Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Noi ricordiamo

Giovani democratici Orvieto

 ?La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah(sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno sub?to la deportazione, la prigionia, la morte, nonch? coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.?
Questo  27 gennaio,Giorno della Memoria, si ricorda con gli occhi rivolti ai publei cieli della striscia di Gaza.
Il quadro internazionale ? inevitabilmente segnato dalle profonde e vecchie cicatrici e dai nuovi strascichi di una nuova guerra. L?opinione pubblica mondiale, e sopratutto occidentale ? confusa, riluttante, indignata,  in protesta. Proteste che spesso degenerano, culminando con l?incendio della bandiera raffigurante la stella di David, con slogan preoccupantemente e vergognosmante antisemiti. Ma oggi, la eco di qualcosa di atroce e disumano dovrebbe zittire anche le bocche pi? disobbedienti, e ricordare di ricordare.
La ?Notte dei cristalli? , quando si scaten? l'ira della presunta razza pura della vergogna nazista contro sinagoghe, negozi e case dei cittadini ebrei, dando inizio alla soluzione finale,(Complessivamente vennero uccise 91 persone, rase al suolo dal fuoco 267 sinagoghe e devastati 7500 negozi. Circa 30 mila ebrei vennero deportati nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen. Relativamente al campo di Dachau, nel giro di due settimane vennero internati oltre 13 mila ebrei; quasi tutti furono liberati nei mesi successivi (anche se oltre 700 persero la vita nel campo), ma solo dopo esser stati privati della maggior parte dei loro beni).
Come Giovanile Democratica, ci prendiamo l'impegno di ricordare, abbia il desiderio di farlo, e vorremmo che non si dimenticasse. E vogliamo farlo con semplicit?, senza figure retoriche, ne in maniera troppo ricercata, perch? non si vuole ne enfatizzare, ne sminuire.
Vogliamo esprimere tutta la nostra infinita ed empatica ammirazione e solidariet? ai sopravvissuti, e il nostro pensiero ? rivolto a chi non ? sopravvissuto all'incubo nazionalsocialista.
Crediamo che questo giorno debba essere vissuto con il massimo della razionalit?, e con il sano ed intelligente ripudio della cultura ( che noi non riteniamo tale) del revisionismo storico, per cui l'invito pi? caloroso che vorremmo dare ai pi? giovani che come noi guardano alla storia, ? quello di rivendicare lo strumento della cultura, imparziale ed oggettiva per un analisi sempre corretta di ci? che ? stato.
Ricardiamo insieme.

Pubblicato il: 27/01/2009

Torna ai corsivi...