Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Concrete proposte per una citt? da far rinascere

Mario Tiberi e Gianni Mencarelli

Le schermaglie prima di un?elezione, ancorch?  primaria, sono del tutto usuali e noi italiani siamo dei veri maestri nell?arte della sottile ironia politica. Ci? che, invece, sconfina oltre i limiti della normalit? ? l?atteggiamento di chi, a tutti i costi, vuol rimanere cieco e sordo di fronte alla evidenza della realt?.

E? cecit? non rendersi conto di quello che sta avvenendo, ad esempio, lungo Corso Cavour dove sempre pi? spesso esercizi commerciali e artigianali abbassano le saracinesche la sera per non riaprirle al mattino seguente; ancora, non accorgersi che tra gli strati pi? deboli della popolazione orvietana ? solo la dignit? e il decoro personale ad impedire di tendere la mano per ricevere un?offerta di sostentamento; di pi?, l?ingiustizia di sentirsi tacciati di populismo per chi, non fidandosi oltre del potere pubblico, si adopera per assistenze di volontariato socio-sanitario, giuridico, psicologico e talvolta anche pecuniario.

E? sordit? declinare l?ascolto di coloro che, a ragione, si sentono esclusi dalla possibilit? di partecipare e concorrere alle scelte decisionali che incideranno sostanzialmente sul loro futuro; inoltre, far finta di niente quando i segnali di disagio e di opposizione al governo municipale sono molteplici, chiari e palesi; infine e come ultima esemplificazione, costringere i commercianti della citt?, dopo un anno di non mantenute promesse, a chiedere il perch? e il percome del ?Non Fatto?.

Si dir?: la crisi ? mondiale e la colpa di ci? che sta accadendo in citt? non pu? essere attribuita a noi, semplici amministratori locali. Sarebbe per? l?ennesima menzogna perch? lo stato di difficolt? appena descritto si protrae, in Orvieto, da tempi di gran lunga precedenti allo scoppio della negativa congiuntura in essere.

Alle generiche, scontate e ripetitive dichiarazioni di questi ultimi giorni, si ? voluto contrapporre un documento di ventitr? concrete proposte, serie e specifiche, sulle quali gli Orvietani potranno avviare un confronto partecipativo per rinnovarsi e rinnovare.

Un?ultima annotazione: quando si parla di restaurazione, vorremmo ricordare che il Congresso di Vienna che la ristabil? in tutta Europa fece seguito alla rivoluzione francese e all?epopea napoleonica; oggi se non usciamo, e in fretta, dall?attuale stato di puro conservatorismo rischiamo una moderna rivoluzione, pacifica senz?altro, ma non meno devastante.

Pubblicato il: 29/03/2009

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