Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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A Fausto Cerulli un messaggio dalla riva destra

Pier Luigi Leoni

         Fausto carissimo,

         dunque tu, uomo di sinistra (per di pi? viziato, come dici, da un misto di anarchia e di estremismo) ti contenti per Orvieto anche di una sinistra all?acqua di rose. Purch? non passi la destra. Il fatto che la sinistra abbia scassato il bilancio comunale e abbia spento questa citt? pi? di quanto pot? la peste del XIV secolo, non ti rivolta lo stomaco.

         Questa ? sana faziosit? nella quale mi rispecchio. Infatti, quale uomo di destra (per di pi? viziato da un misto di cattolicesimo e di simpatie monarchiche) preferirei al governo della citt? la destra pi? sciatta e scadente a qualsiasi amministrazione che conservi anche minime tracce di rosso.

         Forse per questo tu stai rintanato a Porano, avvinghiato al tuo PC, e io rischio di seguirti a ruota.

         Intendo dire che non siamo noi, persone sanamente faziose, a determinare la conservazione o lo sbaraccamento del regime rosso. La democrazia rappresentativa assegna alle persone coerenti e salde nei loro valori, disinteressate e disincantate, un ruolo marginale  e scontato. E? la massa degli illusi e dei disillusi, degli opportunisti e degli  incazzati, cio? dei mediocri, che determina o impedisce i cambiamenti.

         Toni C?ncina, dal tuo punto di vista, ? un pericolo. Dal mio punto di vista ? un lusso che non so se Orvieto sia in grado di permettersi.

         Aspettiamo la scelta della massa.

                                                                          

A Fausto Cerulli un messaggio dalla riva destra

 

         Fausto carissimo,

         dunque tu, uomo di sinistra (per di pi? viziato, come dici, da un misto di anarchia e di estremismo) ti contenti per Orvieto anche di una sinistra all?acqua di rose. Purch? non passi la destra. Il fatto che la sinistra abbia scassato il bilancio comunale e abbia spento questa citt? pi? di quanto pot? la peste del XIV secolo, non ti rivolta lo stomaco.

         Questa ? sana faziosit? nella quale mi rispecchio. Infatti, quale uomo di destra (per di pi? viziato da un misto di cattolicesimo e di simpatie monarchiche) preferirei al governo della citt? la destra pi? sciatta e scadente a qualsiasi amministrazione che conservi anche minime tracce di rosso.

         Forse per questo tu stai rintanato a Porano, avvinghiato al tuo PC, e io rischio di seguirti a ruota.

         Intendo dire che non siamo noi, persone sanamente faziose, a determinare la conservazione o lo sbaraccamento del regime rosso. La democrazia rappresentativa assegna alle persone coerenti e salde nei loro valori, disinteressate e disincantate, un ruolo marginale  e scontato. E? la massa degli illusi e dei disillusi, degli opportunisti e degli  incazzati, cio? dei mediocri, che determina o impedisce i cambiamenti.

         Toni C?ncina, dal tuo punto di vista, ? un pericolo. Dal mio punto di vista ? un lusso che non so se Orvieto sia in grado di permettersi.

         Aspettiamo la scelta della massa.

Pubblicato il: 25/03/2009

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