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La farsa delle primarie a Porano

Titta Breccia

Marted? 7 aprile alle ore 9,30 si ? tenuto il funerale del Partito Democratico di Porano.

Lo accompagnava l'arroganza del potere in prima fila, subito dietro i suoi sudditi, a seguire, un po' a distanza, uno sparuto gruppo di idealisti inneggianti alla libert? di pensiero, di confronto, di partecipazione, di condivisione.

All'improvviso una luce improvvisa ha rischiarato le tenebre, il PD aveva raggiunto, finalmente, la sua collocazione, qual era sempre stata: la menzogna, la persuasione subdola, l'obbedienza cieca, la dedizione totale al suo Pifferaio magico e l? si ? prostrato, chiedendo anche scusa per essere stato da un po' di tempo lontano.

Il quadro ? surreale ma descrive, a mio avviso, tutta la breve storia di questo partito, cui faccio parte, che non ha voluto emanciparsi dalle zavorre del passato, ha preferito, mio malgrado, continuare a riconoscersi in alcuni, disconoscendo altri, chiaramente in minoranza.

Avevo chiesto in tempi lontani le primarie di coalizione, passa l'oggi ed anche il domani fino ad arrivare, alla vigilia delle elezioni, a fare una sorta di primarie con  un elettorato a numero chiuso, e qui ? la farsa.

Dal mio modesto osservatorio ho cercato di captare qualche novit? che facesse ben sperare, niente, tutto chiuso, serrato, chiarezza zero.

E dire che speravo tanto nel nuovo che chiudesse una volta per tutte la diatriba fra centro( Io ) e moderati di sinistra. Qui a Porano non ? stato possibile, sicuramente sono io  incapace a fare il salto di qualit?. Certo, neanche un minimo di umilt? si ? riscontrato in chi avrebbe potuto smussare gli angoli che, anzi, li ha resi ancora pi? acuti.

Di parole se ne dicono tante quando non c'? da decidere, la massima cordialit? fra tutti, se per? c'? da decidere si seguono i vecchi metodi. Quasi un modo padronale di gestire tutto e tutti.

Un appello a quanti, presi dallo smarrimento, non intendono demordere: continuare a fare i rompiscatole, i tormentoni, significativi esempi di autonomia di giudizio e di libert? di pensiero. Chiss? che a forza di rompere qualcuno non si chieda che forse ? ora di smettere di pensare con la testa degli altri( sia a destra, sia a sinistra, sia al centro)!

 

 

Pubblicato il: 09/04/2009

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