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Viale I Maggio: un errore dietro l?altro

Guido Turreni, del Popolo della Libert? di Orvieto

In questa Orvieto di primavera elettorale l?uscente Amministrazione ha scatenato una inutile quanto vistosa ridda di lavori pubblici, lavoretti e lavoracci, dopo esser stata sostanzialmente immobile sui grandi lavori pubblici di cui aveva ed ha tuttora veramente bisogno la citt?.

In dettaglio, pare che l?Amministrazione di centrosinistra sia particolarmente attenta al rifacimento dei marciapiedi e delle piazze, lavori assai contestati, sia in centro che in periferia.

Infatti, dopo aver raggiunto risultati eccelsi nella costruzione delle rotatorie con incrocio annesso ? un vero controsenso ? ora intendono cimentarsi in queste opere titaniche di somma utilit? per la comunit?.

A parte il ridicolo di cui si copre chi pensa di abbindolare la gente elettrice con questi mezzucci alla Guareschi, tipo Peppone e Don Camillo, viene da chiedersi perch? invece di spendere soldi inutilmente per lavori affatto necessari, l?Amministrazione non opti per destinare queste risorse in modo un po? pi? utile e produttivo per noi cittadini, specialmente in epoche in cui il bilancio del Comune ha gi? lanciato e purtroppo lancia ancora inquietanti segnali di instabilit?.

Di certo per?, rientrano in questo modo emblematicamente errato di amministrare i ?nuovi? marciapiedi della ex Caserma Piave, perch? rappresentano il simbolo del fallimento totale della maggioranza di centrosinistra che ? riuscita con oltre 700 mila euro a fare solo quelli o poco pi?.

Ma se dovessimo prendere a paradigma storico un esempio su tutti, direi che gli interventi urbanistici in V.le I Maggio sono il massimo, questi addirittura pi? educativi degli altri, perch? percorrono la storia urbanistica della nostra citt?, recente e passata, e rappresentano appieno l?incapacit? di chi ci amministra e ci ha amministrato, senza soluzioni di continuit?.

Questo sfortunato ma bel Viale, infatti, ? cresciuto in modo disorganico, cos?, senza un piano edilizio preciso, come accade spesso nella nostra citt?, in cui si preferisce soddisfare gli appetiti di chi ci guadagna, piuttosto che le esigenze vere di chi ci abita o ci va ad abitare.

Ed infatti le case furono costruite, nel Viale, a ridosso della via pubblica senza prevedere la futura realizzazione di un parcheggio, o comunque senza prevedere nemmeno una zona di rispetto.

Poi il Viale divenne il canale principale del traffico veicolare pesante verso il viterbese, tanto che si riscontrarono diversi casi sospetti di malattie alle vie respiratorie da ricondurre probabilmente proprio a quelle scelte scellerate.

A questo punto, in piena emergenza, furono realizzati altri due grandi interventi edilizi, entrambi assolutamente sbagliati dal punto di vista della programmazione edilizia: il rifacimento dell?area ?Ex Molajoni? e dell?area dell?attuale Agenzia della Cassa di Risparmio di Orvieto (per non parlare, poi, dei giardini realizzati al di l? del fosso la cui curiosa urbanistica meriterebbe un capitolo a parte).

In quelle due occasioni, comunque, si perse ancora una volta la possibilit? di dare definitiva soluzione al problema del parcheggio a servizio delle Scuole, dei residenti e delle attivit? commerciali.

Il parcheggio ? stato invece realizzato circa cinquecento metri pi? all?origine, davanti al distributore, in zona sostanzialmente disabitata, per cui ha risolto poco o nulla; eppure, tanta ? ?la fame? di parcheggio a V.le I Maggio, che la gente va anche l? a parcheggiare.

La soluzione per? si ? rivelata del tutto inadeguata soprattutto per le attivit? commerciali e per la Scuola, che generavano una domanda di parcheggio tale in alcuni orari da intasare il Viale.

A questo punto hanno pensato bene di rifare i marciapiedi ex Molajoni, loro attivit? prediletta, da ultimo, per cercare di alleviare l?emergenza urbanistica cui avevano dato causa un po? tutti gli amministratori della sinistra di Orvieto, via via succedutisi nel tempo, compresa l?attuale Amministrazione.

Sennonch? sembra esser uscito fuori un accrocco degno di una barzelletta, se non ci fossero seri rischi di sicurezza: infatti, il marciapiede ? in netta pendenza, e manco poco, con il rischio che chi ci cammina sopra possa slogarsi caviglie, lesionare legamenti, ecc., specialmente se disabile o anziano.

Ora, non voglio colpevolizzare chi quell?intervento lo ha materialmente realizzato, soprattutto perch? qualcuno, in Comune, avr? approvato un progetto e sostanzialmente avr? autorizzato l?appaltatore a fare cos?, per?, mi auguro che rimedino presto a questo ennesimo, piccolo, ma se vogliamo assai significativo modo di amministrare la nostra citt?; un modo che presuppone che la gente che vota sia fessa, e guardi pi? all?immagine di lavori ferventi buona per la propaganda di oltre cortina, piuttosto che alle soluzioni concretamente adottate.

Scommetto che presto ci saranno le inaugurazioni, magari a lavori ancora in corso, e mi gioco un euro che avverr? a ridosso delle elezioni, in pompa magna, con banda, vino e biscotto all?anice.

E cos? dopo le rotatorie con incrocio, a Orvieto, ora abbiamo anche inventato i marciapiedi in pendenza: per guadagnare cosa?

Ma quattro posti auto per le elezioni, che domande !

Pubblicato il: 24/03/2009

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