Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

C?ncina ? il candidato ideale della destra

Fausto Cerulli

Toni Concina si sta rivelando il vero uomo nuovo delle amministrative orvietane. Mentre la sinistra ? dilaniata da lotte intestine, la destra ha trovato il suo candidato ideale. Un uomo che fa parte della categoria dei m?nager superpagati, che non si ? mai occupato di politica, ma soltanto di prestigiose poltrone. Ha iniziato la campagna elettorale alla grande, consentendo a Guido Turreni di dargli subito del tu, come se non fosse un Dio. Ha proseguito facendosi una strombazzante propaganda sul periodico ? La Citt? ? di Roberto Basili; una propaganda in cui ha alternato commossi ricordi di giovent? trascorsa ad Orvieto ad un elenco di vip, che essendo vip come lui, ne tessono le lodi o comunque lo citano, ed ? questo che conta, in propaganda. Da Eugenio Scalari a Renzo Arbore, dall?orribile Mughini a critici musicali, a scrittori di fama e senza fame. Diciamo le cose come stanno: Concina sta prendendo la sua candidatura molto sul serio, la sua somiglia ad una scesa in campo di berlusconiana memoria. L?abito non fa il monaco, questo ? vero; ma il denaro, il potere, le conoscenze altolocate, le frequentazioni ad alto livello possono fare un Sindaco.

Credo di aver conosciuto Concina e suo fratello quando studiavano al Liceo di Orvieto; ne serbo un vago ricordo, certo loro non si ricordano di me, modesto avvocato di provincia. Forse Toni Concina avrebbe consentito anche a me di dargli subito del tu, ma questo non me lo avrebbe fatto apparire democratico. Scrivo questo per dire che Concina ha tutti i numeri, anche quelli dei soldi, per diventare Sindaco. Specialmente se si perde, come si sta perdendo, il significato dei valori della sinistra. Un uomo come Concina, e questo non vuole essere un giudizio morale, ha fatto sempre il m?nager ed il bravo pianista, a quel che leggo. Credo, ma posso anche sbagliare, che in questo suo brillante curriculum non ci sia stato molto posto per gli interessi delle persone comuni, di quello che ci piaceva chiamare popolo.  Non gliene faccio un torto personale: ognuno fa le sue scelte di vita, e se non ? un delinquente, e Concina non lo ?, ha scelto di essere un uomo Telecom, potere telefonato e telefonante. Ovvio che la destra orvietana abbia trovato in lui il candidato Sindaco ideale: all?insegna dell?efficienza, del dinamismo, del so quello che voglio e voglio quello che so. Molti si lasceranno sedurre dal principio che ha fatto la fortuna di Berlusconi: se Concina ha saputo fare alla grande i propri interessi, tutto dovrebbe far ritenere che lo stesso possa fare gli interessi di Orvieto. Ed il pericolo ? che questa capacit? di seduzione non sia compresa a fondo dalla sinistra orvietana. La quale seguita a sbranarsi sui nomi, non ha il coraggio di mettere in campo un programma preciso, di sinistra. Non vuole capire che il Comune di Orvieto pu? rimanere di sinistra soltanto se si attrezza ad una politica di sinistra. Se si fanno questioni di nomi, Concina vince a tutto spiano: con tutto l?affetto che ho per Loriana Stella, certo Loriana, in fatto di esperienze al alto livello, non pu? competere con Concina o con qualche altro uomo d?affari.  Loriana, o chi per lei, deve puntare sui bisogni della gente che ha bisogno; gente di cui Concina, per estrazione culturale e per trascorsi di vita, non ha probabilmente mai tenuto troppo in conto. Non voglio dire che un m?nager di carriera debba essere per forza un egoista, sprezzante della povera gente. Voglio dire soltanto che i bisogni della gente comune non hanno probabilmente affollato la sua mente. Ecco dunque il punto: Concina sar? un osso duro da mordere, per la sinistra orvietana, se questa sinistra non sapr? porsi su un livello e un terreno di lotta alternativo a quello che Concina, candidato della destra, non potr? non portare avanti; per non scontentare gli Olimpieri di An, i forzaitalioti, i qualunquisti pronti a salire sul carro dell?uomo forte, o comunque importante. Mai come in questo momento la scriminante tra i due schieramenti, perch? saranno due quelli essenziali ( con tutto il rispetto per chi si candider? con liste civiche, tanto per contare e per contarsi), passa per il programma. La lotta non va ridotta ad una contrapposizione di nomi; questa contrapposizione, oggi come oggi, darebbe molte, troppe chances a Concina o chi per lui. La battaglia della sinistra, a mio modesto parere, deve essere combattuta sul terreno delle idee, magari degli ideali, magari delle emozioni. Occorre che la sinistra si riaffermi, senza timori, sinistra vera. Soltanto cos?, chiunque vinca le primarie, (ed io ho gi? detto che, turandomi il naso, tifo per Loriana Stella) potr? contrapporre agli indubbi meriti personali di un Concina, i valori irrinunciabili di una sinistra che sia davvero di sinistra. Non deve essere una battaglia della Stella contro Concina. Dovr? essere una battaglia tra la sinistra e la destra; tra il popolo che vuole contare e il gregge che si contenta di essere guidato, anche se da un pastore capace. Se chi avr? il compito, e l?onere, di rappresentare l?attuale maggioranza sar? capace di recuperare una vera vocazione di sinistra, potr? sconfiggere uno schieramento che, chiunque lo guidi, in questo caso, a quanto pare, Toni Concina, sar? e rester? uno schieramento di destra. La battaglia, insisto, sar? tra una sinistra che voglia essere di sinistra e una destra che non pu? e non potr? essere altro che una destra. Con quello che la destra, da chiunque impersonata, non potr? non significare, come sempre: un insieme di qualunquismo, di arrivismo, di tornaconti personali. Qualcosa di stratosfericamente diverso da quello che dovrebbe essere una sinistra degna di questo nome; e che se sapr? essere degna di questo nome, senza compromessi e senza doppiogiochismo, pu? ancora mantenere il potere nelle mani di quello che io mi ostino a chiamare il popolo.

Pubblicato il: 19/03/2009

Torna ai corsivi...