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Lo shock del PD potrebbe riguardare anche Loriana Stella

Guido Turreni, coordinamento PDL

Si ? conclusa con il voto di domenica la fase delle primarie del Partito Democratico, ed un silenzio irreale ? piombato sulla citt?.

Intendiamoci: per ?silenzio?  ci si deve riferire a quello metaforico o ufficiale, perch? anzi, il chiacchiericcio generale, o il giubilo da un lato, ed i musi lunghi dall?altro, si sprecano e si sprecheranno.

 

Infatti, stamani, in Piazza della Repubblica si potevano notare istruttivi ed indicativi capannelli di dirigenti, ma poca era la voglia di rispondere alle provocazioni che noi buontemponi dell?opposizione ogni tanto cerchiamo bonariamente di lanciare nel campo opposto.

 

Silenzio, dunque, nelle prese di posizione di persone e personaggi pi? o meno noti o pi? o meno ufficiali: persino la Stella ha solamente rilasciato alla stampa poche e generiche dichiarazioni, nulla il professor Mocio, e soprattutto nessuna nota politica il PD, salvo un irrilevante ed assai ipocrita comunicato sulla ?festa? delle primarie; forse volevano dire che le primarie hanno fatto la festa solo all?ex Sindaco Mocio.

Persino la stampa stampata e quella on-line mi sembrano alquanto guardinghe, ed a tratti, anche la pubblica opinione sembra quasi scioccata da un risultato, diciamocelo, inaspettato.

 

E allora si cerca di puntare su elementi neutri, tipo l?affluenza, oppure sul famoso patto etico (che a Orvieto significa tisico?absit iniuria verbis) su cui l?analisi generalmente si sofferma in modo sospettosamente ingenuo.

 

E? chiaro che sono tutti sotto shock, persino chi ha vinto, e lo stato ? talmente vicino a quello vegetativo che non si riesce nemmeno ad aprir bocca.

A me, invece, questo shock non mi tocca per niente, e provo quindi a fare la mia analisi, di parte se vogliamo, ma pur sempre la prima ?vera e disinteressata? analisi di quello che ? successo.

 

Il primo dato che mi sembra sfuggito persino ad autorevoli commentatori (e come invece hanno ben notato molti anonimi) ? la fotografia di un PD esattamente spaccato in due, non tanto nelle percentuali di voto, di per s? insignificanti se destinate a rientrare, ma piuttosto perch? viene evidenziato un partito rissoso nei modi come non mai in precedenza, per non dire violento nei fatti (come pare si sia rischiato ad un certo punto della serata), in cui la diffamazione reciproca ha dominato una campagna elettorale sotterranea e porta a porta in perfetto stile ?disinformazia? (mi ? stato riferito addirittura di promesse di querele, vedremo).

 

Difficile credere che si possa tirare una riga su questo modo di fare le primarie, che non ha nulla a che vedere con le primarie di Veltroni e Bindi, e men che meno con quelle americane di Obama ed Hilary; la Stella si ? infatti lasciata sfuggire un frase significativa: ?da domani sar? tutta un?altra storia?, che pu? significare anche molto per una professionista della politica, abituata a pesare le parole in stretto polichese.

Ma al di l? delle mie personali interpretazioni, conta la situazione reale; infatti, ammesso e non concesso che si riuscir? a superare questa divisione profonda e dolorosa, messa molto sul personale tipo referendum pro o contro la Vice Presidente della Provincia, rimanarr? alla Stella un difficolt? non da poco: dovr? necessariamente ricucire con certi ambienti, se non vuole rischiare il corto circuito della sinistra orvietana, ma pi? questa operazione di restauro sar? perseguita, tanto pi? la candidata si porr? in modo inversamente proporzionale rispetto al cambiamento di cui si ?, almeno a parole, fatta portavoce.

 

E non credo che esilii pi? o meno voluti in ambiti provinciali o regionali potranno concretizzarsi per Mocio and Company per lenire ferite locali che in quegli ambiti sono ancora pi? profonde, considerata la recente situazione venutasi a creare con Liaviantoni e compagnia bella.

 

In quelle sedi, infatti, si stanno prospettando piuttosto scissioni e minacce di imboscate assai pi? concrete del patto etico, che dovrebbe garantire chiss? che cosa qui ad Orvieto.

 

Certo, pi? che il patto etico sono sicuro che potr? tenere insieme la paura di rimanere senza poltrona, paura che fa veri e propri miracoli specialmente ad Orvieto.

In ogni caso, se a noi del PDL ci consigliano di non gioire (in modo alquanto gratuito per la verit?), almeno fateci ridere sotto i baffi, perch? oggi, di certo, una candidatura moderata ed autorevole e veramente nuova come quella di Toni Concina, potrebbe cominciare a tentare, specialmente se messa di fronte a questo PD orvietano, disorientato, completamente privo di credibilit? ed incapace di garantire persino il proprio candato ufficiale, perch? smentito dalla sua stessa base.

Extra ecclesiam omnia salus !

 

Pubblicato il: 06/04/2009

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