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Salviamo il centro storico da lavori inutili e dalla morte silenziosa

Carlo Perali, presidente Assocommercio

Dopo anni di assoluto immobilismo assistiamo esterrefatti ad una proliferazione di lavori costosi e senza senso, peraltro contravvenendo le gi? molte difficolt? economiche dettate dalla crisi e le condizioni anche peggiori in cui versano attualmente le casse comunali; cos? si ? realizzata la sorveglianza telematica del traffico, il rifacimento faraonico della Gonfaloniera, e adesso un nuovo arredo urbano delle piazze che lede e snatura la citt? di Orvieto.

Tutti i lavori di cui non si sentiva l?esigenza e del quale si sarebbe fatto volentieri a meno; pertanto l?associazione, nell?invitare l?Amministrazione ad una maggiore oculatezza nel destinare le risorse pubbliche, richiede che, quanto meno, si tenga conto delle priorit? piuttosto che della campagna elettorale, per cui ripresenta la ?galleria dei Sette? quale mezzo di attrazione e spazio aggregativo e su cui ipotizzare un piano di rilancio a favore del commercio e su cui investire appunto quelle ultime risorse.

Il centro storico sta morendo ed  ? frutto di scelte politiche sbagliate in quanto non si ? saputo rimpiazzare i poli di attrazione trasferiti in periferia, cos? anche il tessuto commerciale ha ridotto lentamente la sua offerta diventando sempre pi? monotematico, assistendo pertanto alla scomparsa dei cosiddetti negozi utili, sostituti da una miriade di bar e da altri negozietti di cianfrusaglie per turisti, mentre in molti gi? progettano di trasferire altrove la loro attivit? ?

Quindi preso atto del disastro in cui versa la categoria l?associazione richiede un piano di rilancio del centro storico con la riconversione di alcuni contenitori vuoti o quanto meno sotto utilizzati e tra questi, appunto, il palazzo dei Signori Sette.

Anche perch? se parallelamente alla trasformazione dei negozi non avvengono interventi di riqualificazione urbana i risultati saranno comunque esigui e non si raggiunger? quella azione di osmosi che generalmente si verifica in situazioni di risanamento complessivo.

In altre parole, solo riportando il livello della vita, nel centro cittadino a valore di qualit? accettabile, sar? possibile innescare quel meccanismo di integrazione che lega la presenza del piccolo commercio al centro urbano e insieme ne definisce la forza di attrazione, anche perch? l?incentivazione del capitale pubblico determina la creazione di un effetto indotto sul mercato pari a sei volte lo stanziamento pubblico investito.

Quindi se si continuer?  a buttare soldi e non si affronteranno scelte consapevoli che intendono risollevare la citt?, l?amministrazione sar? da ritenersi la vera responsabile della morte silenziosa del centro storico di Orvieto.

Pubblicato il: 04/02/2009

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