chi da ogni parte d?Italia porta aiuto a chi soffre. Dio non ? con gli avidi, con gli assetati di potere, con i senza scrupoli, che vendono la vita degli altri per trenta denari.

Contro i cataclismi non possiamo molto, ma contro chi truffa s?. E qui va ricercata una delle cause  del disastro. Piangiamo i morti, consoliamo i disperati, partecipiamo alla ricostruzione, ma mobilitiamoci per prevenire nuove catastrofi. Questo ? in nostro potere farlo e pretenderlo.

 

 

 

 

Pubblicato il: 13/04/2009

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