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Un invito a reagire: pacchetto sicurezza e caso Englaro. Luned? 9 sit-in ad Orvieto

Massimo Luciani

I fatti nazionali degli ultimi giorni sono veramente sconcertanti. Prima il Decreto sicurezza con il quale viene messo al bando definitivamente, con una violenza inaudita, la condizione dell'immigrato clandestino; condizione di certo non volontaria ma imposta in primo luogo dalla propria povert? e indigenza materiale. Il destino degli immigrati irregolari infatti, gente in cerca di fortuna, in cerca di patria (cosa ? patria se non una casa, una famiglia, una vita sociale, un luogo da curare e conservare?), in cerca di una vita migliore, sar? sempre pi? quello di rimanere coinvolti nella criminalit? organizzata, oppure di crepare per strada, magari assalito da giovani teppisti o braccato dalle famigerate "ronde padane". Non c'? che dire, con il razzismo che dilaga ovunque, una vera indecenza, da Paese incivile ed arretrato. 

In successione il caso Englaro. Abbiamo chiesto la libert? dall'accanimento terapeutico, la libert? dall'accanimento dei media e la libert? di quel corpo su cui c'? chi vuole speculare, farne un oggetto di culto e di assoggettamento delle coscienze. E' stato chiesto il rispetto di una decisione volontaria, quella di Eluana, che disse al padre, prima dell'incidente, che mai si sarebbe sottoposta a quel trattamento cos? violento e invasivo. 
Si ? pronunciata la Corte di Cassazione, che ? legge, ma il Governo Italiano, con una palese violazione della Costituzione, sta tentando di tutto, pur di usare quel misero e martoriato corpo per i propri scopi, mascherati con sentimenti profondi o ideali; prima un Decreto Legge, bloccato sul nascere dal presidente Napolitano, poi un Disegno di Legge, con gli stessi contenuti del Decreto annullato, da consegnare alle Camere, in tempi rapidissimi.
Tutto questo per cosa? La vita? La vita ? piena di contenuti e di significati, molteplici e sempre espressione della propria coscienza. La vita non pu? essere racchiusa dentro le sentenze dogmatiche o ideologiche di chicchessia, contro la volont? consapevole della persona. La Chiesa come istituzione religiosa deve capire che i suoi inganni non corrompono pi? i nostri sentimenti e le nostre idee, anche se riescono ancora a corrompere le istituzioni politiche della Repubblica e sappiamo bene anche il perch?. Non potete fare delle nostre vite quello che volete voi. E' tempo di finirla. Libero arbitrio, libera scelta nel rispetto degli altri..

Chiedo a voi tutti, cittadini, uomini e donne, di rompere il silenzio, nell'assordante clamore dei politici farneticanti e del clero pi? abietto. Questa ? la citt? di Luca Coscioni, ricordiamoci, abbiamo un obbligo anche nei suoi confronti. Diamo dimostrazione di senso civico e morale, diamo dimostrazione della nostra dignit? umana, diamo un segno che ci faccia uscire da questo incubo prima che sia troppo tardi. Non facciamo legare le nostre vite alle loro paure o peggio ancora ai loro sporchi interessi. Facciamoci sentire, difendiamo chi ha bisogno di aiuto, i principi laici e i diritti della persona, di ogni persona.

Orvieto, citt? natale di Luca Coscioni e citt? libera, civile e democratica, ha deciso di rompere il silenzio. Luned? 9 Febbraio, in Piazza della Repubblica, dalle ore 18, sit-in per la difesa della Costituzione, per la libert? di scelta di Eluana Englaro e per il rispetto dei diritti della persona. Ogni cittadino e tutte le forze politiche e sociali sono chiamate ad aderire all'iniziativa.

Hanno aderito Sinistra Orvietana, CGIL, Arci, Associazione Il Ginepro, Giovani della Sinistra Orvietana, Associazione Luca Coscioni

Pubblicato il: 08/02/2009

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