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Quod non fecerunt barbari, fecerunt barberani

Fausto Cerulli

Bi come belillo, come barberani, come buconi. E parretti si far? chiamare barretti per essere in bi. Dopo qualche tempo di distruzione torno a leggere le vicende della politica orvietana con occhio pi? curioso e voglioso di NON capire. Vorrei dire del comunicato di forzaitalia sulle candidature per le prossime amministrative. E dico subito, con Giulio Montanucci, che gira gira ci ritocca morire democristiani. Un pezzo di moroteo attaccato ad un pezzo di andreotteo de mitiano; la prosa del dire e non dire, del far finta di stare alla finestra per rubare la minestra dal piatto del vicino distratto.

I forzaitalioti novelli vetusti dicc? ci mandano a dire che loro sceglieranno il candidato che decideranno di scegliere, e che lo sceglieranno autonomamente secondo le direttive di Marcello Dell?Utri, detto anche il bibliotecario di dio silvio. Per chi non lo sapesse, il Dell?Utri, che colleziona libri rari e processi per concorso esterno ad associazione a delinquere di stampo mafioso (che vuol dire che- secondo qualche giudice ovviamente farneticante ed ovviamente brigatista rosso in pectore- il Marcello che bello non porta la coppola perch? non gli sta bene con il doppiopetto) ha messo su due circoli culturali di quelli che fanno quadrare il circolo della cultura passando per il circolo della politica ( ha messo su la quadra come direbbe il Bossi della Crusca) e a capo tavola dei due circoli che sono anche ristoranti ha messo due avvocati, uno ad orvieto e un altro a terni. Della serie che i guai non finiscono mai. E i colleghi Burreni e Borcella, tanto per restare alla bi non me ne vogliano perch? sanno che li stimo e siamo amici e la mia ? solo invidia perch? come avvocato non riesco a tirar fuori un ragno da un buco anche se tiro fuori qualche detenuto di quelli poveri dalla galera, e perch? come politico mi hanno sempre chiamato quando c?era da portar voti a qualche papavero di passaggio e passeggio e mi sentivo tanto il gregario che porta l?acqua e muore di sete. Mentre loro, tra banche e banchi non sanno che scegliere. Aricazzo, ho divagato. O forse no.

Comunque torno alle tre bi di cui dicevo all?inizio: Barberani che ? in forza come forza di sfondamento a fozaitalia non ha chiuso la porta ad una candidatura Parretti for sindaco: meglio parretti che rossi, come diceva il Duce, ma invece di Parretti il Nostro diceva meglio che morti che ecc. Parretti, da parte sua, sembra che abbia gi? in tasca la lista dei nuovi assessori ed uno, secondo il Leone della nouvelle politique alla Credit Lyonnaise, potrebbe essere Conticelli che per esser verde di rabbia e di politica, potrebbe pure accettare. A sinistra, sinistra si fa per dire, la Belillo che chi cazzo la conosce, spara a zero contro la giunta di sinistra e guarda caso usa ed abusa gli stessi argomenti di Barberani, della serie che bisogna cambiare e che Cimicchi qua e Carpinelli l? e mo? hanno rotto. Che ?, come si vede un finissimo ragionare di politica ad alto lavello. Ora io non voglio neppure pensare che la Belillo sia disposta a sdoganare Parretti for sindaco, che lei ci vorrebbe uno del suo Partito che ? l?unico che si chiama comunista cos? i comunisti imparano ad essere comunisti.
Quello che mi preoccupa ? Buconi, con il quale polemizzo senza neppure conoscerlo ch? io del cossuttismo locale conosco solo Mariuccio Mari.

Dunque il Buconi, a quanto leggo tra le righe delle sue righe, non vedrebbe di cattivo occhio una sorta di alleanza con forzaitalia all?insegna di via la sinistra corrotta e corrompiamo un poco anche noi. E prende il discorso alla larga e se lo mena con la fantacandidatura di Rodot?. Che secondo me di fare il sindaco di Orvieto non gliene pu? fregare di meno, anche se la domenica lo incontri da Montanucci e ha messo su casa a Colonnetta vicino alla casa di Flavio che ? il fratello di Pier Luigi che ? il cervello di Aenne e sono amici miei e questo magari non interessa a nessuno, ma era per dire che a Colonnetta non ci sta solo Rodot?. Buconi, da politico navigato, si ? detto qui gatta rodot? ci cova ed ha scritto un articolo in cui pretende chiarimenti immediati da Cimicchi & Co, e li pretende a nome delle folle che votano per il suo Partito patito in quel d?Orvieto. Fin qui tutto rientrerebbe nella normale dialettica interna alle componenti della sinistra che ci sia ciascun lo dice cosa sia nessun lo sa. Ma si spinge pi? in l? e seguendo Il solco segnato dalla Berillo, che chi cazzo la vuole conoscere, rilancia il messaggio del repulisti. Un messaggio che, tradotto in politica, ? diretto a nuora Cimicchi perch? suocera Barberani intenda. Ditemi voi come fanno Buconi e Mari a cambiare la nomenclatura del Palazzo comunale se non alleandosi con il Barberanesimo (quod non fecerunt barbari fecerunt barberani, se mi si passa la citazione latina che fa tanto fico).

E allora il cerchio si chiude, e la quadra bossiana ? fatta. Ci troviamo di fronte a due giganti che si scontrano nella fantasia degli altri, il Parretti ed il Rodot?. E mi perdoni l?ex Presidente dei Comunisti Italiani al tempo del Partito comunista quello vero se gli dico che ? gigante alla pari di Parretti: ognuno giganteggia nel suo campo, Rodot? nella Privacy e Parretti nel Chiasso all?americana. Poi, quando sar? il momento di mettere le carte scoperte sul tavolo delle elezioni verranno fuori i soliti nomi. Ma non sar? la solita storia. Perch? grazie a Buconi e alla Belillo che non so chi ? e non mi frega un altro cazzo di saperlo, assisteremo ad una spaccatura verticale ed orizzontale e diagonale della sinistra.
Con i cossuttiani guidati da Buconi che cercheranno di fare il compromesso stolido con forzaitalia e con la gente come me che, per non vedere uno di destra che si affaccia al balcone di Piazza di Sant?andrea, sar? costretto a votare qualche nome illustre ed industre della sinistra di lotta per la pelle. Va a finire che scendo in campo anche io. Quattro voti di casa li dovrei prendere di sicuro. E sarebbero addirittura cinque se io potessi dare il mio voto a me, ma io voto a Roma...

Pubblicato il: 14/09/2003

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